Portolano Maremmano 5
GOLFO DI FOLLONICA E COSTA SUD DI CASTIGLIONE DELLA
PESCAIA
Attraversare il Canale di piombino con vento e corrente
avversi è un gioco che può durare alcune ore mentre si incrociano con angolo
minimo le rotte dei traghetti che passano a decine tra Piombino e Portoferraio.
Non è raro avere a che fare con quattro/cinque traghetti dal primo ingaggio al
primo traghetto lasciato dietro la scia di misura nel canale che separa le rotte
nelle due direzioni principali. Gli isolotti di Palmaiola e Cerboli offrono
coreografici ormeggi con il bel tempo. Ancorati in mezzo al Golfo di Follonica,
bui (Con l'eccezione del faro di Palmaiola), trascorrendoci la notte finirete
facilmente per trovarvi soli. Gli urli di migliaia di gabbiani faranno
compagnia incessantemente per tutta la notte insieme all'unico altro rumore
della risacca sugli scogli. Entrambi offrono svariati punti di ormeggio più o
meno vicini a riva e con mare moderato potrete facilemente trovare un angolo
privo di risacca.
La costa da Piombino prosegue piatta e lineare fino al
Puntone di Scarlino. Una parentesi, qui vi è un comodo piazzale dove poter eseguire lavori
sulla barca in autonomia ma proseguiamo con la crociera. A Sud del puntone si aprono
le splendide Cala Martina, Cala Violina e Cala Civette. La prima dal mare
sembra assalita da una macchia mediterranea debortante che quasi si getta nelle
onde mentre la seconda, la più conosciuta delle tre celebre per lo stridìo che la sabbia provocava quando calpestata è assalita in Estate da
barche e bagnanti da terra. La terza è facilmente riconoscibile per la bianca
torre che la sovrasta. La costa verso Sud corre lineare per circa quattro
miglia per poi chiudersi in corrispondenza di Punta Ala. Fate attenzione a
questa ansa dove le onde sono smorzate dai bassi fondi ma che è necessario
conoscere a fondo per poter navigare fino a terra. Essa è infatti presidiata
dalla Secca del Barbiere, una serie di banchi di sabbia e alghe non rischiosi
perchè di natura molle e privi di pietra ma dove ogni anno durante l'Estate si
può regolarmente godere dello spettacolo di alberi inclinati a 45gradi e eliche
che spruzzano acqua in aria nel tentativo di disincagliare la chiglia.
Salsedine stessa si è arenata per più di un'ora una volta prima di essere
tirata via da due gommoni. Potrete comunque avvicinare la costa nella parte orientale del Golfo puntando dal largo una grossa piramide in vetro che
spunta dalla pineta proprio dinnanzi la spiaggia mentre l'unico modo di avvicinare l'interno
del golfo, la parte Ovest ovvero quella appena prospicente l'imboccatura del Marina è di rasentare le roccie di Punta Hidalgo, che può essere avvicinata
a venti/trenta metri e dove le vele usano trascorrere la notte su poco più di
cinque metri di acqua in luogo tranquillo a poche centinaia di metri
dall'imboccatura del Marina di Punta Ala. Quest'ultimo è stato uno dei primi
Marina ad essere improntato su costa vergine in maremma. Fino a pochi anni fa
era l'unico insieme a Cala Galera. Se doveste avere bisogno di un ormeggio per
l'inverno in Maremma informatevi sulle tariffe di Punta Ala. Per prezzi affini
a quelle degli ormai numerosissimi Marinas moderni qui godrete di vero
silenzio, assoluta pulizia e di una buona posizione sull'Arcipelago. Appena
fuori dal porto, Punta Ala protende a mare i tre isolotti detti 'porcellini' e
lo scoglio dello Sparviero, popolarmente detto 'della Troia'. Passate tra
l'ultimo dei porcaretti e lo Scoglio. Questo offre ridosso ma vi si può passare
la notte solo nelle bonacce più serene ancorandosi nel lato Est o in quello Sud
dove si dovrà porre particolare attenzione alla secca nella parte Est particolarmente
insidiosa poichè emerge da alti fondali spiccando fino a pelo d'acqua. La costa
a Sud di Punta Ala corre priva di motivi d'interesse fino a Punta Rocchette con
le sue pareti bianche tagliate orizzontalmente dal mare. Ad Est della punta si
apre un ridosso moderato. Castiglione della Pescaia non ha transito ufficiale
benchè si possa approfittare della banchina dei pescherecci per appoggiarsi
brevemente. Costeggiando a Sud la costa si fa bassa e paludosa (prima delle
bonifiche effettutate in varie epoche tutta la piana grossetana era una
palude). Da essa sfocia il fiume ombrone con il suo carico di fanghi (motivo
del nome minaccioso). Tenetevi ben larghi dalla foce davanti alla quale banchi
di sabbia rendono il fondale basso e le acque turbolente.
Più a Sud le basse
coste spalleggiate da dune vengono gradatamente raggiunte dagli alti poggi del
Parco dell'Uccellina puntellati di
vecchie torri di avvistamento. Dove il poggio raggiunge finalmente l'acqua sorge Cala di
Forno. Questa caletta, mèta prediletta di diportisti da Castiglione e Marina di
Grosseto offre moderato ridosso e solo si fa perdonare per la sua aria di
appartata solitudine con la grande casa colonica al centro del verde
incondizionato. Proprio di fronte ad essa merita l'attenzione il gruppo delle
Formiche di Grosseto, tre isole/scoglio di cui la maggiore, la Formica Grande, è
dotata di una faro, unico elemento prominente nella altrimenti piatta natura
delle tre isole che da terra, durante le mareggiate è facile vedere spazzate
dalle onde che vi passano letteralmente sopra! E' possibile ormeggiare vicino
alla formica maggiore che è pure dotata di un imbarcadero in cemento nel suo lato
Nord. Quest'ultimo è quello dove più facilmente le barche ancorano in Estate.
Su questo stesso lato i fondali inaspettatamente cadono a picco a pochi metri dalla
costa così come fanno nel lato Nord-Est dove addirittura si possono riscontrare
quaranta metri di fondale a non più di venti da terra.
Prossima puntata: Le Isole
01/03/2009 Francesco Cappelletti
forleonte@gmail.com
Questa pagina è stata visualizzata n. 3226 volte
0 Commenti