Approfondimenti: Prepararsi al meglio Fonte: Merricks/Walker - "High Performance Racing" - Ed. Fenhurst Books

Le qualità di un buon obiettivo

Ogni buon obiettivo deve essere chiaro, misurabile, raggiungibile, rilevante e tempificato. In inglese come al solito è tutto più semplice, un obiettivo deve essere SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Time-phased)

  • Un obiettivo deve essere espresso in una maniera chiara, non deve essere troppo vago, deve essere positivo

  • Un obiettivo deve essere difficile da raggiungere ma raggiungibile, siate realisti e non createvi delle frustrazioni fissandovi obiettivi impossibili

  • Dovete continuare a monitorare i progressi e se serve adattare il piano d'azione iniziiale

  • Non perdete tempo a lavorare su dettagli secondari, fate una lista delle qualità che ritenete importanti per andare bene a vela e poi datevi dei voti da 1 a 10: individuerete da soli gli obiettivi davvero rilevanti

  • Non si può rinviare il raggiungimento di un obiettivo all'infinito, darsi un limite di tempo significa iniziare a lavorare

Formare un equipaggio

Praticamente tutti gli skiff sono imbarcazioni da due (quando non tre o più) persone, la formazione dell'equipaggio è uno degli aspetti più importanti. I membri dell'equipaggio sono dipendenti l'uno dall'altro, la capacità di comunicare ed il senso dello humor sono fondamentali per gestire la situazione quando le cose si mettono male (ed in regata prima o poi capita a tutti).

Bisogna trovare il giusto mix di talenti, non servono due grandi timonieri, ne basta uno! E' meglio che il prodiere sia esperto di vento, organizzazione o conosca a memoria il regolamento.

Su uno skiff gli spostamenti dell'equipaggio sono di importanza capitale, i migliori equipaggi sono quelli che sentono la barca e diventano tutt'uno tra loro e con essa. Un mix corretto di pesi ed altezze è importante (sulle barche con un solo trapezio è meglio che il prodiere sia più alto e pesante del timoniere) ma non fondamentale. Molte classi di skiff prevedono regole di compensazione (regolazione delle terrazze, zavorre, uso o meno delle ali).

Infine non bisogna sottovalutare l'importanza di condividere l'impegno di tempo, denaro e soprattutto gli obiettivi: è difficile che possa funzionare un'equipaggio dove il timoniere vuole stare sempre in acqua per vincere i campionati di classe a fine stagione ed il prodiere è interessato più che altro a divertirsi con le ragazze del circolo.

Fonte: Merricks/Walker - "High Performance Racing" - Ed. Fenhurst Books
Preparazione fisica

La sola forma fisica non porta a vincere le regate ma certamente è difficile ottenere buoni risultati ad un certo livello senza un'adeguata preparazione.

I nuovi percorsi di regata più corti hanno cambiato anche la preparazione fisica necessaria: non servono più doti spiccate di resistenza in regate di 3-4 ore, ora si privilegia l'agilità e la velocità di reazione. La resistenza resta comunque necessaria per affrontare le numerose regate in programma nella giornata.

Le attività più adatte per incrementare la forza aerobica possono essere il jogging, il nuoto, il ciclismo (3 uscite settimanali di un'ora).

Non tralasciate mai di eseguire esercizi di stretching prima e dopo ogni allenamento (anche quando uscite in barca) per migliorare la vostra flessibilità e per prevenire molti infortuni.

Fonte: Merricks/Walker - "High Performance Racing" - Ed. Fenhurst Books
Gestire un sponsor

Un punto importante anche e soprattutto per i dilettanti è la capacità di gestire al meglio il denaro a disposizione.

Nel mondo della vela gli sponsor stanno crescendo in numero (e sicuramente l'affermazione degli skiff porterà un ulteriore aumento d'attenzione), ciononostante trovare un finanziatore resta un affare lungo e complicato: una volta che siete riusciti a trovare uno sponsor coccolatelo e preoccupatevi che sia sempre soddisfatto, vi costerà certo meno tempo e fatica che non trovarne uno nuovo.

Fonte: Merricks/Walker - "High Performance Racing" - Ed. Fenhurst Books
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