- Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica - Il nuovo forum

Nuove foto Lalù in bancadati di Gabriele (28/03/2008 09:21:43) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

ricevuta mail dal proprietario di Lalù:
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buon giorno, sono Pacchieri Roberto proprietario del piviere "Lalù" n. 26; ci siamo conosciuti a Castiglione del Lago in occasione dell'ultimo raduno. Vi invio alcune foto da scegliere e pubblicare. Un saluto b.v.
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!!! di Luigi (28/03/2008 09:26:13)

Sono rimasto senza fiato!
Luigi
Il mio Piviere preferito di Francesco (28/03/2008 09:35:22) francescolenzi@tele2.it

E' bellissimo questo Piviere, è il mio preferito. L'ho sempre ammirato da lontano a Castglion del Lago perché io sono su di un altro pontile. Peccato che quando non lo usano, giustamente, è tutto coperto con un telo verde.
Che spettacolo... di Yari (28/03/2008 10:20:19) Yari83_DY@libero.it

Mamma mia che spettacoloooooooooooooo...... è veramente bello...
di Cesco (28/03/2008 13:48:26)

Splendido....e a deriva mobile...albero abbattibile...E' IL VERO PIVIERE!!!
Lalù stupenda di Sergio (28/03/2008 14:58:44) buser09@libero.it

Vedendo le foto di Lalù sono rimasto senza fiato,considerando che è gemella del Buser,ma tenuta cento volte meglio.Caro Riccardo ho visto dalle foto che hai un imponente struttura che tiene il drasto di randa alla solita altezza delle panche,non ti da fastidio nel pozzetto?,il mio trasto di randa è a livello pavimento.A estrema prua anche tu hai un deposito per l'acqua di circa 80 litri?.Entrando nella stanzina del gabinetto,hai anche tu sulla sinistra il piccolo lavello per l'acqua?.Sopratutto gradirei che tu mi facessi delle foto dettagliate della deriva(non vedo la manovella,come fai per alzarla?).Con mare mosso(o lago mosso)ti entra qualche goccia di acqua dalla scassa della deriva come succede al mio Buser?,e se non ti entra come hai sistemato la chiusura della deriva a deriva abbassata?.Spero che tu possa rispondermi sul forum e le foto me le puoi mandare al mio indirizzo email:"buser09@libero.it".Ti ringrazio anticipatamente e di nuovo complimenti per come tieni Lalù.Sergio
di Fabio (28/03/2008 15:06:33)

Complimenti al proprietario di Lalù. Barca bellissima e tenuta benissimo. gardare quelle foto è stato un vero piacere.
Ciao a tutti.
Fabio
di Cesco (28/03/2008 18:17:04)

Ho notato che manca il rinforzo della coperta interno in tubo di acciaio. E' stato levato o c'è qualche altra soluzione?
Lalù in bancadati di Sergio (28/03/2008 18:48:32) buser09@libero.it

Mi scuso prima di tutto per aver scambiato il nome di Pacchieri Roberto con Riccardo nella risposta che avevo inviato precedentemente.Approfitto quì per rispondere alla domanda di Cesco in merito al tubo di sostegno dicendogli che i pivieri a deriva mobile non hanno mai avuto il tubo,ma la centinatura stessa sia dell'armadino sia della porticina che divide in due piccoli ambienti l'interno del Piviere contribuisce a rendere il tutto perfettamente solido.Sono anche convinto che la coperta di Lalù camminandoci sopra non fletta assolutamente(Roberto ci dai una risposta?).Saluti a tutti Sergio
di Cesco (28/03/2008 20:20:21)

Il mio è a deriva mobile però il rinforzo c'è eccome...
Lalù in bancadati di Sergio (28/03/2008 22:32:50) buser09@libero.it

