Navigando sulla Rete mi sono imbattuto in un sito che invito a vistare: www.geocities.com/TheTropics/2155/
Dopo aver cercato invano di contattarne l'Autore, e pur sapendo che uno degli aspetti fondamentali della netiquette di Internet è quello di non violare il diritto d'autore, ho creduto ugualmente di far cosa utile riportare alcuni brani estratti dal suo sito.
Credo infatti che molte delle considerazioni espresse dall'Autore nelle sue pagine possano ben sposarsi con quella che ritengo essere la filosofia alla base dell'andar per mare a vela su piccoli cabinati da diporto: l'economicità, la semplicità ma al contempo la robustezza, la sicurezza e l'affidabilità di una tale soluzione.
Dal sito ho quindi riprodotto due articoli.
Il primo riporta considerazioni su quello che l'Autore considera la "nautica Peones", la nautica cioè fatta di semplicità, di soluzioni economiche ed affidabili, ma che consentono di raggiungere gli stessi risultati della nautica "ufficiale": navigare con una barca a vela e vivere il Mare…in Mare!
Questa "nautica Peones" offre, forse, anche maggiori soddisfazioni di quella ufficiale. In essa vi è la risposta al nostro bisogno di mare e di vela, ed il piacere di trovare soluzioni che minimizzano i costi, massimizzano l'ottimismo, e ci rende piu' felici!!
Il secondo articolo è, per così dire, più…"trasgressivo". Tratta infatti della possibilità di vivere ai confini dei regolamenti e delle leggi, che spesso, anzi quasi sempre, non sono in relaione con la sicurezza. L'aderire ad un certo tipo di comportamento equivale per l'Autore ad entrare in un "Club dei Pirati".
Bene, ho parlato fin troppo!…Lascio la parola all'autore…
(estratto dal sito www.geocities.com/TheTropics/2155/ )
Molte persone pensano che la barca sia un privilegio di pochi ricchi, altre considerano l'andar per mare come il viaggiare in macchina sull'autostrada. Se anche voi la pensate cosi' andatevene a visitare qualche altro sito! Questa pagina vuole offrire un piccolo servizio a tutti coloro che amano il mare, qui non troverete foto spettacolari o filmati inediti ma tante notizie utili ed interessanti.
Ogni volta che dico a qualcuno che ho una barca a vela mi sento rispondere: "beato te! Certo mi piacerebbe... ma non sono miliardario".
Per qualche curioso motivo a nessuno viene in mente che una barca a vela può anche essere di 3 metri per un costo di poche lire: tutti pensano al Moro di Venezia o alle barche di Agnelli!
Purtroppo questa linea di pensiero e' condivisa anche dagli operatori del settore: provate a comprare una semplice cima in un negozio di nautica, e' la stessa che trovate anche dal ferramenta ma la pagate 5 volte di più.
Ma lamentarsi e' inutile. Voglio solo suggerire a tutti coloro che amano il mare un piccolo trucco: fatevi la barca piccola... no, più piccola, che tanto non dovete fare Capo Horn! Poi provate a pensare che si può navigare senza GPS, frigorifero, televisione, lussuosi arredi come non potete permettervi nemmeno a casa ed il gioco e fatto!
Follia? Avete mai pensato che per millenni l'uomo ha navigato in queste condizioni?
Barchette come il Mousquetaire o l' Alpa 6.70 (come il mio "Peyote") sono perfettamente in grado, se ben equipaggiate, di resistere a condizioni anche dure e, legge a parte, possono effettuare navigazioni molto lunghe.
Il vero limite non e' nelle barche ma nella nostra testa...
Se state pensando che visto che lavorate tutto l'anno avete il diritto di riposarvi su una barca comoda e superaccessoriata è inutile che continuiate a leggere, siete probabilmente quella categoria di persone che quando parla con gli amici racconta di quella volta che ha beccato la libecciata a 40 nodi di notte, della burrasca con il motore in avaria...
Io invece mi rivolgo a quelli che ti tengono due ore a parlarti di quanto e bello navigare di notte o della strana sensazione che si prova da soli in alto mare.
Vi siete riconosciuti? Non ve ne frega niente della barca bella perché a voi interessa viaggiare? Allora siete un po' "pirati" e c'è una pagina tutta per voi !
Alessandro Palladino