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28/09/2018 - Andrea Fantini alla Route du Rhum

La vela oceanica si riunisce oggi a Parigi per la conferenza stampa di presentazione della Routedu Rhum, la prestigiosa regata transatlantica in solitario che prenderà il via domenica 4 novembre a Saint-Malo, con arrivo in Guadalupa. A rappresentare l’Italia ci sarà Andrea Fantini, a bordo del Class40 Enel Green Power. Lo skipper ferrarese è pronto ad affrontare una delle tappe più importanti, e al tempo stesso sfidanti, del suo progetto sportivo personale: partecipare in solitario alle più importanti ed estreme regate oceaniche. A sostenerlo, l’Innovation Partner Enel Green Power, gli Official Partner AkranIntellectualProperty e Credimi e i Technical Partner Slam, Ubi Maior Italia, Garmin Marine, Solbian e Porto Mirabello.

Quando una regata si tiene ogni quattro anni, come la Routedu Rhum – Destination Guadeloupe, è inevitabile che ci sia una grande attesa nel mondo della vela. Quella che sta per iniziare, per giunta, non sarà un’edizione qualsiasi. Innanzitutto perché il 2018 è l’anno in cui la Routedu Rhum spegne quaranta candeline: la prima edizione si era infatti tenuta nel 1978 ed era stata vinta dal canadese Mike Birch. In occasione di questo anniversario importante, inoltre, si è segnato il record assoluto di partecipazioni a una regata transatlantica. Inizialmente infatti gli organizzatori avevano posto un limite massimo di cento iscritti, ma già mesi prima della partenza l’hanno dovuto alzare per far fronte all’ondata di iscrizioni. Al momento, gli skipper censiti nel sito ufficiale sono 123.

Il Racing Village apre i battenti mercoledì 24 ottobre, dando il via a dieci giorni di eventi e attività sportive e non. Domenica 4 novembre la flotta partirà da Saint-Malo (Bretagna) con destinazione Pointe-à-Pitre (Guadalupa), per un totale di 3.542 miglia nautiche da percorrere in solitario, senza scalo e senza assistenza.

La partecipazione è aperta a monoscafi e multiscafi, suddivisi in diverse classi veliche:
ULTIME, trimarani super performanti di lunghezza fuori tutto uguale o superiore a 60 piedi.
MULTI50, multiscafi di 50 piedi spettacolari e molto veloci.
IMOCA, i monoscafi della Vendée Globe, con o senza foil.
CLASS40, monoscafi pensati per le navigazioni oceaniche in solitario o in doppio.
RHUM, la categoria in cui confluiscono tutte le imbarcazioni che non rientrano nelle altre classi, suddivise a loro volta in monoscafi e multiscafi.

Proprio nella classe Rhum c’è l’unico altro nome italiano di una regata a netta prevalenza francese (come spesso accade nei grandi appuntamenti oceanici): è quello di Andrea Mura, che gareggia a bordo dell’Open 50 Vento di Sardegna.

Andrea Fantini si presenta nella categoria più affollata (53 skipper iscritti) e quindi - si può prevedere - più agguerrita, quella dei Class40. Nato a Ferrara nel 1982, Andrea scopre la passione per il mare fin da ragazzo, con le prime uscite sulla barca di famiglia. Il 2006 è l’anno della sua prima traversata atlantica: da allora naviga senza sosta attraversando gli Oceani e macinando record, a bordo di barche prestigiose come il Class40 e il Maserati VOR70 capitanato da Giovanni Soldini. Dopo questa importante formazione in equipaggio, inizia a dedicarsi anima e corpo al suo progetto personale, un’avventura sportiva e umana: prendere parte alle regate oceaniche più prestigiose del mondo, con il sogno della Vendée Globe, il giro del mondo in solitario, senza scalo né assistenza.

