- Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica - Il nuovo forum

Esperienza domenicale di Yari (05/03/2008 09:16:01) Yari83_DY@libero.it

Vi riporto in breve l'esperienza fatta da me e la socia domenica:

Domenica usciamo con la vittoria, già per uscire abbiamo toccato la
barca sul molo perchè non sapeva come spingersi l'ontano dalle altre
barche e non voleva stare al timone perchè non ci si ritrovava.
Usciamo, cerchiamo di cazzare la randa ma gli si incastra la cima nel winch, vado lì e lo sblocco (senza aver strozzato la cima, lo
spinloack ha tenuto perfettamente, pensa che è fissato alla coperta
> con due vitine senza il suo supporto sotto), mentre rivado ad inserire i garrocci la vittoria cazza la cima ma non tiene il timone.
la barca si mette trasversale al vento, appena finisco di cazzare la
> randa (il winch adesso lo stò usando io) prendiamo una mega "botta di vento" che ci fà inclinare, sembrava quasi che dovessimo cadere in acqua, io subito mi metto sopravento per riquilibrare il peso, lei rimane immobile per lo spavento (non gli era mai successo), la barca comincia a caminare senza nessuno che abbia il timone in mano e quindi riprende un'altra botta di vento e strambiamo piegandoci nuovamente, al chè la vittoria era bianca cadaverica e con quasi le lacrime.
Prendo la barra del timone nelle mani e ci ristabiliamo subito, però a quel punto mi veniva da ridere e avrei voluto aprire il genoa e andare di bolina, però visto il suo stato ho deciso di ritirare la vela e rientrare in porto.

Sembrerebbe che lei non sappia far nulla e io sia il bravo di turno,
però non è così, c'era un bel vento forte e non ho tenuto conto che
erano quasi 6 mesi che non veniva più in barca, adesso bisogna che ce la riporto il prima possibile senò lo stranimento gli rimane per molto tempo.

Yari
Vele al vento di Francesco (05/03/2008 09:47:11) francescolenzi@tele2.it

Io sono un codardo, quando c'è vento alzo solo il fiocco, sento l'aria, l'onda e come reagisce la barca, poi decido cosa mettere.
ah, le donne in barca ! di lop (05/03/2008 09:51:13)

il problema me lo pongo anche io, che per non sbagliare parto dal presupposto che la mia meta' non sa fare niente.
lei ci rimane male per le mie considerazioni, ma meglio cosi che trovarsi nei casini: quando sei da solo in barca con la fidanzata puoi avere piu' problemi che se ti trovi da solo con te stesso. primo perche' pensi che per qualche verso siete in due quindi sei portato a darti possibilita' che invece non hai; secondo perche' oltre a questa errata valutazione hai una cosa in piu' di cui occuparti (la fidanzata, appunto).
In mare e in una barchina cosi piccola non esistono passeggeri, ognuno deve metterci del suo, e non e' un ragionamento cattivo o da saccente che vuole essere aggressivo con la novizia: e' un ragionamento totalmente di sicurezza, al 100 per cento.
lei deve come minimo imparare ad essere reattiva nelle questioni del tenersi e del peso: UNA MANO PER TE E UNA PER LA BARCA, prima regola per chi sale la prima volta (e poi attenti al boma).
Avevate le cinture di sicurezza? No? E se alla straorzata lei finiva in acqua cosa succedeva? E se invece ci finivi tu?

Non ce l'ho con le fidanzate, e d'altra parte probabilmente se fosse per loro le domeniche passerebbero per mercatini e non su una barca, quindi pretendere da loro pure l'entusiasmo spassionato per il mezzo e' chiedere troppo, ma certe cose di base vanno imparate e soprattutto "sentite" nel profondo come indispensabili e importanti per noi stessi; altrimenti nessun problema, ma lei resta a terra (lo dico perche' a quel punto, almeno la mia meta' reagisce e dice di voler imparare).

Sono daccordo su una bella teoria della conduzione della barca: il timone, anche se non come Cino Ricci, riesce a tenerlo anche una ragazza; cazzare un genoa sotto raffica o sbrogliare in coperta con agilita' un problema e' molto piu' difficile per loro (nella media, si intende).
Non ne parliamo in porto dove quel minimo di forza (poca, sul Piviere) per contrastare la massa dello scafo la avete piu' voi di lei.

