Flavio e Pilar 12
Piccoli nemici e grandi pericoli
Girando per i paesi tropicali, o comunque in zone del mondo a noi aliene,
molto spesso ci imbattiamo in animali, microrganismi o piante che potrebbero
arrecarci dei danni, più o meno gravi o comunque dei fastidi.
La maggiore attenzione va posta soprattutto nei primi giorni di permanenza
nei nuovi siti proprio per il fatto che trattasi di zone nuove a noi e ancora tutto è da scoprire.
Posso raccontarvi di alcuni esempi e se e quando avrete intenzione di seguirci potrete far tesoro di queste quattro righe. Innanzitutto diamo una occhiata a qualche pianta. Lungo le spiagge di molte isole del caribe si trova una pianta che arriva alla grandezza di un albero ed è localmente chiamata "mancinillas". Si presenta con tronco legnoso, foglie lanceolate, piccole e lucide. I suoi frutti sono medio piccoli, verdi e lucidi. La forma e il colore esattamente uguale a quella delle nostre mele verdi.
A volte penso la storia di Adamo ed Eva sia nata proprio su un'isola
dei Caraibi. Bisogna fare molta attenzione a questi frutti che sono
altamente tossici se ingeriti, possono produrre gastriti e qualcuno dice
anche che potrebbero essere letali almeno nei bambini. Anche la pianta
stessa è pericolosa perche produce una linfa con effetti tossici se viene a
contatto della pelle e ancor più degli occhi. Questa linfa viene scolta
dall'acqua piovana e portata a terra dalle gocce. A volte capita di
schiacciare un pisolino al riparo del sole sotto uno di questi alberi o,
ancora peggio, di ripararcisi da un improvviso acquazzone. Si rischia allora
di venirne fuori con bruciature sulla pelle e, ancor peggio, se una goccia
va in un occhio sono guai seri.
Questa pianta è molto più diffusa di quanto si immagini ma qualunque locale ve la può indicare ed è facilmente riconoscibile una volta imparata a conoscere.
Fate attenzione anche ai riposini sotto le palme di cocco. Non pensate che i
loro frutti duri, legnosi e pesanti cadano in testa solo sugli sventurati
delle barzellette .... succede anche nella realtà.
Veniamo un attimo agli abitanti delle acque. La vista di un reef corallino è qualche cosa di particolarmente fantastico. L'abbondanza delle sue forme di vita, i pesci multicolori, i suoi movimenti al flusso dell'acqua rendono il
reef uno dei spettacoli naturali più belli a cui l'occhio umano può
assistere. Attenzione ai suoi mille piccoli pericoli.
I coralli, piccole forme viventi, sono sempre urticanti e spesso taglienti. Chi più chi meno può crearvi escoriazioni e bruciature sulla pelle. In genere le mani, anche se più esposte, sono meno soggette per via della durezza della pelle. Però se capita di strofinare un fianco o un'altra parte del corpo sui coralli dovrete prepararvi a sopportare bruciature, pruriti e anche notti insonni se avete la sventura di toccare quello che si chiama corallo di fuoco. Inutile descriverlo perchè ci sono almeno altre dieci forme simili di questo corallo e, a dire il vero, neanche io sono sicuro al cento per cento di riconoscerlo quando lo vedo. Una volta mi è toccato subirlo su un braccio e .... non vi dico.
Due anni fa alle "Bay Island" in Honduras ci siamo imbattuti in uno strano
fenomeno. Per due mesi circa (tra aprile e maggio) abbiamo avuto seri
problemi a bagnarci. L'acqua era sempre infestata da microrganismi,
praticamente invisibili, che colpivano il corpo nelle parti scoperte e
creavano numerose pustole simili a varicella e tanto prurito. La cosa strana
era che in acqua praticamente non ci si accorgeva di niente e solo alcune
ore dopo essersi bagnati incominciava a sorgere il fenomeno. I locali
conoscevano esattamente il fenomeno e da quello che sono riuscito a capire
si trattava di una sporificazione di un particolare tipo di corallo.
Ci sono poi le meduse, meraviglie supreme d'eleganza nell'acqua. Sicuramente
già le avrete conosciute in mediterraneo. Ai tropici non sono da meno solo
che a volte sono talmente piccole che, nuotando, potete imbattervici senza
neanche averle viste. Anche queste, a volte, sono molto urticanti.
Un tipo particolare di meduse ci ha creato qualche fastidio a Trinidad.