Andrea naviga sul Class40 ITA55 Magalè, una barca che ha una storia di tutto rispetto (è stata progettata da Guillaume Verdier per Giovanni Soldini) e per questo biennio gareggia con il nome di Enel Green Power. A partire dall’estate 2017 il Class40 è stato sottoposto a un intenso refitting, che l’ha reso competitivo e pronto ad affrontare sfide oceaniche di primissimo livello. Proprio un anno fa Andrea si stava preparando per affrontare la Transat Jacques Vabre(4.350 miglia in doppio da Le Havre, Normandia, a Salvador de Bahia, Brasile) interrotta a causa dell’impatto della barca con un UFO (oggetto galleggiante non identificato) al largo del Portogallo, che ha distrutto un timone e costretto al ritiro dopo pochi giorni dalla partenza. I mesi successivi sono stati fittissimi: prima i lavori per riparare il danno al timone, poi la stagione in Mediterraneo, costellata di appuntamenti sportivi. Ad aprile è arrivata la grande soddisfazione della Garmin Marine Roma per 1 (Riva di Traiano-Lipari-Riva di Traiano): primo posto tra i solitari, secondo assoluto dopo Endlessgame e vittoria della Coppa Challenge dedicata a Paolo Venanzangeli. Dopo questa regata in solitario, è stato il turno della 151 Miglia, in doppio con Alberto Riva, e della Rolex Giraglia, in equipaggio.

Da allora, tutta l’attenzione è stata focalizzata sulla Routedu Rhum. Ai fini della qualifica, il comitato di regata ha richiesto di navigare in solitario per 1.200 miglia, di cui almeno 120 con vento contrario almeno a 5 Beaufort (una scala internazionale di misurazione delle condizioni meteo in mare). Andrea ha rispettato e superato questo requisito, navigando da Cadice a Lorient, in Bretagna, dove si è stabilito per altre preziose settimane di lavori in cantiere e allenamenti presso La Base, il cuore pulsante della vela oceanica internazionale.

Con la partenza fissata per il 4 novembre, la Routedu Rhum si svolgerà nel pieno dell’inverno del Nord Atlantico. Le depressioni in arrivo dal Nord America che spazzano il golfo di Biscaglia, il vento forte, l’acqua ghiacciata, l’intenso traffico di navi nel canale della Manica: questo lo scenario più verosimile per la parte iniziale della regata. Tipicamente i primi cinque giorni sono particolarmente duri, dopodiché le possibilità sono due. Chi segue la rotta che passa a nord dell’anticiclone delle Azzorre (la rotta ortodromica, più breve) deve attraversare una o forse due depressioni, con fronti freddi associati. Se invece si segue una rotta che passa a sud, la situazione migliora più velocemente, perché è improbabile che sopraggiungano depressioni al di sotto della latitudine di Lisbona. Da lì, una volta agganciati gli alisei (i famosi venti che portarono Colombo in America), le condizioni diventano decisamente più piacevoli: le temperature di acqua e aria si alzano e si naviga con il vento in poppa sotto spi. Riassumendo, l’“osservato speciale” è il famigerato anticiclone delle Azzorre, poiché dalla sua posizione dipende la strategia che seguiranno i 123 skipper. L’ultima settimana di navigazione in genere è clemente, poiché tutti gli skipper (sia quelli che hanno scelto la rotta nord, sia quelli che si sono diretti a sud) hanno agganciato gli alisei e filano veloci verso i Caraibi.

Le insidie di una regata come la Routedu Rhum sono molte. D’altra parte è una regata in solitario, il che significa che bisogna navigare veloci per arrivare davanti agli avversari, fare una strategia in base alla meteo studiandone le evoluzioni più volte al giorno, e nel frattempo bisogna mangiare, dormire, fare foto e video, riparare tutto quello che si rompe… insomma, 24 ore in un giorno non bastano!,spiega Andrea Fantini.

Fantini, pur non sottovalutando l’impegno richiesto dalla regata, si mostra determinato e ottimista: Ho molta fiducia in Enel Green Power. Non è tra le più giovani della flotta dei Class40, ma è comunque molto competitiva. Innanzitutto perché è stata pensata da Giovanni Soldini, che a bordo di questa barca ha vinto tutto, e poi perché l’abbiamo migliorata ulteriormente con le importanti modifiche fatte lo scorso anno. Insomma, la barca è buona e ci batteremo fino all’ultimo miglio, promette.