Caro Cesco,credo che il tuo piviere che è a deriva mobile se ha il puntone non ha sicuramente la struttura in legno composta da armadino,porticina e colonnina di legno che ben si vedono negli interni di Lalù.Quindi credo che il tuo piviere non sia tra i primi 50 o 60 costruiti,anche se non so quando il cantiere ha cominciato a modificare gli interni dei pivieri che costruiva.Considera che ne sono stati fatti circa 350.Io credo che la storia la potremo ricostruire solo da noi scambiandoci notizie,foto etc.L'unica cosa che posso dirti è che l'interno di Buser è idantico spiccicato a quello di Lalù ed anche i numeri di serie sono vicini,lo 021 e lo 026.Non so se mi sono spiegato,ma spero che tu mi risponda anche per farci sapere come procedono i tuoi lavori di restauro.A presto Sergio
di Cesco (28/03/2008 23:29:30)

Il mio ha il numero 148, quindi si colloca a metà della produzione. Effettivamente l'interno è tutto aperto. Caro Sergio, i lavori intanto sono programmati, purtroppo in questo periodo non ho tempo da dedicargli, comunque appena posso procedo. Il bottazzo e l'albero sono le priorità, poi gli interni. Essendo completamente svuotato e lasciato a VTR, sto raccogliendo più idee e suggerimenti per riorganizzare anche gli interni. Poi, dato che non sono io che li ho smontati, ho qualche difficoltà a realizzare nei particolari come sono strutturati. Quello che so di sicuro è che ho un bancale di mensole, paratie, paioli.etc....da carteggiare e riverniciare. Già 'sto lavoro mi porterà via parecchio...Comunque, tornando ai vs. Pivieri, devo dire che sono splendidi con l'armo in legno.
da vetrina di luca (29/03/2008 11:46:36) luca_marinucci@fastwebnet.it

è meravigliosa,da mettere in copertina.
Complimenti a Roberto
luca
di Pino (29/03/2008 18:01:36)

Come già detto su questo forum tempo fa, non credo che ci sia stato un momento in cui la CBS ha modificato gli interni del Piviere, io ho avuto L'Armata Brancaleone, Piviere n° 125 varato nel giugno del 1972, data certa perchè controllato personalmente nel 1982 alla CBS, aveva gli interni a cabina unica, come il Dori di Gabrile che è il n° 138, Italo ha il n° 132, solo sette dopo il mio e sei prima di quello di gabriele, presumibilmente anche quello del 1972, ed ha la versione con wc separato, armadio ecc..
Conclusione, mia, il cliente poteva scegliere gli interni.
B.V. Pino
Interni Pivieri di Sergio (29/03/2008 22:29:44) buser09@libero.it

Caro Pino,tu che hai potuto vedere diversi Pivieri,anche più recenti,dici che era il proprietario stesso a scegliere gli interni e considerando che il 125 ed il 138 sono a gabina unica,mentre il 132 è a doppia gabina con armadietto,porticina e colonna di legno penso che tu abbia ragione.Io invece pensavo che i primi 50 o 60 avessero tutti la doppia gabina e che ad un certo punto il cantiere(per risparmiare)avesse cominciato a farle a gabina unica.Comunque mi puoi confermare che i pivieri a gabina unica hanno tutti il puntone sotto l'albero,mentre i pivieri con doppia gabina ne sono sprovvisti.Ti saluto e spero chen prima o poi ci si possa conoscere di persona(sia con te che con tutti gli altri).Sergio
di Pino (30/03/2008 11:06:18)

Non confermo, dalla bancadati del forum si vede che il puntone c'è sul 132 e sul 150 a wc separato, c'era nel 125 ma in legno e sul 138 a cabina unica.
Pino
Interni Pivieri di Sergio (30/03/2008 16:21:51) buser09@libero.it

