OSTAR '96
Franco Manzoli Nato a Milano nel 1956, Franco, meglio conosciuto come Ciccio, comincia ad andare in barca a quattordici anni su un Dinghy 12 piedi avuto in regalo dal padre invece del "tanto desiderato" motorino.
E' proprio sul suo dinghy Lampuga che Franco comincia a partecipare a regate zonali prima e a campionati italiani poi. Passato a barche più grandi, prende parte, dal 1974, a numerose e importanti regate del mediterraneo fra cui:
Settimana delle Bocche, Campionati del Mediterraneo, Campionati Italiani IOR, Middle Sea Race, regate di primavera di Alassio, campionati invernali.
Nel 1982, insieme al fratello Maurizio, arma l'half tonner "Attenti a quei due", con il quale partecipa al campionato del mondo di Atene. Nell'inverno del 1983 effettua la sua prima traversata oceanica a bordo di un ketch di venti metri.
Nelle successive stagioni dal 1986 al 1989 fa parte dell'equipaggio di "Easy Perfection" e "Indulgence" partecipando a svariate regate nonché ai campionati mondiali Three Quarter Ton. All'attività agonistica affianca, sempre in questi anni, quella di skipper su imbarcazioni da crociera in Mediterraneo.
Nel 1988 viene varato, dopo un accurato refitting, "Ganbare" il glorioso One Tonner disegnato da Doug Peterson nel 1973 e considerato da molti il capostipite della moderna generazione di barche da regata. Insieme al fratello Maurizio, Franco riporta "Ganbare" sui campi di regata e ottiene una serie di importanti successi.
Ma è nel 1991 che Franco mette a frutto tutte queste esperienze decidendo di partecipare, a bordo di un Moana '27 dello Studio Malingri, alla celeberrima regata in solitario Europe One Star, meglio conosciuta come Ostar. Pur alla sua prima esperienza, ed avendo a disposizione una barca di serie di soli 9 metri, riesce comunque ad ottenere un risultato di tutto rispetto, concludendo la regata in ventisei giorni e piazzandosi al terzo posto nella sua classe.
Innamoratosi dell'oceano e della navigazione in solitario nel 1993 vara il 30 piedi "Extralarge" con il quale prende parte alla Round Britain and Ireland Race nel Mare del Nord.
Anche sulla base di questa ultima esperienza atlantica comincia a lavorare al progetto "Golfo Tigullio", che verrà varato nel 1995 e con il quale otterrà importanti vittorie nelle regate d'altura del Tirreno fra cui la Roma per Due, la Corsica per Due, la Giraglia, la Due Scogli per Due.


La Barca "Golfo Tigullio" deriva da un progetto degli architetti francesi Luc Bouvet e Olivier Petit. Si tratta di un Adventure '30, barca in piccola serie costruita dal cantiere VR, con sistemi tecnologicamente avanzati e materiali compositi in grado di garantire robustezza e leggerezza.
Pensata per regate in solitario o in equipaggio ridotto, "Golfo Tigullio" è lunga nove metri al galleggiamento, con un pescaggio di più di due metri.
E' dotata di zavorre liquide (i cosidetti water ballast) da 400 litri ciascuna e di due timoni per migliorarne la direzionalità in tutte le andature anche quando la barca è molto sbandata.
Molto leggera, pesa solo 2.000 chili, "Golfo Tigullio" ha una chiglia con siluro in piombo di quasi 800 chili. La nota più carattestica di "Golfo Tigullio" è la notevole larghezza dello scafo, ben tre metri e mezzo.
Armata con un albero di 15 metri, realizzato dalla Velscaf, ha un armo frazionato, con una randa di 45 mq. in kevlar, completamente steccata e molto allunata, un fiocco olimpico di 23 mq. e un genoa leggero montato su avvolgitore. Due i gennaker (spinnaker asimmetrici), uno da poppa e uno da lasco. Il corredo delle vele è stato realizzato dalla Ullman Sails di Rapallo.
Gli interni di "Golfo Tigullio" sono estremamente spartani: due cuccette inclinabili in tubo di alluminio e tela, un tavolo da carteggio basculante e un mobile cucina sono le dotazioni minime indispensabili per poter affrontare regate di lunga durata. I criteri generali di semplicità e leggerezza che hanno ispirato Franco Manzoli nella costruzione di "Golfo Tigullio" fanno sì che l'attrezzatura di coperta sia ridotta e semplificata al massimo mentre la strumentazione elettronica è molto completa e sofisticata in modo da garantire la sicurezza e da facilitare la navigazione in acque particolarmente difficili (correnti, maree, nebbie etc.) come quelle della Manica e del Nord Atlantico.
Oltre alla strumentazione completa del vento, a un log, un ecoscandaglio, una bussola digitale, un barometro, "Golfo Tigullio" è equipaggiata con un GPS (strumento satellitare per la navigazione) e una radio SSB da radioamatore collegata a un PC portatile per la ricezione delle cartine meteorologiche in facsimile. "Golfo Tigullio" è anche dotata di un sistema Radar Detector, in grado di segnalare la presenza di navi nella zona.
Le comunicazioni con la terraferma vengono garantite dalla radio VHF o SSB e, in caso di emergenza, da un trasmettitore EPIRB, in grado di segnalare immediatamente la posizione di barca ed equipaggio attraverso un sistema di rilevamento satellitare. Sempre in vista di lunghe navigazioni in equipaggio ridotto "Golfo Tigullio" è stata dotata di due piloti automatici.

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