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antivegetativa e stucco di federico (24/11/2012 08:50:36)

Ciao a tutti, vi chiedo un consiglio visto he siete tutti più esperti di me in materia. Sto facendo per la prima volta manutenzione alla carena del piviere. Non presenta bolle di osmosi ma all'altezza dellincasso della deriva nella carena delle "ferite" e dei punti in cui l'antivegetativa data dal vecchio proprietario (forse sopra vecchia antivegetativa) è venuta via a scaglie rivelando sotto dell'umidità.
Ho pubblicato qui alcune foto per essere più chiaro http://primokiwi.blogspot.it/2012/11/si-lavora-di-gomito.html#more
Pensavo di intervenire con dello stucco epossidico (dopo aver continuato a grattare un po') e poi con antivegetativa... rimandando però al prossimo anno la completa pulizia dello scafo dall'antivegetativa e la completa ristrutturazione... secondo voi può bastare?
perchè rimandare... di mario ddtt (24/11/2012 11:02:21)

Perchè rimandare al prossimo anno?
dalle foto la vecchia antivegetativa è veramente tanta e poi l'attacco bulbo scafo a me sembra che abbia bisogno di un controllo più che approfondito.
Io porterei tutta l'opera viva "a vergine" una stuccatura allo stato attuale servirebbe solo a rimandare il problema. Hai qualche mese di tempo fino alla prossima primavera , la barca è in terra , se lavori nei fine settimana ne fai un pezzetto alla volta senza amazzarti.
di federico (24/11/2012 13:30:28)

Si mario, hai ragione, è che per tempistiche di diporto non posso tenere la barca in alaggio oltre il 10 dicembre..e lavorando non so se riuscirei a portare a vivo tutto, eliminando il vecchio, per poi rifare tutto nel modo migliore come converrebbe fare entro quella data...
Contavo di trovare una solida soluzione tampone.. magari capace di durare un annetto. ovviamente verificando che non ci siano problemi grossi..
non è il massimo, lo so. ma potrebbe bastare?
mbè.... di mario ddtt (24/11/2012 15:49:53)

mbè a questo punto o cambi cantiere o la rattoppi come hai deciso.
Ciao
di Luigi (24/11/2012 20:17:59)

Per me puoi andare con il rattoppo, ha tenuto già in passato e terrà per il futuro...

navigare necesse est carenare non necesse...

Ciao e auguri!
Luigi
di Sandro (25/11/2012 18:40:34)

Controlla molto attentamente l'attacco della deriva allo scafo , anche all'interno della barca , dalla foto sembra che ci sia un inizio di distacco .
Questo secondo me non è un lavoro rimandabile .

Saluti


uguale di lop (26/11/2012 02:29:44)

Un controllo è sacrosanto, ma temo che senza aprire il paziente non è che si veda granchè, e quando hai cominciato a metterci le mani ti sei già cacciato in tutto quello che significa un lavorone (poi non torni mica indietro).
Io penso che le sollecitazioni e i carichi applicati non tanto come peso della deriva e bulbo che "tirano" lo scafo verso il basso ma soprattutto come momenti di forze quando la barca sbanda sollecitano soprattutto proprio la zona di congiunzione tra scafo e deriva.
La deriva rimane un corpo più rigido che lavora sullo scafo, rimasto più morbido a causa di mille ragioni riassumibili nell'età.
Se siamo ottimisti possiamo pensare che la deriva è solidamente attaccata, la vetroresina si deforma sotto le sollecitazioni, ma la vernice non è altrettanto "morbida" (elastica) per seguire lo stesso movimento, quindi fa la crepa proprio sulla linea di giunzione tra il corpo rigido - deriva e lo scafo.
In tal caso la domanda sarebbe: ci sono prodotti, stucchi, vernici, più elastiche che tendono meno a crepare?
Se siamo pessimisti consideriamo che la vetroresina e lo scafo si deformano in modo eccessivo, che il fenomeno dovrebbe essere ridotto, allora la domanda diventa: come irrigidiamo lo scafo in prossimità della chiglia? mica basterà il fazzolettino di vetroresina attaccata da dentro come l'hobbista nel tempo libero? E allora? Dobbiamo portare la barca in cantiere e ristrutturarla da nuova? Hai capito tu, e chi se la sente?
di federico (26/11/2012 08:53:09)

Innanzitutto grazie a tutti per aiuto e consigli
se interessa, vi aggiorno.
Ieri sette ore in cantiere tra grattate e valutazioni varie...
la crepa è stata ripassata più volte con la levigatrice fino a vedere davvero cosa fosse e alla fine ecco cos'è venuto fuori:
all'altezza della giuntura tra deriva e vetroresina, a prua, si creava uno scanso di 4 centimetri per 2 (come se la vetroresina che doveva ricoprire tutto l'incasso della deriva ne lasciasse fuori due centimetri) dovuto forse alla vetustà della vetroresina, forse ad altre ragioni..
qualcuno a suo tempo doveva averci già messo le mani con dello stucco che con il tempo si è indurito e crepato creando, sotto lo strato, una sorta di camera d'aria in cui probabilmente si infiltrava anche un po' d'umidità.
Ho tolto il vecchio stucco con un piccolo cacciavite, poi lisciato il buco con smeriglietrice/carta vetrata, controllato ben bene e riempito tutto con stucco epossidico pressato un po' prima che diventasse troppo duro per aumentare l'aderenza..
ora attendo secchi per coprire con antivegetativa..
che ne dite?
se riesco vi posto una foto


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