Caro Pino sono andato a vedere le foto sia di Sghiscio(132) sia di Caraibe(150) ed in effetti hanno tutti e due il puntone,ma tutti e due hanno il bulbo,non la deriva mobile.Allora l'unica certezza è che i Pivieri con gabine separate e deriva mobile non avevano il puntone.Anche perchè non ci sarebbe materialmente il posto per il puntone considerando che la deriva mobile(come puoi vedere dalle foto di Lalù)prende completamente in lungo tutta la prima gabina e Buser ha i rinvii per alzare la deriva agganciati sul pavimento a circa 2 centimetri dalla soglia della porticina,quindi non c'è materialmente il posto per il puntone.Gradirei piuttosto avere delle foto dettagliate da parte del proprietario di Lalù della sua deriva mobile,perchè mi sembra molto ben fatta e mi dovrebbe spiegare come alza la deriva perchè non si vede la manovella.Cordiali saluti a tutti sperando che possiate essere in barca a godervi questa bella domenica di sole.Io in questo momento sono a Capalbio scalo(senza barca naturalmente) e questa mattina sono stato sulla spiaggia,ma ho visto pochissime barche fuori causa la mancanza di vento.Sergio
di Pino (30/03/2008 16:45:27)

La tua potrebbe essere una osservazione giusta, anche perchè il Piviere a deriva mobile ha l'albero posizionatio più a prua, la base della randa è metri 3.10 contro 2.50 della versione bulbo, anche considerando che una parte del boma possa andare più a poppa, la versione a deriva non ha il paterazzo, probabilmente l'albero potrebbe stare proprio sopra la traversa della paretina che divide il WC, la quale dovrebbe essere rinforzata rispetto alla parete di un piviere a bulbo, nelle foto di Sghiscio e di Caraibe si può notare che la striscia verticate a destra del WC (dove su Sghiscio c'è il barometro) lascia scoperta la parte laterale del portabottiglie che ha alla sua destra, nell'interno di altri, quella tavola è piu avanzata verso poppa, tanto da stare a filo con il portabottiglie, in pratica è uno scatolato.
Nel tuo Piviere dove sta quel pezzo? Come Sghiscio?
B.V. Pino
Interni Pivieri di Sergio (30/03/2008 17:18:17) buser09@libero.it

Pino hai perfettamente ragione.Ho controllato le foto di Buser che ho nel computer e si vede perfettamente che la traversa è addirittura spostata in avanti rispetto al portabottiglie.Lo stesso dicasi per Lalù,se vai a rivedere le foto.La mia randa in effetti ha la base di 3 metri,quindi l'albero dei deriva mobile è più appruato dei pivieri a bulbo.Tra l'altro il mio è armato a 7/8,non so se anche Lalù ha lo stesso armamento,ma avendo anche lui l'albero in legno,penso di si.A presto Sergio
di Cesco (30/03/2008 18:18:59)

...non mi ci trovo: allora, il mio Geronimo ha deriva mobile e puntone,l'armo a 7/8 e c'ha il paterazzo...???? L'albero è un canclini in alluminio....metterei anche delle foto dei particolari ma qual'è la procedura (senza passare tramite e mail a Yari?)per metterle direttamente sul sito?
di Pino (30/03/2008 20:02:22)

Per mettere le foto sul forum vai su www.imageshack.us, ti registri e segui le istruzioni, un esempio è quello che vedi un pò più sotto,
tu copy quello che c'è scritto vicino a "Get code for Websites", non for Forum perchè questo non è standard.
Veniamo all'albero, tutti i Piviere con albero in aluminio hanno un Canclini, dovrebbe essere così anche per il boma, che dovrebbe avere la varea libera di girare.
In vece il paterazzo non ci dovrebbe essere, quelli a bulbo hanno un doppio paterazzo con paranco per tenderlo come questo
ma molti lo hanno modificato in un unico cavo cje si sdoppia ad un paio di metri dalla poppa.
Spero di esserti stato utile.
B.V. Pino

