Approfondimenti

I percorsi di regata

Fonte: Merricks/Walker - "High Performance Racing" - Ed. Fenhurst Books

Vecchio triangolo olimpico e nuovi percorsi

L’organizzazione delle regate olimpiche è decisamente cambiata negli ultimi anni: si è passati da una serie di 7 lunghe regate (che potevano arrivare a durare un’intera giornata) con la possibilità di scartare il peggior risultato ad un numero di regate decisamente maggiore ciascuna con una durata nettamente minore. Il vecchio triangolo olimpico (triangolo-bastone-triangolo con regate di 2-3 ore) è stato abbandonato dopo i giochi del 1992 per andare alla ricerca di nuovi percorsi di regata che permettano agli spettatori di godere di regate più spettacolari, con bordi più brevi (le regate oggi durano intorno ai 40 minuti) e barche molto più vicine tra loro.

La motivazione è dunque strettamente legata al business, si tratta di un tentativo di diffondere la vela come sport-spettacolo, di attirare sponsors e – in ultima analisi – di motivarne la permanenza tra gli sport olimpici. Il Comitato Olimpico ha spinto la Federazione Velica Internazionale (ISAF) verso regate più brevi per dare modo agli spettatori ed alle telecamere televisive di poter essere sempre nel cuore della gara. In realtà i benefici sono per ora ancora limitati: per quanto vicini gli spettatori e le telecamere possano arrivare non riescono comunque a cogliere gran parte dei piccoli dettagli che fanno il fascino di questo sport. Le telecamere a bordo sono efficaci nel caso di grandi imbarcazioni (America’s Cup o regate d’altura), in questo settore sono stati fatti passi da gigante ma resta difficile arrivare ad una buona resa televisiva di una regata di derive olimpiche.

Questa decisione ha però sconvolto strategie e tattiche di regata: in corse più brevi una buona partenza diventa una condizione essenziale per ottenere buoni risultati: l’affollamento di barche e la brevità del percorso portano ad una netta riduzione delle strategie legate ai salti di vento e dell’opportunità di recuperare pazientemente concentrandosi sul miglior compromesso tra rotta e velocità.

I percorsi sui quali oggi si disputa la stragrande maggioranza delle competizioni sono il nuovo triangolo olimpico (dizione inesatta per definire in realtà un trapezoide) ed il cosiddetto Super-Cup (un percorso a bastone con dei cancelli). Questi percorsi hanno introdotto situazioni tattiche assolutamente nuove rispetto a quelle sperimentate sulle derive e sui percorsi tradizionali.

Nuovo triangolo olimpico Si tratta di un percorso disegnato a forma di trapezio da percorrersi nella successione bastone-trapezio (pertanto prima bolina-poppa poi bolina-lasco-poppa-lasco). A volte viene percorso anche al contrario (trapezio-bastone) per permettere a due classi diverse di regatare sullo stesso percorso nello stesso momento senza disturbarsi reciprocamente.
Super-Cup

In teoria si tratterebbe del percorso più semplice: è la sola parte a bastone (bolina-poppa) del triangolo olimpico. In pratica non è proprio così: si tende a fare sempre più giri attorno a bastoni sempre più corti. Inoltre con gli skiff il bordo di poppa si trasforma in due o più bordi al lasco congestionati di barche sotto spi in planata e con equipaggi al trapezio. Se questo non vi bastasse il bastone è sempre accompagnato da un cancello centrale che limitando la discrezionalità di rotta delle barche lungo i bordi crea ulteriori occcasioni di incrocio.

Le regate su percorsi di questo tipo sono sempre combattute in spazi stretti ed in tempi brevi, uno dei fattori di successo è la capacità di mantenersi nel vento pulito e fuori dagli ingaggi. Gli equipaggi devono saper comunicare bene ed il prodiere ha un ruolo ancora più importante del solito nel fornire al timoniere tutte le informazioni necessarie per prendere le giuste decisioni in poco tempo.

In queste condizioni sagacia tattica, buona conoscenza del regolamento e soprattutto grande capacità di manovra diventano fattori chiave per il successo.

I Cancelli

I cancelli possono essere utilizzati con 2 funzioni diverse:

  • In sostituzione delle boe, per evitare l'affollamento che spesso viene a crearsi nei primi bordi

  • A metà bordo, come passaggio obbiligato per evitare che la flotta si sparpagli per il campo di regata.

Ii cancelli limitano l'affollamento rispetto alle boe ma moltiplicano le occasioni di incrocio, diventa fondamentale essere attenti alle altre imbarcazioni, cercare di interpretarne le intenzioni e non infrangere il regolamento (se possibile traendone vantaggio).

Cancelli al posto delle boe

L'approccio ai cancelli è leggermente diverso da quello alle boe, in particolare è importantissimo capire se ciascun cancello è stato posto correttamente rispetto al vento (se è difficile mettere UNA linea di partenza neutra al vento pensate come dev'essere con TRE cancelli). Cercate sempre la boa di cancello più favorevole a meno che questa rotta non sia sconsigliata dalla tattica (es: troppo affollamento) o dalla strategia (es: avete deciso che il vento è migliore nell'altra metà del campo di regata). In ogni caso bisogna fare sempre attenzione alla neutralità dei cancelli e non limitarsi a memorizzare le boe migliori al primo passaggio, il vento potrebbe girare e cambiare completamente le considerazioni.

Se il comitato di regata è bravo e fortunato i cancelli sarannno neutri rispetto al vento. In questo caso la domanda da porsi è "quale delle due boe di ciascun cancello mi permette di tenere la rotta più favorevole?". Attenzione che in regata la rotta più favorevole non è per forza quella che abbiamo definito nel capitolo VMG, a quelle considerazioni va aggiunto il comportamento del resto della flotta. Se proprio non trovate differenza tra le due boe virate attorno a quella meno affollata (statisticamente pare che la maggior parte delle barche che non sanno cosa fare decidano di virare sulla boa di destra...).

Cancelli a metà bordo

In questo caso la neutralità del cancello è poco importante giacchè non si termina un bordo ma semplicemente vi si passa in mezzo.

Se il cancello è largo ci sono pochi problemi, basta semplicemente tener conto che a metà bordo bisognerà passare di li. Questa è già comunque una limitazione non da poco in termini di influenza sulla vostra strategia di regata, se avevate deciso di tenervi tutto il bordo sulla destra perchè c'è meno onda ora sarete costretti a fare una puntatina al centro per passare il cancello.

Evitate di passare il cancello cercando a tutti i costi le laylines, il beneficio sarebbe minimo a fronte del rischio di un buco di vento che vi farebbe perdere il passaggio.

Infine, se il cancello è stretto e ci sono altre barche nei paraggi vale la pena prepararsi per passarlo mure a dritta ed avere diritto di precedenza.

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