TÉ SALT Studio Felci MINI MATCH Romanelli/Malingri |
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La decisione di collaborare con Claudio è maturata all' inizio del 1996: abbiamo effettuato delle uscite con delle vele usate francesi reduci da ottimi risultati nella Minitransat ed abbiamo iniziato ad analizzare a fondo alcuni particolari che sembravano stranissimi ma, consci che l' esperienza maturata sul campo andava rispettata, siamo riusciti a capitalizzare moltissime indicazioni. Le vele sono state interamente progettate e realizzate a Trieste sfruttando l'esperienza degli americani e della Ullman Sails di Rapallo che ha realizzato le vele di Soldini: l'analisi tecnica leggetela: sarà interessante in alcuni suoi passi anche se "volutamente" stringata. La randa: vero motore della barca; i problemi sono l'enorme allunamento e la durata. Per favorire la durata si deve andare in direzione diametralmente opposta a quella delle vele da regata con equipaggio numeroso: in 25/27 giorni di navigazione in solitario e migliaia di miglia sarà logico che spesso la randa sarà soggetta a sbattimenti presumibilmente anche violenti, quindi, abbiamo scelto di applicare rinforzi molto piccoli che non creino una massa troppo pesante sicuramente distruttiva ma siano leggeri ed in caso di eccessivo "flutter" non provochino danni permanenti di nessun tipo. Gli Spinnaker asimmetrici: diesel e turbo abbinati. Gli spinnaker asimmetrici non sono stati di difficile realizzazione ed abbiamo deciso di seguire una strada molto personale. I primi tagli erano già veloci ed apprezzati: la cavalcata della Roma
X due del 1996 ancora qualcuno la ricorda molto bene ed altrettanto è successo alla Minifastnet ed alla Trans Gascoigne. Il fiocco: deve andare da solo. Il fiocco in Mylar è realizzato in PX 15 taffettato e PX 10; i due tessuti sono molto vicini come tenute, questo per permettere un "invecchiamento" progressivo molto equilibrato senza scalini o zone
di conflitto fra tessuti troppo differenti. Il drifter: l' arma in più. Abbiamo chiamato forse impropriamente drifter questa vela che nasce incredibilmente per essere usata con pochissimo o tantissimo vento: si tratta di un genoa realizzato in PX 10 e corrispondente circa
ad un 150% della J lunga (con bompresso ). Inutile che vi spieghiamo la cura dei particolari e l' amore che ci abbiamo messo: quello ve lo potete immaginare da soli. Delle vele di cappa non ne parliamo per cabala, desidereremmo fortemente averle fatte per niente! Se desiderate maggiori delucidazioni saremo lieti di rispondervi. Roby Vencato & Gianni Faiman
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