Interni Pivieri di Sergio (31/03/2008 23:22:03) buser09@libero.it

Caro Cesco,se ho ben capito il tuo Geronimo(che credo abbia il numero di serie intorno al 150 e quindi costruito circa nel 1973),ha deriva mobile ,puntone sotto l'albero,albero in alluminio armato a 7/8,giusto?.Quindi tu dovresti avere un'unico ambiente cioè senza armadino,porticina,montante di legno.Mi puoi confermare questo in maniera da poter cominciare a capire qualcosa sulla costruzione negli anni di questi benedetti Pivieri 614?.Ti saluto e ti auguro buoni lavori a Geronimo.Sergio
Piviere LALU' di Roberto (01/04/2008 00:43:01) rl@lasolita zuppa.it

Prima di tutto mi devo scusare se non vi ho ancora risposto e ringraziato
per i lusinghieri commenti. Purtroppo con il lavoro che ho (gestisco un ristorante con mia moglie Lu......) non mi consente di avere una "vita comunitaria" ed è solo per questo che non ci siamo mai incrociati in qualche raduno. Domani scatterò le foto chieste da Sergio e le inviero' con grande piacere. Per quanto riguarda i quesiti:

- La struttura in legno che sostiene il trasto della randa ha anche il
compito di contenere un verricello a manovella che controlla il sollevamento della deriva; devo dire che la comodità di manovra sulla deriva compensa abbondantemente qualche piccola scomodità circolazione (oltretutto i nostri Piviere hanno pozzetti degni di un 30 piedi!!)

- Esiste lo spazio per contenere un eventuale serbatoio per l'acqua, non sò quantificare capienza effettiva perchè non dispongo (per ora) di serbatoio, dato l'uso lacustre. E' presente un piccolo lavandino
sulla sinistra dello spazio bagno.

- Purtroppo qualche goccia, anche di più..., entra dalla scassa di deriva con onda formata e incrociata. Cerco anch'io delle soluzioni per il problema e se qualcuno a risolto il problema sarebbe gran cosa saperlo.

E' un piacere avervi conosciuti. B.V:
x Sergio di Cesco (01/04/2008 08:53:00)

Esattamente, è come lo hai descritto. Le lande sono passanti in coperta ed imbullonate ad una contropiastra di rinforzo. Non avendo i rivestimenti interni, ho in chiaro tutti i punti di fissaggio. Quello che mi chiedevo è questo:il rinforzo interno tubolare, non dovrebbe servire a scaricare il peso e pressione dell'albero nella chiglia? Lo dico perchè, rispetto all'asse dell'albero, il rinforzo è spostato parecchio a prua. Comunque, appena posso, faccio qualche foto e te le mando.
Buon vento
di Cesco (01/04/2008 08:56:08)

Allora quello dell'acqua dalla scassa di deriva sembra sia un problema comune. Se c'è una soluzione, sono ovviamente interessato anch'io, visto che la barca è in ristrutturazione...un lavoro in più...ci può stare.
Lalù e interni Piviere di Sergio (01/04/2008 16:57:34) buser09@libero.it