Una sfida sportiva così estrema è stata raccolta dai navigatori oceanici più preparati in assoluto, che si apprestano ad affrontarla a bordo di barche veloci e competitive. Fare un pronostico sul podio finale, per quest’edizione più ancora che per le altre, è particolarmente difficile: in gara ci sono almeno 15-20 barche nuove ed estremamente performanti, su cui navigano altrettanti skipper che hanno tutte le carte in regola per arrivare in testa. Dovendo scegliere qualche nome da tenere d’occhio nella sua categoria, Fantini segnala innanzitutto Kito de Pavant, che naviga sul Class 40 Made in Midi. Classe 1961, è uno dei navigatori francesi più forti di sempre, ha alle spalle tre giri del mondo in solitario e più di cinquanta transatlantiche, tra cui le due precedenti edizioni della Routedu Rhum. Cosa molto interessante agli occhi di noi italiani, ha sempre preparato le sue barche in Mediterraneo. Altri due nomi interessanti sono quelli di Phil Sharp e Sam Goodchild, entrambi inglesi, che senza dubbio daranno del filo da torcere ai loro avversari francesi.

Il progetto sportivo Andrea Fantini Racing è gestito da Shoreteam Srl, una società fondata ad hoc dallo stesso Andrea insieme al suo socio Marco Calatroni, ed è stato reso possibile da una solida rete di Partner. A guidarla nel ruolo di Innovation Partner è Enel Green Power, la divisione globale per le energie rinnovabili del Gruppo Enel, guidata da Antonio Cammisecra, che supporta il progetto anche nella realizzazione di soluzioni innovative per arrivare a una barca 100% ecopower. Sul Class 40 sono già stati installati pannelli solari, un idrogeneratore e un nuovo parco batterie. Inoltre, durante la navigazione la barca invia in tempo reale a terra i dati sulla produzione e sul consumo di energia, per definire la configurazione ottimale e dare modo ai tecnici di studiare e applicare le soluzioni più adeguate. In poche parole, si tratta di un laboratorio itinerante di sperimentazione all’insegna delle energie pulite.
Il partner ormai consolidato per l’abbigliamento tecnico è Slam - azienda nata a Genova nel 1979 e da allora sempre presente nel mondo della vela - che veste il team sia a bordo sia a terra e, facendo affidamento anche sui feedback di Andrea, sta lavorando allo sviluppo di una linea di abbigliamento tecnico specifica per la navigazione offshore in condizioni difficili, dalle cerate alle maglie tecniche ai primi strati termoregolanti. Prosegue e si rafforza anche la partnership con Ubi Maior Italia per l’attrezzatura di coperta – tutte le vele di prua di Enel Green Power sono dotate di avvolgitori dell’azienda toscana – e con Garmin Marine, con un costante scambio di feedback tecnici su elettronica di bordo, VHF, radar, plotter cartografico. A partire dagli scorsi mesi il Class 40 è stato equipaggiato con inReach Mini, un comunicatore satellitare con messaggistica a due vie (in ingresso e in uscita) e funzione SOS sempre attiva. Il nuovo modello sviluppato da Garmin ha dimensioni talmente ridotte da poter essere tenuto anche in tasca, nella cerata o attaccato allo zaino, trasmettendo sempre la posizione in tempo reale. I pannelli solari sono opera di Solbian, l’azienda torinese ideata da Giovanni Soldini insieme al fisico Marco Bianucci con l’obiettivo di portare il fotovoltaico sulle barche a vela da competizione, sviluppando prodotti innovativi, efficienti, leggeri e resistenti.
Si rinnova anche per il 2018 il sodalizio con lo studio legale AkranIntellectualPropertye con la startupfintechCredimi come Official Partner. Per buona parte della stagione in Mediterraneo il team ha fatto base a Porto Mirabello, che gode di una posizione strategica al centro del Golfo dei Poeti e offre una serie di facilitiespreziose per le molteplici esigenze di un progetto sportivo di questo calibro.

