FIUME MORTO
Al riapparir del nuovo sole
l'Arno tutto si rinfiora.
Ma com'è ormai ridotto !!!
Da gaioso ruscello in boccio
al suo sgorgare nella roccia natia,
mano a mano che corre verso il mare,
con le sponde sempre più affollate dalle nostre imbarcazioni,
incorniciate in un paesaggio che peggiora di anno in anno,
si trasforma a cadaveriche acque imputridite,
dove ancora la natura,
"speranzosa",
depone luminose corolle di fiori gialli.
E non, forse come corone o cuscini mortuari,
ma solo nel desiderio, come spero,
che qualcuno, notandole, si decida a far tornar tutto com'era,
rimovendo il gran putridume
che l'omo ultimamente ci'à accumulato,
impegnato com'è a produr rifiuti,
di cui, presto, esso stesso ne verrà a far parte !!!
Da "Rovi morti" di Mario