Ringrazio Roberto per le risposte e le eventuali foto della deriva e degli interni del suo Piviere.Se ho ben capito i rinvii per la tua deriva dovrebbero passare sotto al tavolino che fa parte della scassa,sotto nel vuoto dentro alla barca,risalire nel pozzetto dove si trova quel bel pezzo di mogano lucido(credo che sia mogano)e lì hai la manovella per la deriva.Giusto?.Se così fosse è nettamente superiore al mio sistema che si trova tutto dentro la gabina e che io ho un pò migliorato mettendoci un verricello demoltiplicato al posto del suo originale che era diretto.A proposito dell'acqua dalla deriva,io speravo di aver risolto il problema alzando di circa 5 centimetri il bordo della deriva stessa,ma poi il peso in più che ho rimesso nella barca(50-60 litri d'acqua nel gavone di prua,altri 50-60 chili per aver messo il deposito dell'acque nere con nuovi cavi e una seconda pompa per vuotarlo,le ancore diventate da una a tre con aumento di 20 metri di catena del 10 e di altri cento metri di cima tra il 12 ed il 14,il secondo motore(honda 5 cv.quattro tempi col suo serbatoio in lamiera)sempre nel gavone,tutto il materiale per dormire,tutto il materiale per mangiare(acqua,vino,pasta,tonno in scatola,pelati,etc)e tante altre cose ancora hanno riportato l'acqua a circa 6-7 centimetri dal bordo interno della deriva mobile(chi ha la deriva mobile credo che abbia capito).Il problema l'ho quasi risolto a deriva alzata rimodellando il vuoto intorno alla deriva con stucco epossidico(cioè con resina epossidica e addensante n.2 della Cecchi),mentre a deriva abbassata mi sono costruito una chiusura di legno(compensato marino del 25 millimetri )e benchè entri a forza nel vuoto della scassa,ancora mi fa un pò di acqua con mare formato ed onda.Per un pò di acqua intendo circa 2-3 litri di acqua in 4-5 ore di navigazione.Non è molta,ma a me da fastidio vedere quel gocciolio dentro la barca.Spero di poter migliorare il sistema procedendo alla MOItessier,cioè pochissima spesa e solo lavoro mio.Spero di coinvolgere in questo problema i tanti proprietari che hanno il deriva mobile e se qualcuno ha già risolto il problema,spero ne faccia partecipi tutti gli altri.Buon vento a tutti Sergio
di Cesco (01/04/2008 19:14:35)

E' un quesito interessante, Sergio, e credo che alla fine una soluzione ci dev'essere. Sicuramente, come ho visto in altre derive mobili anche di cabinati, l'idea della guarnizione esterna in gomma sulla chiglia che resti aderente alla lama della deriva, ridurrebbe,anche se in parte, l'afflusso di acqua dentro la scassa...e sigillare il tutto in cabina?? Al limite con uno scarico tramite tubo di gomma che porti l'acqua in ecceesso che dovesse entrare in un punto di raccolta con pompa di sentina? Boh, sono solo delle supposizioni....credo sarà l'ultimo dei miei problemi, però intanto un pensierino....
Ancora interni e supporto dell'albero di Pino (01/04/2008 22:19:00) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

Ancora una cosa sul supporto dell'albero, dalle foto degli interni di Lalù, che sono molto chiare e senza possibiltà di interpretazioni, a me pare che ci siano due cose diverse dai Pivieri a bulbo, o il wc è posizionato più a prua, basta vedere le foto di Sghiscio, oppure la paratia è posizionata più a poppa, e se ci mettiamo che l'albero sta più a prua, potrebbe stare proprio sul rinforzo.
E' solo una mia impressione?
Pino
Interni Piviere di Sergio (01/04/2008 22:43:27) buser09@libero.it

Pino,credo che tu abbia ragione,la paratia dei deriva mobile con due stanzine dovrebbe essere proprio sotto l'albero.Appena posso controllo con precisione le misure per poter fare un confronto tra i vari armamenti.Sergio
Risolto!! di Pino (01/04/2008 23:32:20) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

Dubbio risolto!
Proprio su questo sito, a sinistra su documentazione c'è "Piani costruttivi del Piviere 6.14", nella sezione si vede chiaramente che nella versione a deriva mobile l'albero è sulla paratia dell'armadio, e non c'è il supporto interno.
B.V. Pino
di Cesco (01/04/2008 23:55:27)

Si riescono a vedere i piani costruttivi??? Non sono mai riuscito ad aprire quel link.
di Pino (02/04/2008 08:18:21)

Io non intendevo il Piano velico Piviere 6,14, quello diviso in tre parti o Disegno in Autocad del Piviere 6,14 , ma proprio Piani costruttivi del Piviere 6,14, è un disegno in jpg, non ci dovrebbe essere alcun motivo per cui tu non possa vederlo, a meno che tu non veda nesuuna foto o disegno del forum.
Pino
Roberto LALU' di Roberto (02/04/2008 11:20:22) rl@lasolita zuppa.it