La seconda cosa che mi impongo di insegnare alla fidanza e' il recupero dell'uomo in mare, magari con manovra variata del genere come fare per mollare tutte le vele e accendere il motore e metterlo in folle quando sei con lo scafo sopra la testa del fidanzato.


Certo che tante volte viene l'istinto di legarle all'albero: non rischi che si fanno male, non cadono e non fanno danni mentre voi sbrogliate da soli la situazione critica (!!!)
di luca (05/03/2008 09:55:26)

il raduno cade a ciccio(come se dice a Roma)
con affetto
Luca
Opinione di Francesco (05/03/2008 10:19:05) francescolenzi@tele2.it

Mi uccidete se dico che la vela più tranquilla, per gente tipo mogli paurose ecc., è quella che i francesi hanno messo sulla OCQUETEAU TILAPIA 6.50 (stile vela latina)? Niente boma, un mega rollafiocco e basta? Leggero, facile da mettere e da usare. Che dite, tagliamo i nostri alberi? Tra l'altro, esteticamente, il Tilapia sembrerebbe proprio una specie di Piviere moderno..

http://www.ocqueteau.com/us/site/cadre.asp

effettivamente di Yari (05/03/2008 10:20:05) Yari83_DY@libero.it

Effettivamente dovevo verificare che si ricordasse le nozioni che avevamo imparato al corso della patente.
Durante il corso lei timonava benissimo, molto meglio di me (però eravamo su un beneteau da 14mt e faceva molto bene il recupero di uomo a mare, ripeto sempre sulla barca grande, sulla nostra un pò di meno, doveva riprender mano e speriamo che la prox volta sia più sveglia.
Concordo al 95% con lop su tutta la linea. Se cadeva lei a mare mi toccava andarla a prendere, se cadevo io ritornavo sulla barca a nuoto.
x yari di mario (05/03/2008 14:48:54)

Io ho un membro di equipaggio eccezionale ch mi aiuta ....autohelm 2000.
Esco, gli affido la conduzione della barca in fil di vento sicuro che non cambia direzione, motore al minimo e con calma spiego le vele.
Poi metto la barca in rotta e spengo il motore.
Tutto con calma mentre la "signora" se ne sta sdraiata e beata ....la cosa non la riguarda.
controcorrente di luca (05/03/2008 16:40:42) luca_marinucci@fastwebnet.it

il mio caso sarà anomalo ma mia moglie oltre che ragalarmi il corso di vela(5 anni fà)lo ha fatto anche lei(rendendomi molto felice) e quando andavamo in barca al mare(civitavecchia) era lei quella che preparava il fiocco,mollava gli ormeggi insomma a me toccavano i lavori leggeri e il timone.
A volte si metteva lei a timonare ed io alle vele, sapete a quanto a portato EMY? a 5,8 nodi(con il gps). Quando voleva condurre lei io mi cac..o sotto, ma questo lo fà anche con la macchina e questo mi preoccupa un pò di più
non sò se essere contento o meno cmq da qualsiasi parte io lo guardi sono in pensiero
Luca
bhè mario.... di Yari (05/03/2008 16:43:30) Yari83_DY@libero.it

Certo che con il pilota automatico della raymarine non è che ci vogliono i studi per tener la barca in una determinata direzione.
Adesso che stò facendo realizzare il marchingegno magari si riuscirà ad andare in una direzione.
la mia prima volta di luca (05/03/2008 16:56:27)

la mia prima uscita con EMY è iniziata con la gioia di chi ha realizzato un sogno,una bella giornata(febbraio), a motore perchè non avevo confidenza con la barca,al rientro tutto tranquillo fino a quando non metto la marcia indietro x ormeggiare di poppa,avevo il posto barca a ridosso della passeggiata, metto in folle e dò gas x andare indietro ma si sgancia la leva motore e la barca riparte in avanti prendendo tutti e due in contropiede non avevo il freno a mano e nemmeno quello a pedale e mi sono buttato tra due barche ormeggiate di poppa e mia moglie si è scagliata senza pensarci un attimo a prua x impedire la collisione con la banchina,risultato dell'impresa "barca salva moglie acciaccata"
ma siamo quì a raccontarla,è servita come esperienza x non dare tutto x scontato quando sei in mare o meglio in acqua
Luca
x Yari di Francesco (Salsedine) (05/03/2008 18:18:55) forleonte@gmail.com

