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614 vs 660 di Mario G. (06/10/2011 21:44:29)

carissimi, è un po' di tempo che mi domando perché i 6,14 sono sempre pitturati nei più svariati colori mentre i 6,60 sono sempre tutti bianchi.
Tempo addietro credevo che quasi tutti i 6,14 fossero in legno e che perciò ne risultasse particolarmente facile l'applicazione della tinta mentre così non sarebbe stato nei 660 che sapevo essere tutti in vetroresina.
Ma ora che invece so che anche i 6,14 sono quasi tutti in vtr la domanda che mi ponevo allora diviene oggi ancor più pressante.
Chi può rispondermi cortesemente?
Grazie.
Mario G.
di mario ddtt (06/10/2011 22:31:55)


A mò di parabola:
in principio i pivieri 614 erano con la parte superiore dello scafo , di colore blu per renderli un pò più sfinati;
furono pochi e quasi tutti a deriva mobile con albero e boma in legno;
venne poi aggiunto il bulbo con piano velico maggiorato e a quel tempo la CBS nautica decise di "colorare gli scafi del 6,14 di giallo, arancio ed anche verde, con la parte superiore bianca.
Il 6,60 , nato dando un piccolo slancio allo specchio di poppa del 6,14 e modificandone la tuga, (l'opera viva è la stessa) , essendo più slanciato , venne verniciato "anche" di bianco, Ce ne sono colorati di un rosso ruggine che per la verità è bruttissimo.
La CBS nautica ha costruito sempre pivieri in vetroresina.
In legno io non li ho mai visti.
ciao Mario
forse....... di Vincenzo. (06/10/2011 23:34:28)

Mettere bocca in una cosa del genere, dopo le affermazioni della nostra memoria storica (leggi Mario ddtt) è davvero rischioso.Con tutta l'umiltà del caso...provo a dire la mia, conosciuta per "sentito dire" e quindi magari nemmeno vera,ma visto che costa poco farlo, la dico lo stesso.Credo che i primissimi esemplari di Piviere siano stati costruiti in legno non dalla CBS ma in un cantiere Viareggino.Tra l'altro nelle tavole messe a disposizione da Mario si legge piu che bene delle dimensioni del legname utilizzato.La deriva mobile pare fosse a baionetta, nel nostro giornalino ho letto che il primo esemplare fu condotto da Viareggio a Palermo e che proprio nel golfo della mia Follonica avesse rischiato di scuffiare per la rottura della deriva. Sempre per sentito dire la produzione in serie eseguita dalla CBS fu una indovinata scelta di una azienda che fino al momento non era impegnata in produzioni nautiche, ma manifattura plastica di altro genere.Sul motivo del colore unico del 660, credo che la causa sia da ricercare solo nel fatto che normalmente le barche nuove non si dipingono ma si costruiscono con gelcoat di colori diversi,forse il 660 risentiva gia della impietosità dei numeri con i quali l'industria deve necessariamente fare i conti.Forse il Sig. Bulleri risparmiava qualcosa costruendo i Pivieri monocolore.Non so se sia esattamente così però...potrebbe essere. B.V. a tutti.
blu sei sessanta di Gabri (07/10/2011 09:30:06)

Nella nostra banca dati ne abbiamo uno blu!
E' il numero 38 appartenente al Circolo Nautico Mugello.
di mario ddtt (07/10/2011 10:08:52)

Vincenzo hai ragione ce l'ha confermato anche il sig. Cecchi durante il raduno a Pisa. Ma io non ne ho mai visto uno di piviere in legno.
Ciao
di Pino (07/10/2011 15:18:29)

A Fiumara c'è, anche in Banca Dati, uno dei primi Piviere 6,14, in Vtr, ma con albero abbattibile e deriva a baionetta, l'originale era in Peraluman, adesso è in legno, si chiama KRIS.
di Giovanni (08/10/2011 09:39:46)

Esatto!! Il "nostro" piviere, che usiamo per la scuola di vela, come barca giuria e per giratine sul lago, ha la coperta bianca ma lo scafo è tutto blu.
Adesso si trova a secco, sullo scivolo, per dei lavori di ristrutturazione.


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