e si, la barca è sempre pronta e lo scorso fine settimana ho deciso di godermi due giorni di navigazione, cosi sabato, insieme ad un amico, alle 10 del mattino ci affranchiamo dal pontile, con destinazione Favignana. Vento da scirocco, 10 nodi e 10 miglia da fare... Con una seria di laschi, arriviamo in 2 ore e mezza e percorrendo 14 miglia davanti l'ingresso del porto, entriamo e troviamo quasi tutte le banchine libere... Sono finiti i tempi nei quali entrando in un porto si trovavano sempre persone disponibili a prenderti le cime per il solo piacere di scambiarsi cortesie tra gente di mare, ormai ti chiedono sempre qualcosa..cosi un tipo ci vede, ci raccoglie le cime e dopo una breve chiacchierata ci chiede un "pacchetto di sigarette"...va be, gli diamo volentieri l'equivalente di due pacchetti, era pure simpatico infondo..
Il tempo si era messo al peggio, comincia a piovere ed in giro per l'isola non c'è nessuno, per cui addio sogni da marinaio conquistatore di cuori ad ogni porto :-)
Passiamo il pomeriggio in cabina e in un bar a bere birra e mangiare patatine..
La sera, dopo una cena in trattoria, girato l'angolo per tornare in barca... non vedo più Pecora Nera, scomparsa... in realtà era li, ma nascosta da un Lagoon 500 che intanto si era messo accanto a noi..
Domenica mattina usciamo alle 9:30, più di 20 nodi sotto raffica, scirocco, ci aspetta una bolinata per rientrare.. la barca va spedita a 5 nodi, anche di più, però appena viriamo mure a sinistra, la barca non fa più di 3 nodi, un forte corrente contraria ci fa pure scadere la prua di molti gradi, per cui decido di rivirare, mi dirigo a ridosso dell'isola lunga, perchè inoltre un brutto fronte nuvoloso viene su noi, per cui meglio stare a ridosso, in modo tale da avere sempre a portata di mano uno specchio di acqua "calma"...
bordeggiando per 5 ore, percorrendo 21 miglia, con vento che salta di continuo e dopo una seria di cambi di fiocco, arriviamo all'ingresso del nostro Stagnone, accendiamo il motorino e giù le vele.. in 40 minuti siamo di nuovo alla Lega Navale. Si riassetta la barca, si sbarcano le borse.. rimanendo però con gli occhi pieni di vento e mare, vendendo ancora la prua del Piviere che inclinato supera le onde alzando splendidi schizzi di mare...

Bellissima avventura, avrei voluto essere quell'amico!
Luigi

p.s. ma trasferiemento dell'articoletto su Naima no? in fondo il numero di novembre è ancora vuoto!

conosco il portale Naima, ma non mi sembra che sia in attività... evidentemente mi sbaglio!

si mi sbagliavo, ho trovato la sezione dei numeri precedenti dove si trova qualche articolo :-)
pardon!

Nessuno tocchi Naima!

;-)

L.