occhio Yari che il timone fissato in una determinata posizione quando si procede a motore ti può tenere entro un certo raggio dalla rotta che persegui solo per un tempo determinato. A seconda di direzione e entità di corrente e onde, anche solo pochi secondi. Poi via via che issi vela la barca si sbilancia e anche se ti fossi prodigato a trovare un buon equilibrio questo se ne svanirebbe presto.

A motore temo funzioni solo l'Autohelm!
OCQUETEAU TILAPIA 6.50 di Fabio (05/03/2008 20:08:56)

Ho visto le foto del Tilapia 6,50. Mi sembra una soluzione geniale. Ovviamente c'è quell'albero inclinato che bisognerebbe vedere come sta su e, ovviamente, immagino che le restazuini veliche non siano eccezionali: di bolina perchè con una sola vela non si forma quell'effetto corridio tra fiocco e randa che aiuta moltissimo la spinta, in poppa perchè è evidente che la tela esposta al vento non è tantissima. Quanto alla mancanza di boma, forse sapete che in realtà su barche come le nostre se ne potrebbe fare tranquillamente a meno (modificando opportunamente, ovviamente, il rigging).
Quanto alle donne in barca (argomento iniziale del post), mia moglie ci viene pochissimo e quando viene fa la passeggera. Ma non credo sia un problema di maggiore o minore capacità innata delle signore rispetto alla vela. E' che tendenzialmente (con le dovute eccezioni che confermano la regola) le donne sono meno interessate alla tecnica. E la conduzione di una barca a vela è questione (anche se non sembra) squisitamente tecnica.
Ciao a tutti.
Tilapia...e le altre di Francesco (05/03/2008 21:30:40) francescolenzi@tele2.it

Al di là delle valutazioni tecniche specifiche, penso che troppo spesso il velista "classico" rimane rigido su di un certo modo di fare e di vivere la vela. Ritengo che questo "circuito piccola nautica" debba aprire un pò più gli orizzonti, oltre i circoli velici, le regate e le boline offrendo soluzioni anche per chi nella vela vede più il divertimento e lo stare in famiglia che lo sport e la competizione. Anche diversi tipi di armo velico, oltre che di barche, potrebbero facilitare questo tipo di approccio, sicuramente meno tecnico ma più semplice per chi vuol passare una giornata serenamente. Troppo spesso mi son sentito a disagio nei circoli velici e nei porti nel dovermi confrontare con amici "velisti" che non resistono nel volersi "benevolmente" imporre dal punto di vista tecnico. Io per esempio non avrei problemi ad usare la mia barca a vela come un "pattino" o come un "gommone", come ha detto qualcuno, se questo mi fa vivere bene con la mia famiglia in mezzo alla natura e al vento....Forse c'è un pò di complesso di superiorità verso i comuni mortali?
.... di Luigi (06/03/2008 08:42:30)

Yari, levati un attimo dal PC e chiamami Vittoria...
...
...
Vittoria!?
...
Vittoria, sei tu!?
Bene!
Allora senti...
...
Non ti preoccupare assolutamente per quello che e' successo domenica, ognuno di noi ha momenti, come quelli che tu ha passato, nel proprio vissuto.

Non ti scoraggiare assolutamente, come si dice…non si nasce "imparati"!

La vela e' un'esperienza bellissima che tu hai deciso di vivere da protagonista, molti di noi ti invidiano ed invidiano il tuo compagno; molti vorrebbero una compagna che ama la vela, ama la barca, che vuole partecipare attivamente alla vita di bordo!!!!