Questo era un tipo per nulla urticante ma la loro peculiarità era il fatto
di essere abbastanza più dure, tenaci e della grandezza di circa cinque,
otto centimetri di diametro. La disgrazia era che erano talmente numerose da
creare tappeti solidi e il problema peggiore veniva dal fatto che venivano
facilmente aspirate nella presa d'acqua del motore e ....lascio a voi
immaginare.
Vorrei fare un cenno anche sui barracuda. Questi eleganti ma alquanto
terrificanti abitanti delle acque tropicali possono arrivare (e ne abbiamo
incontrati) fino alla lunghezza di un metro e oltre. Io passo molte ore del
mio tempo in acqua dedicandomi alla pesca sub e, a dire il vero, non mi
hanno dato mai problemi. In acqua quando li si incontra incutono un certo
timore, con la loro bocca lunga e dentata e gli occhi gialli vi scrutano
incessantemente e si avvicinano senza timore. Credo siano molto curiosi e
comunque sono attratti da eventuali pesci arpionati morti o meno che portate
dietro.
In tutti questi anni ho saputo solo di due casi di gente che è stata
morsa da barracuda. Il primo era un amico italiano che avendone arpionato
uno ha cercato di toglierlo dall'arpione quando era ancora vivo. Ovviamente
si è beccato un bel morso e, diciamolo pure, se lo è cercato. Il secondo caso mi ha messo un poco di apprensione. Un pescatore venezuelano che stava alla ricerca di aragoste in un acqua molto torbida è stato assaltato da uno o più barracuda (nel marasma non ha capito quanti erano) e i morsi ricevuti sono stati "rammendati" da un dottore francese che si trovava in barca sul luogo, con ben novanta punti.
Anche le murene possono regalare morsi, non troppo pericolosi in se stessi
ma facilmente infettabili; state attenti a dove infilate le mani sott'acqua.
Un tipo in particolare di murena è veramente paurosamente grande e
impressionante. Di colore verde bottiglia ne ho viste lunghe fino a due
metri ma mi sono sempre mantenuto a debita distanza.
Abbiamo poi tutta la serie di insetti che vivono ai tropici e hanno la
brutta abitudine di pungere. Abbiamo le zanzare, i moschini della sabbia
(sand fly), altri delle mangrovie, tafani e vari tipi di vespe. Con il tempo
si imparà a conviverci, sopportarli e sopportare l'odore dei vari
repellenti fino a che deciderete che tanto vale spendere i soldi per una
buona bottiglia di rum piuttosto che tutte quelle creme e spray puzzolenti e
appiccicosi che costano un occhio della testa. Comunque portatevi sempre
appresso quelle spirali conosciute anche come zampironi. Funzionano
abbastanza, li troverete ovunque, e li userete fino a che qualcuno,
inavvertitamente, lo farà cadere acceso sul ponte e vi lascerà' una bella marca bruciata sulla vetroresina...poi li abolirete.
In alcune zone con densa vegetazione tropicale potrete trovare anche
scorpioni e qualche ragno che punge ma anche in Italia ci sono le vipere in
montagna e tutti ci andiamo.
Quando arriverete in Venezuela inizierete a sentire strane storie di Vampiri
e questa volta non si tratta di storie su celluloide ma di storie volanti
belle e buone. Si in Venezuela ci sono i vampiri. Piccoli pipistrelli che di
notte, durante il sonno potrebbero mordervi e succhiarvi il sangue.
Attenzione però, menziono ciò più a titolo di curiosità e umoristico perchè negli ultimi sei anni sembra ci siano stati solo due o tre casi in migliaia di barche che ogni anno transitano queste acque.
Tutte le volte sembra sia accaduto all'isola Boraccha. A proposito di pipistrelli. Noi siamo attualmente in Rio Dulce e qui questi piccoli animaletti (quelli normali, non i vampiri) non hanno paura di niente e si fanno molto audaci. Sotto il tendalino abbiamo sempre il nostro casco di banane appeso, dove noi e i nostri amici (umani) attingiamo a profusione.
La notte però siamo costretti a coprirlo. Lo dimentichi una volta e la
mattina i pipistrelli ve ne hanno consumato la metà. In certi ancoraggi sono così audaci che entrano anche dal tambucio per mangiarci la frutta che
teniamo nelle reti. A me sono simpatici e, contro il parere di mia moglie, gli lascio sempre una banana per notte fuori dalla....copertura. Vi assicuro, ragazzi meglio i pipistrelli dei tropici che gli sciacalli cittadini.
A presto
Flavio e Pilar
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