X Sergio:
- in effetti il circuito di governo della deriva mobile passa (come potrai vedere dalle foto che ti invierò) albordo delle scassa poi sotto il pozzetto per riemergere sotto il trasto della randa.
Inizierò, spero a breve, la preparazione della barca per affrontare il mare. Posso disturbarti, ed insieme a te anche gli altri, per sapere come
avete risolto alcuni problemi che vedo affacciarsi all'orizzonte?

IL PUNTONE.
- non credo che la LALU' ne abbia mai avuto uno credo che abbia ragione Sergio nel senso che l'armadio e la paratia di separazione sopperiscono egregiamente alla sua sostituzione tanto che il ponte risulta decisamente rigido. Il dubbio però che, se dovessi sottoporla a navigazioni particolarmente impegnative, ho più volte pensato a dotarla di un puntone,acciaio- legno regolalabile ed amovibile, per queste evenienze.

Un saluto, B.V.
Ancora interni Pivieri di Sergio (02/04/2008 16:56:05) buser09@libero.it

Pino,ancora una volta devo riconoscere che sei un vero esperto,infatti dopo aver letto il tuo ultimo intervento sul forum,sono andato a vedere i piani costruttivi del Piviere-deriva mobile ed in effetti si vede benissimo che l'albero poggia perfettamente sulla struttura della porticina.Considerando questo e rispondendo alla domanda di Cesco del perchè il puntone del suo Piviere non si trova proprio sotto l'albero,proverei a rispondere dicendo che sicuramente qualche vecchio proprietario ha cambiato l'albero da legno in alluminio,modificando le misure della randa e poichè la barca sarebbe diventata troppo puggiera,sono stati costretti a portare l'albero più verso poppa.Quindi domando a Cesco di misurare la sua randa e sono convinto che la base non è assolutamente di 2,90 metri come la mia e che il suo boma non sia di tre metri di lunghezza,ma inferiore.In effetti io ho ancora la vecchissima randa ed un vecchissimo genoa e le misure sono:randa inferitura 7,70 metri e base 2,90 metri mentre il genoa è:inferitura con garrocci5,80(gli stralli misurano dall'attaccatura in coperta all'albero 6,10 metri)mentre la base è di metri3,70.Non dico che queste siano le misure perfette delle vele del Piviere con albero in legno,perchè le vele non sono stazzate,ma sono le vele originali fatte dalla veleria di Fiumicino di cui credo si servisse la CBS.Comunque Cesco misura boma e randa e vedrai che piano piano scopriremo vita e morte dei Pivieri.Pino'visto la tua competenza che cosa ne pensi?.Buon vento a tutti Sergio
di mario (03/04/2008 00:01:44)

Per chiarire:
- il piviere nasce con deriva mobile a baionetta rettangolare che veniva "sfilata" verso l'alto (ho delle foto ed i piani) con cabina di prua separata, albero e boma in legno, senza supporto metallico sotto l'albero in quanto la paratia sottostante assolveva questo compito;
- successivamente veniva modificata la deriva con un profilo diverso (dalla documentazione fornita si vede) ed il sistema di sollevamento che prevedeva un piccolo verricello a pruavia della scassa di deriva; inoltre in luogo del vecchio albero in legno veniva adottato, per motivi commerciali, un albero e boma in lega delle stesse misure (canclini) senza sostanziali modifiche al piano velico;
- il puntone di rinforzo sotto l'albero è stato adottato necessariamente nei pivieri deriva a locale unico (tipo sport) mancando la paratia di sostegno sottostante;
- nei pivieri a bulbo sia che si tratti di un piviere "lusso" cioè con cabina di prua sia che si tratti di un tipo "sport" a locale unico, il sostegno sotto l'albero è sempre presente in quanto il piano velico prevede l'albero spostato più a poppa rispetto al modello a deriva.
Per quanto riguarda il problema dell'acqua dalla scassa della deriva...certo che se si carica la barca di un gran peso esci dalle linee di progetto della barca e la linea di galleggiamento si avvicina per forza al bordo superiore della deriva (i vecchi naviganti quando imbarcavano acqua buttavano parte del carico a mare)..scherzi a parte un metodo alla moitiesser? nel piviere di mio figlio incastriamo una striscia di spugna ad alta densità nella scassa ...ha il vantaggio di essere modellabile,costo irrisorio , facilmente sostituibile e puoi sempre strizzarla se si imbeve troppo.
x mario di Yari (03/04/2008 12:36:31) Yari83_DY@libero.it