Persevera e quando ti senti un po’ giu’ leggi qui

Con stima
Luigi
x Luigi di Yari (06/03/2008 10:31:53) Yari83_DY@libero.it

Si è abbattuta un pò, ma ha deciso di non mollare infatti si è organizzata per venire da Napoli a Castiglione del Lago sabato.

Magari sabato gli darai la spinta di persona (magari non nell'acqua)....
http://images.google.it/url?q=http://www.cs.unb.ca/profs/goldfarb/smile.JPG&usg=AFQjCNG21xbNF5A-ccUmFg59P7RrjSs3HQ'>
X Francesco di Fabio (06/03/2008 10:40:42)

Caro Francesco, guarda che quando ho proposto il circuito pensavo propio a quello che scrivi. L'ho anche detto nel programma (la nautica non può essere solo quella delle regate) e in un post (il circuito deve essere aperto a tutti anche a gommonisti). Quando avevo tanta voglia di braca e non la avevo ancora trovata, mi sono comprato una bella canoa gonfiabile, che uso ancora con grande piacere. Ho poi fatto l'elogio delle piccole gite in barca di Luigi con il Tridente. Quindi siamo d'accordo su tutto: sono per l'inclusione e non per l'esclusione. Poi mi diletto (ma mi diletto soltanto perchè non sono un esperto) di tecnica, perchè andando in barca mi sforzo di capire quel che succede. Ma questo è solo una parte del mio divertimento, che magari cerco di condividere con altri.
Ti ringrazio per avermi consentito di chiarire il mio pensiero.
ciao a tutti.
x Fabio di Francesco (06/03/2008 11:11:23) francescolenzi@tele2.it

Ok tutti d'accordo, ma come si procede? A prescindere che ognuno nel suo spazio web approfondisce i temi che gli premono di più, ritengo che le risorse debbano essere un pò incanalate e organizzate secondo le necessità dei "navigatori". Una proposta, ad esempio selezionare gli argomenti di maggior interesse: ex. carrellabilità = barca+auto+carrello; ormeggi = sottocasa+parcheggio+pontile; barche: deriva/chiglia+armamento+abitabilità; gestione = acquisto+manutenzione+mantenimento; e poi così via con tutto il discorso della tecnica, dello sbandamento, ecc. Ognuno sceglie il settore in cui si sente più forte e pubblica un articolo nella pagina comune (oltre che nel suo sito). Perché mi sono accorto, partecipando al forum, che si rischia di cadere nei soliti "luoghi comuni", ex: mogli, figli, barche che non si carrellano, ecc. non trovando mai una soluzione. Il Circuito DEVE dare delle soluzioni e delle risposte a tante domande. Per carità, il forum serve anche a questo, ma il circuito dovrebbe essere qualcosa di più.
Altro esempio di francesco (06/03/2008 12:01:28) francescolenzi@tele2.it

Un altro argomento interessante da trattare: gli "itinerari per le piccole barche". A sentire siamo tutti lupi di mare, ma che ci fosse uno che pianifica/ espone, esempio banale, un giro dell'Elba, mettendo chilometri, miglia, costi per viaggi e traghetti, scivoli e/o gru, ormeggi su baie e/o su pontili, cose da vedere, rotte da evitare, ristoranti da frequentare, campeggi/ hotel dove dormire, ecc. Io da ragazzo l'ho fatto con il gommone, non lo dimenticherò mai...mai poi c'è la Croazia, la laguna veneta, le 5 terre, il golfo di Napoli, le Eolie, .... insomma, o siete tutti come me che usate la barca come un pattino???
sarebbe proprio interessante di Yari (06/03/2008 16:40:23) Yari83_DY@libero.it

Sarebbe bellissimo aver un database degli itinerari etc.....
di Fabio (06/03/2008 17:06:56)

L'idea di Francesco è molto bella. Poichè uso la barca come un pattino, francamente non ho molto da raccontare. Sarei molto interesato a una guida dell'Isola d'Elba.
Ciao a tutti.
di mario (06/03/2008 19:03:34)

Se qualcuno è interessato conosco l'arcipelago de La Maddalena come le mie tasche. itinerari , scogli!!, calette nascoste, ancoraggi sicuri...e poi in estate ci sono anche io (Luglio Agosto).
ALTRA ESPERIENZA di Yari (31/03/2008 16:01:36) Yari83_DY@libero.it

