NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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Racconti

Barca ferma che va !


Un pensiero particolare e strambo mi viene in mente : ho ormeggiato la mia barca Merien per una decina di anni in un pontile a Bocca d'Arno con la poppa rivolta verso la vicina foce , considerando che in quel punto l'Arno ha una corrente media di mezzo nodo , nell'arco della giornata pur restando all'ormeggio il Merien ha percorso dodici miglia, che in un anno fanno 4.320 miglia e arrotondate a 3.500 per quella settantina di giorni circa , che è stato in terra ,per l'annuale manutenzione e rimessaggio ,nei dieci anni trascorsi ha quindi percorso ben 35.000 miglia da solo. !!! Notevole eh?! Poi qualcuno mi dice che la tengo troppo ferma !!!

Ma una cosa  mi viene in mente , mi vedo seduto al timone  della mia barca ferma all’ormeggio, e immagino che questo fiume passante sotto di noi , con la corrente rinforzata dalle ultime piogge , non trasporti solo acqua e scorie varie ,  ma anche  tutti gli eventi che istantaneamente ci circondano, attraversandoci letteralmente  pur stando lì fermi e immobili,  come navigare nel futuro in una serie di immense e impalpabili pagine di giornale , che attimo dopo attimo ci vengono  incontro insieme al fiume che ci passa sotto.  Pagine su cui è scritto tutto ciò che accade in tempo reale , ecco così che proseguiamo nel futuro , ma solo con la conoscenza di una piccola parte dello stesso  e assolutamente impotenti nel poter modificare qualsiasi evento.

Con un po’ di pazienza potremmo esplorarlo tutto il nostro futuro !!!   Che idea balorda sarebbe!!!

Il  non sapere cosa ti riserva il domani , credo sia l’unica speranza che ti fa andare avanti. Non so a chi potrebbe far piacere la conoscenza del suo futuro senza poterlo modificare . Eppure molte persone si rivolgono  a Maghi e fattucchieri di varia natura , forse nella assurda speranza di sentirsi dire solo cose belle !!!  Ma è proprio così che funziona questo tipo di lucro !!!             

Poi per un attimo decido di lasciare l’ ormeggio facendomi trasportare dalla corrente e così tutto procede in tempo reale .  La barca priva di controllo ,  con l’attrito dell’opera viva  sui filetti fluidi dell’acqua,  tende a rigirarsi disponendosi da sola nel giusto senso della corrente . Questa prova che non avevo mai eseguito mi rallegra moltissimo ,mi rassicura sulla ulteriore dote del Merien e mi rammenta il mio carissimo amico Pezzini ,  grande costruttore di barche in legno  e ottimo ciclista che mi diceva che tutte le cose costruite bene vanno da sé,  senza apporti manuali e vale per bici, moto, auto, barche e quant’altro  infatti sia che tu lasci il volante ,il manubrio o il timone l’oggetto non deve deviare dalla retta via!!!   (Concetto filosofico che forse vale anche per il genere umano !)

Soddisfatto di quest’ultima conferma sulle doti del Piviere,  torno a remi all’ormeggio e penso che se mi disponessi al contrario di prima , con la prua rivolta verso la foce, la barca una volta ferma al pontile  rispetto alla corrente sarebbe come avesse innestato la retromarcia ed ecco che mi si riaffaccia il pensiero delle solite immense e impalpabili pagine di giornale che questa volta mi supererebbero dalle spalle e le vedrei scomparire verso la foce lasciandomi nel passato rispetto ad esse !!!

Poi improvvisamente il bagliore rosso del sole, calante dalla trina della lunga gonna di nuvole grigie del tardo pomeriggio,  mi distoglie da questi miei pensieri e,  sceso dall’ormeggio , mi incammino verso casa,  mentre tutto questo rosso , sempre più intenso , come un buon presagio , cala dolcemente nelle pantofole della notte .

 

 

 

 

 



26/12/2008 Mario Volpini
v.maryone@libero.it

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