Mario è un'ottima soluzione, proprio stile PIVIERE....
x yari di mario (03/04/2008 13:42:31)

Devo precisare che il piviere con il bulbo vecchio tipo, se non ricordo male il tuo yari, ha l'albero più a prua (probabilmente come quello a deriva)rispetto al modello con bulbo più moderno e deve comunque avere il puntone sotto. Se verifichi i piani che ho fornito vedrai che la parte anteriore del tuo albero è a metri 2,18 mentre negli altri pivieri è a metri 2,37.
Deriva mobile piviere di Sergio (03/04/2008 15:22:29) buser09@libero.it

Caro Mario,grazie per le tue spiegazioni molto chiare.In effetti io riconosco di tenere troppo materiale nel Buser,ma per me la barca rappresenta una seconda casa,cioè quando arrivo a tutte le ore e a tutte le stagioni dwvo avere tutto pronto,sia per dormirci che per farmi qualcosa da mangiare etc.A causa dell'eccessivo peso ho anche provveduto a rialzare il bordo esterno della deriva di circa 4 centimetri,ma quello che avevo quadagnato l'ho riperso per il peso.Comunque io ti chiedo se con la gomma dura sei riuscito a eliminare completamente l'acqua che filtra dalla deriva quando la prua batte sull'onda.Io mi sono costruito un pezzo di legno di compensato marino che entra perfettamente nel vuoto che rimane con la deriva tutta abbassata,ma ancora lascia filtrare alcune goccie di acqua e quindi stò ancora cercando di migliorare il sistema.La prima volta che vado alla barca(spero domani venerdì 4,anche se adesso da noi a Campi Bisenzio stà piovendo)faccio le foto dettagliata di tutto compreso il tappo della deriva e le mando a Yari perchè le metta sul sito.Speriamo tra tutti di risolvere perfettamente il problema della deriva.A presto Sergio
di Luigi (03/04/2008 16:11:21) luigi_papetti@yahoo.it

Scusate la curiosità, una domanda ai Pivieristi con deriva mobile: la deriva quando navigate "balla" un pochino o sta assolutamente ferma?

Grazie e ciao!

Luigi
x luigi di mario (03/04/2008 16:22:41)

Balla balla!!
x Luigi di Roberto (05/04/2008 00:33:41) rl@lasolitazuppa.it

Nella Lalù ho applicato alla deriva due barrette (una per parte) di ottone larghe 2 cm ed alte credo 0,5 cmm poste in maniera tale che, con deriva completamente abbassata, risultino posizionate al bordo estremo della scassa sotto la linea di galleggiamento bloccandone le oscillazioni laterali. Sembra che l'ottone sia una lega che al contatto con l'acqua risulti particolarmente viscida facilitando il recupero della deriva ed inoltre non sviluppa le pericolose correnti galvaniche. Fatto stà che il sistema funziona e, pur navigando solo sul lago, la deriva con onda o con sbandate improvvise non fa una piega. Anch'io uso la spugna per chiudere la scassa sotto coperta, certo trovare un sistema più radicale......
deriva di lop (05/04/2008 11:13:44) info@lop.it

