Ciao a tutti i pivieristi, sono alla ricera per bithia di un albero in alluminio, se vi avesse dato nell'occhio in qualche rimessaggio o qualche cantierino un albero adatto allo scopo mi fareste cosa gradita ad indicarmelo. Bithia è ormeggiata in toscana a Follonica GR. Logisticamente l'albero dovrebbe essere non troppo lontano.Un saluto a tutti. Vincenzo.

E' un SOS ma per fortuna relativo, chiedo alle memorie storiche del gruppo se conoscono o sanno indirizzarmi dove trovare le misure degli alberi in alluminio montati sui 6,14. Ho notato che nel tempo sono variate le posizioni degli attacchi delle sartie. Bithia (è un deriva mobile) ne ha due per lato, a poppavia dell'albero ed a circa dieci centimetri dal bordo della coperta.In molti Pivieri ho notato che invece ce ne sono tre per parte, oppure due ma piu distanti dal bordo della coperta e tra di loro. Essendo quella dell'albero ormai diventata una fissa.....chiedo cortesemente a chi ne avesse la possibilità di dirmi le misure del proprio albero. Grazie in anticipo e B.V. a tutti.
P.S. PER I GESTORI DEL GIORNALINO, ho realizzato un breve (15 min.)video senza pretese, con le foto della ristrutturazione di Bithia, c'è uno spazio nel giornalino dove poterlo condividere? Se si, come devo fare? Saluti Vincenzo.

Ciao Vincenzo,

Dori: albero alto 8,15; lunghezza boma 2,70

Per il video se non supera i 10 MB lo puoi inviare via email altrimenti troviamo un'altra strada.

Gli alberi del deriva mobile e del bulbo sono diversi, il primo non ha paterazzo, non ha crocette, e ha due sartie alte per lato, la verione a bulbo è più lungo, paterazzo, un ordine di crocette, due sartie alte e quattro basse. peraltro le lande della versione bulbo possono essere più o meno interne.

Grazie ragazzi,

Perchè non lo rifai in legno?
Forse riesci anche a trovarne uno da adattare con tutte le drizze esterne di facile manutenzione ed in definitiva più bello.

Caro Mario, non hai torto l'albero in legno è molto bello.Il mio è del tipo con crocetta alta con tutti i rinvii e con la canaletta esterni,durante il restauro è stato portato a legno e trattato con circa dieci mani di trasparente, il risultato è soddisfacente ed anche oggi, dopo una stagione in mare è ancora bello lucido e privo di sfogliature o altro.Nonostante la solidità, la presenza di diverse piatrine(per circa un metro e mezzo) lungo la linea di incollaggio delle varie parti che lo compongono mi fa dubitare della sua sicurezza e mi trovo a fissarlo ad ogni raffica piu sostanziosa o mi allarma qualsiasi rumore sinistro avverta.Ormai mi è presa la fissa di mettercene uno in alluminio, anche se sono consapevole che si tratta solo di uno sfizio.Grazie in ogni caso del tuo consiglio.B.V. a tutti e speriamo in un prossimo raduno mangereccio:-)

Allora non è l'armo originale, il deriva mobile è senza crocette, però ci sono quelli un pò speciali, chiedi a Mario ddt!

Caro Pino, non sono assolutamente certo di quel che scrivo, ma la crocetta di cui parlo è assolutamente insolita, e sebbene appassionato di barche da sempre non ne avevo mai viste prima.si tratta di una croceta nella parte alta dell'albero piu alta del punto di attacco degli stralli di prua, le sartie che ci appoggiano tornano sull'albero piu o meno a circa 180 cm dalla coperta con due tenditori. Domani farò un paio di foto che ti invierò con piacere.Per essere un albero insolito al massimo ti dirò che pur trattandosi di un deriva mobile.....non si è fatto mancare il paterazzo :-)......un salutissimo Vincenzo.

Non è un albero originale .
Se guardi sulle tavole troverai il piano velico originale e nessun piviere a deriva è con le crocette fatta eccezione per il tipo regata (vedi la foto in bancadati di "strega piccola" credo unico esemplare esistente).
ciao Mario

Se mi mandate la vostra Mail ho trovato nell'archivio un paio di foto dove si vede abbastanza bene la crocetta di cui parlo..... Salutoni.

giuseppe . pollera @ fastwebnet . it

togli gli spazi.

me-mario@libero.it

Il precedente indirizzo è errato vale questo
me_mario@libero.it
ciao