Altra esperienza domenicale, ieri sono uscito con Pizarro (mirko) ed è stata una bellissima uscita, alle 13 abbiamo tolto gli ormeggi e siamo usciti dal porto (grazie alla modifica tipo gabry, adesso la randa si alza in un nano secondo), uno scirocchetto buono che ci trastullava tra i 2 e i 4,6nodi, verso le 15:45 decidiamo di rientrare (dovevamo salutare un amico che partiva), verso il rientro cominciamo a prendere velocità e ci ritroviamo ben oltre i 6 nodi con la barca sbandata a 190/200°, dovevate vedere la faccia di mirko (che spettacolo), mi sono dovuto sedere con le gambe fuori la barca tenendomi al tientibene laterale, una figata... potete notare il buon mirko al timone.... :-)
http://farm3.static.flickr.com/2094/2376606513_703c95bed0.jpg?v=0'>

http://farm3.static.flickr.com/2249/2379139311_bec10bdfd0.jpg?v=0'>
Ciao Yari
di Gabriele (31/03/2008 17:05:01) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Ciao Yari,
lunedì sono ad Ancona fino a giovedì, pensavo di chiederti di fare una uscita su "Gatta Lucia" ma dopo aver letto delle tue prodezze a 200 gradi mi sa che ci ripenso.
Meglio se ci vediamo a terra davanti ad un piatto di brodetto!
Lo sapevo di Yari (31/03/2008 17:15:17) Yari83_DY@libero,it

gabry lo sapevo, infatti non volevo raccontarlo, però è stata una magnifica uscita, non ti preoccupare, quando vieni tu non ci sbandiamo così tanto.....
Tu lunedì ad Ancona ed io domani a Roma, strana la vita è?
di Gabriele (31/03/2008 17:24:45) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Occhio ai pesci domani...
Se ti avanza del tempo domani mi trovi in ufficio.

Per Luca e Francesco (Salsedine): sabato ci dovrei essere anch'io al lago. In caso mando un sms di conferma.
di Francesco (Salsedine) (31/03/2008 18:36:44) forleonte@gmail.com

Gabriele,
Sabato se tutto fila liscio sarò in mare.
Propeio in mare eh, nel mare con Salsedine in trasferimento tra Puntone e Viareggio.
di Francesco (Salsedine) (31/03/2008 18:40:49) forleonte@gmail.com

Rileggendo il post di Francesco e gli interventi di Mario e fabio, credo che un portolano online con dritte 'tra amici', un po' alla Navigare Lungocosta, ricordate? i vecchi manuali disegnati del Mancini, sarebbe utile e straordinario.

Certo richiederebbe una organizzazione supplementare, una sezione del sito a parte, per indicizzare le informazioni.
Grande Yari (e grande anche Pizzarro) di Giovanni (31/03/2008 19:56:04)

.....vi ci volevo io, 100 kg di potenza pura!!; Se attrezzi Gatta Lucia con le sartie adatte, mi porto il trapezio di Musonero (il mio 470) e si parte in planata.
Saluti, Giovanni
Basterebbe mettersi seduti di Yari (01/04/2008 09:31:43) Yari83_DY@libero.it

Giovà, se ci mettevamo seduti vicino al tientibene con le gambe fuori penso che avremmo camminato tanto (ben oltre i 6nodi) sbandati il giusto (non a 200° ma a 225/230°)..
Comunque quando hai voglia di venir ad ancona....
Per Francesco di Salsedine di Sergio (01/04/2008 15:53:51) buser09@libero.it

Caro Francesco ho letto sul forum che sabato prossimo(5 aprile)trasferisci Salsedine dal Puntone a Viareggio giusto?.Pensa che se il tempo lo permette,io sarò a Marina sia Venerdì che Sabato e se tu passi potremo incontrarci verso Tirrenia o Livorno e fare un pò di mare insieme verso Viareggio.Comunque io ho il tuo n.di telefono e venerdì sera ti chiamo se sono a Marina.Speriamo di incontrarci in mare, Sergio


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