mi intrometto nel vosto discorso (io infatti ho la deriva fissa, ma ho i ricordi del Vaurien).
secondo me il principio giusto e' lavorare sulla deriva come ha fatto Roberto con le sue barrette di ottone anziche' nella scassa; anche per il problema dell'acqua:
leggendo le vostre email pensavo: e se uno fissa intorno alla lama di deriva un foglio di neoprene (tipo quei materassini per fare ginnastica insomma) in modo che a deriva abbassata faccia da guarnizione con le pareti dello scasso? In pratica e' la soluzione della spugna applicata al metodo delle barrette di ottone; secondo me puo' funzionare: bisogna solo essere accurati e perdere un po' di tempo per sagomare un disegno esatto e uno spessore esatto della spugna da fissare.
Insomma toccherebbe fare qualcosa che funzioni un po' come il canale presente sulle portiere dell'auto dentro cui scorre il finestrino quando scendendo scompare nello sportello.
A proposito di questo mi pare determinante che la superficie della deriva nella parte che resta dentro la scassa sia perfettamente liscia come un cristallo, in modo che eventuali guarnizioni o spugne o cos'altro riesca a fare pressione in modo omogeneo.

buona fortuna
di Pino (05/04/2008 17:12:56)

OK, ma non fa da tergicristallo con l'antivegetativa?
Pino
di Cesco (05/04/2008 19:39:24)

Tornando al discorso puntone-albero, ho ricontrollato...effettivamente avevo preso un abbaglio...o una tegola:... l'albero è perfettamente in asse con il rinforzo sottocoperta.
Interessante la soluzione delle barrette in ottone, ma come le hai fissate sulla deriva?
Sulla deriva di Roberto (06/04/2008 09:59:30) rl@lasolita zuppa.it

Con viti d'ottone. Credo che comunque vada l'antivegetativa della scassa sia soggetta a logorio più intenso, ho cercato di sopperire all'attrito con più mani di epossidica in maniera da dare più protezione.
di Cesco (06/04/2008 11:03:16)

Un altro buon materiale per realizzare le guide o spessori per la deriva forse potrebbe essere il teflon, si trova in lastre di vari spessori ed è facilmente lavorabile...
senza titolo di lop (06/04/2008 11:29:05) info@lop.it

e se uno aggira il problema? voglio dire: se anziche' preoccuparsi soprattutto della resa idrodinamica si guarda il problema dell'acqua in cabina, forse una soluzione c'e': se si riesce a fissare sulla parte terminale della deriva, in alto, tutta una forma che a giro riprende i confini del perimetro esterno superiore della scassa della deriva: a quel punto i mette una guarnizione e quando la deriva e' giu' le due faccie (testa della deriva e faccia superiore della scassa) combaciano schiacciando la guarnizione: a quel punto 4 galletti come quelli che chiudono gli oblo' del 6.14 basteranno per serrare il tutto ermeticamente.
Non so se sono riuscito a spiegare bene cosa intendo; in pratica cosa fa l'acqua sotto tra scafo, buco e lama della deriva (infiltrazioni, vortici, risalita dentro la scassa) non sara' la cosa piu' efficiente, ma da sopra l'acqua non entrera' mai dentro.
Dettagli da tenere presenti: funziona solo se la deriva e' completamente abbassata; funziona bene se alla fine ci sono le ferramenta a stringere il tutto, insomma a deriva calata e fissata bisogna comportarsi come con una deriva fissa a bulbo (d'altra parte non credo che su un piviere la deriva venga utilizzata in modo frequente e dinamico nelle andature: in pratica la terrete sempre giu' per sollevarla giusto approcciando un basso fondale, no?)
Foto deriva di Yari (07/04/2008 11:17:43) Yari83_DY@libero.it

Nella bancadati, sotto Buser sono state aggiunte le foto della deriva di Sergio:
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