Lo spirito che anima Andrea è lo stesso che incarna i valori in cui crediamo in Enel Green Power. Rispettare e promuovere la conservazione del patrimonio ambientale è parte del nostro DNA. Così come lavorare duramente ogni giorno per inseguire i propri sogni ed essere i primi a solcare nuove rotte con soluzioni innovative e sostenibili come quelle adottate sulla barca Enel Green Power, 100% eco-power. Buon vento Andrea! Michele Bologna, Head of Communications Enel Green Power

La partnership con Andrea rappresenta per noi il rapporto ideale tra azienda e atleta. Non solo Andrea ci dà spunti fondamentali nella ricerca necessaria alla produzione della linea offshore, che è il suo campo di regata, ma testare i prodotti e ricevere feedback in tempo reale durante le lunghe navigazioni ci permette di migliorare lo sviluppo del prodotto nella sua fase più importante. Infine, Andrea è nostro Ambassador nel mondo e testimonial delle campagne ADV, completando appieno il ruolo di partner. Ivana Sanguineti, PR &Sponsorship Manager Slam.

Continua la splendida collaborazione tra UBIMAIOR ITALIA e Andrea Fantini. La nostra azienda è orgogliosa di accompagnare ancora una volta Andrea attraverso l’Oceano Atlantico. Buon vento Andrea!,Raffaele Di Russo, Corporate Brand Manager UBIMAIOR Italia.

È un onore per Garmin poter supportare atleti impegnati in imprese storiche e prestigiose come questa, dichiara Andrea D’Amato, Sales & Marketing Manager Marine di Garmin Italia. Da anni supportiamo Andrea e il suo Team con l’elettronica di bordo e il continuo scambio di informazioni e feedback, fondamentali per migliorare continuamente i nostri prodotti e fornire il massimo dell’elettronica applicata alla vela.

Per Solbian, interviene l'AD Luca Bonci, si tratta di un emozionante ritorno alle origini. Si può proprio dire che tutto sia nato con Magalè, quando Giovanni e Marco decisero di equipaggiarla con abbastanza potenza solare da poter fare a meno di gran parte del gasolio che doveva servire a fornire l'energia elettrica per le regate. L'immagine della prima installazione Solbian sul Class40 di Soldini campeggia ancora nella nostra sala riunioni e a quella facciamo riferimento ogni volta che dobbiamo spiegare come siamo nati. Da allora - e oltre 10 anni sono passati - Solbian non si è mai fermata e gli attuali prodotti sono ovviamente più efficienti e più resistenti, ma la filosofia è sempre quella iniziale, portare energia ovunque ce ne sia bisogno. Ringraziamo Andrea ed Enel Green Power per averci dato questa possibilità di tornare sulla “nostra” barca e ad Andrea auguriamo un caloroso buon vento per le imprese che andrà ad affrontare.

Credimi è al fianco di Andrea all’inizio di questa avventura permettendo di ottimizzare la gestione del circolante del progetto. Crediamo in Andrea perché rappresenta di valori di velocità, semplicità e dinamismo che contraddistinguono anche Credimi. Alessandro D’Arpa, Chief Product OfficerCredimi.

La navigazione in oceano è un’attività che combina aspetti antichissimi (quasi ancestrali) e modernissimi, e per certi versi è dunque simile alla professione legale.
Una barca da regata, in quanto opera dell’ingegno, incorpora molti diritti di proprietà industriale e intellettuale, quali i diritti d’autore, il knowhow, i brevetti, i modelli di utilità che tutelano il grande sforzo progettuale, industriale e costruttivo sotteso all’ideazione delle linee d’acqua, alla realizzazione dello scafo, delle sue appendici, dell’attrezzatura di coperta, della strumentazione, dei programmi per esaminare la meteo e la rotta, e dunque genericamente di ogni elemento necessario a partecipare ad una regata transoceanica. Akran IP supporta lo skipper Andrea Fantini e il suo team perché ne condivide lo spirito imprenditoriale e agonistico. Federico Bellan, AkranIntellectualProperty.

Credit: Valentina Neri - Andrea Fantini Racing
Redazione Velanet

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