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"BREZZA DI MARE" PICCOLO CUTTER AURICO
L'ho vista per la prima volta alla Fiera di Genova del 1994 e me ne sono subito innamorato. Non costava moltissimo, ma era troppo per me e così l'ho solo sognata per quasi dieci anni, durante i quali ho imparato tutto su quelle come lei, e ho scoperto che se qui sono una rarità, sono molto diffuse in Inghilterra. Ho sofferto a non vederla più comparire sull'annuario di Nautica, ho preso contatti con associazioni, armatori e cantieri, raccolto dati, progetti e fotografie, ho esaminato la possibilità di costruirmene una simile … finchè un giorno, nell'inverno 2003, con qualche soldo di più in tasca, leggo un annuncio su Bolina: “vendesi passera di mt. 6 … - Gaeta”. Gaeta? Ma lei era proprio di Gaeta! Telefono con il cuore in gola. E' lei. Un venerdì mi invento un impegno a Roma, aereo, treno … la rivedo finalmente. E' di proprietà di un anziano istruttore di vela (vanta e mi mostra il patentino FIV n. 1), che la vuol vendere perché ormai non riesce più ad usarla. Ha avuto tante barche, ancor più ne ha portate, ma questa per lui è speciale: anche lui la ama e cerca qualcuno che possa amarla dopo di lui. L'anziano istruttore mi racconta la sua storia: chi l'ha costruita, come e perché. E' una storia bella di lavoro e passione per le barche ben fatte. Riesco a non farmi travolgere dai sentimenti. La esamino in ogni dettaglio, la fotografo centimetro per centimetro, prendo tempo e torno a casa. Riesamino le foto, attraverso internet trovo dove rimessarla e dove ormeggiarla d'estate, studio come trasportarla, tratto l'acquisto e, finalmente, il 24 marzo 2004 Brezza di Mare è mia. Nel frattempo ho raccolto una tale quantità di materiali da farci un sito. P.S. Nel gennaio 2008, grazie a un lettore di questo sito, scopro che "Brezza di Mare" è la realizzazione in vetroresina del progetto di una "barca di 6 metri" di Carlo Sciarrelli. Ma questa è un'altra storia.
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Brezza di Mare è un cutter aurico di 6 mt. (l.f.t. m. 7,35 incluso timone e bompresso). Si tratta, come ho scoperto grazie a un lettore di questo sito, della realizzazione in vetroresina di un progetto di Sciarrelli, che ne parla così nel suo libro "Lo Yacht" (pagg. 478-479): "...Così è stato tracciato il disegno della barca di 6 metri che riproduciamo come esempio del sistema antico. Si tratta di una piccola barca, pontata, senza tughe, per gite in mare, una barca da passeggio. Il tema propostomi era quello di una barca che, senza essere la ricostruzione di un tipo ben definito, avesse in sé le caratteristiche delle barche di una volta, perché fosse costruita in un cantierino di barche da pesca. Il risultato è stato una barchetta simpatica e festosa, e anche molto veloce". La zavorra è costituita da 700 Kg. di pallini di piombo resinati in chiglia. Al galleggiamento è praticamente simmetrica tra poppa e prua: in pratica, quindi, ha la forma di un ellisse molto stretta a prua e a poppa, con il baglio massimo leggermente avanzato rispetto al centrobarca. La chiglia lunga ha sezione profonda. Queste caratteristiche (la poppa strettissima al galleggiamento e la sezione di chiglia profonda) le conferiscono un'eccezionale stabilità di rotta, le consentono di reggere perfettamente alla cappa e … di perdonare generosamente gli errori del timoniere. Nonostante ciò, il grande e profondo timone consente di manovrarla con grande agilità alle andature lente (caratteristica utilissima in porto).
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LUNGHEZZA LUNGHEZZA FUORI TUTTO LUNGHEZZA GALLEGGIAMENTO LARGHEZZA ZAVORRA STAZZA LORDA PESCAGGIO SUPERFICIE VELICA SERBATOIO NAFTA SERBATOIO ACQUA MOTORE MATERIALE COSTR. LUNGHEZZA LUNGHEZZA FUORI TUTTO LUNGHEZZA GALLEGGIAMENTO LARGHEZZA ZAVORRA STAZZA LORDA PESCAGGIO SUPERFICIE VELICA SERBATOIO NAFTA SERBATOIO ACQUA MOTORE MATERIALE COSTR. LUNGHEZZA LUNGHEZZA FUORI TUTTO LUNGHEZZA GALLEGGIAMENTO LARGHEZZA ZAVORRA STAZZA LORDA PESCAGGIO SUPERFICIE VELICA SERBATOIO NAFTA SERBATOIO ACQUA MOTORE MATERIALE COSTR. mt. 6 mt. 7,35 mt. 5 mt. 2,08 kg. 700 kg. 1.600 mt. 0,95 mq. 32 lt. 25 lt. 100 Lombardini 17cv VTR
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| Stabilità di rotta è anche poter navigare facendo a meno del timoniere |
Lo scafo, realizzato in vetroresina di notevole spessore, è rinforzato da chiglia e ordinate in legno.
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L'albero, passante, è costituito da tre tavole di legno sagomate a incastro, incollate tra loro con resina epidossica e tornite all'esterno. L'attrezzatura è essenziale: giusto quattro sartie, gli strozzascotte per i fiocchi, montati su carrelli e il bozzello fisso (non c'è trasto) della scotta della randa. La barca è interamente pontata ed è dotata di ampio osteriggio, a poppavia dell'albero, che consente di accedere sottocoperta, ove si trovano due piccolissime cuccette, utilizzabili solo tenendo il boccaporto completamente aperto. Il pozzetto è generoso, dotato di due sedute laterali ed autosvuotante.
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La motorizzazione può essere costituita da un diesel entrobordo o da un fuoribordo.
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