IN MEMORIA DEL MIO AMICO CEPPATELLI.
Oggi ricorrono 20
anni dalla scomparsa del mio caro amico
Ceppatelli.
Lo conobbi una quarantina di anni fa nel corso delle visite che facevo come consulente
tecnico per la Toscana, per la ditta “AVE interruttori” di Brescia.
Ci incontrammo per caso durante la pausa pranzo in una
trattoria di Donoratico .
Mi incuriosì subito un ramo secco di legno di circa un metro
dalla forma strana, stretto e largo ma soprattutto sghembo dalla cima al fondo,
che teneva tra le mani con l’espressione di un bimbetto che studia un
giocattolo strano, incurante della pasta che gli si stava raffreddando.
Pensai che fosse un artista di quelli che vanno in giro
raccattando legni per le loro opere, e quel legno che a me sembrava un’elica
d’aereo, magari per lui si sarebbe trasformato in chissà quale opera d’arte.
A quel tempo avevo in testa una nuova passione, sbocciata
come sempre capita, frequentando un gruppo di amici che svolazzavano sui
deltaplani a motore in una pista per ultraleggeri, costruita sui terreni del
mio amico Nardi, ingegnere aeronautico.
A tavola avevo appunto una di quelle riviste specializzate
nel settore: “AILES”( rivista francese di ultraleggeri) a cui ero abbonato, che
in Italia ovviamente non si trovava …"siamo sempre il fanalino di coda"…
Ad un certo punto vedo questo ragazzone un po’ attempato che
mi si avvicina e mi chiede se posso fargli vedere la mia rivista …e così scopro
un tipo a dir poco strano e alquanto bizzarro .
Facciamo subito amicizia e mi porta nella sua officina poco
distante .
Si trattava di un ampio terreno confinante con l’Aurelia dove
aveva una specie di garage, con una vasta tettoia di lamiera e tubi innocenti,
dove c’era di tutto, tanto che pensai subito si trattasse di una
rottamazione di materiali metallici, in
realtà era il suo laboratorio, dove costruiva cisterne di ferro…. ma la cosa
strana era che tutti i macchinari, di dimensioni enormi, per piegare, imbutire
, saldare, se li era costruiti da sé, compreso un immenso tornio che
all’occasione si trasformava in calandra per stondare le lamiere da saldare con
le quali costruiva le cisterne.
Anche il gruppo elettrogeno, fatto con un alternatore
accoppiato ad un motore di topolino, era tutto di recupero,.
Non aveva
allacciamenti né a luce, né ad acqua , che però aveva in abbondanza, grazie ad un
pozzo da lui scavato... la estraeva in continuo con una pompa simile a quella
dei pozzi di petrolio che si vedono nei grandi giacimenti.
Stava documentandosi sui vari modelli di ultraleggeri che
montavano gli “scarponi” per decollare dal mare.
Appassionato di mare mi confessò che, non avendo mai
imparato a nuotare, i mezzi più strani con cui l’aveva solcato, erano
rigorosamente inaffondabili.
Aveva infatti in un campo una serie di strane imbarcazioni
che erano incroci tra patini, ultraleggeri,
sottomarini e tavole a vela di tutti i tipi , unite tra loro con sopra le
propulsioni più strane, comprese quelle a vela e a pedali .
Ma il suo pezzo forte era un elicottero, costruito di sana
pianta, pale comprese, che utilizzava il motore di una Porsche.
Era molto interessato alla vetroresina che gli feci
conoscere come materiale alternativo a tutti quelli che aveva usato fino ad
allora.
Comunque con quell’elicottero non aveva mai avuto il
coraggio di alzarsi in volo.
Per la paura di
precipitare, un giorno che tornai a trovarlo, mi fece vedere la sua nuova
invenzione …. Aveva costruito un grosso guscio di vetroresina, fatto ad uovo, dove
all’interno aveva creato un riempimento in schiuma di poliuretano espanso con il suo calco a sedere, apribile in due
semigusci, appesantiti sul fondo,in maniera da stare verticale, con aperture a mò di visiera e con possibilità di manovra con le braccia e le mani, che comunque poteva ritirare all'interno.
Dentro questa specie di ovone si era gettato in una piscina,
da un trampolino di 4 metri, senza farsi niente ...e poi anche sull'erba….per cui lo considerava un
formidabile mezzo di sopravvivenza, da usare come cabina per tutti i suoi estrosi modelli volanti e… natanti.
Poi …vicessitudini
della vita e di lavoro, mi avevano allontanato da lui e…purtroppo quando
anni dopo sono andato a ricercarlo, il figlio e la moglie, mi dettero la triste
notizia del male che se lo era portato via…
Aveva però nell'ultimo atto della sua vita , iniziato col figlio e la
moglie , una grande attività , di cui mi accennava sempre, che resterà in eterno a ricordarlo e ....dove si può
vedere anche alcune sue realizzazioni compreso il suo elicottero…
QUESTO E’
IL Parco GALLAROSE…
a Cecina (LI)
CHI SIAMO
ANIMALI
DOVE SIAMO
CONTATTI
LINK
AVVERTENZE
Ultimo aggiornamento: 05/03/2010
P.IVA 01303260499
|
SP39 - via Aurelia Sud - località Cedrino
57023 - CECINA (LI) - ampio parcheggio
orari di apertura
dal 1° marzo al 15 ottobre TUTTI I GIORNI dalle ore 9,30 al
tramonto
dal 16 ottobre al 14 marzo PREFESTIVI e FESTIVI dalle ore 10,00
al tramonto
dal 26 dicembre al 06 gennaio TUTTI I GIORNI dalle ore 10,00 al
tramonto
(la biglietteria chiude novanta minuti prima
del tramonto)
prezzo dei biglietti d'ingresso
adulti € 6,50
ingresso GRATUITO per i bambini di altezza inferiore a 90
centimetri
altezza superiore a 90 cm. e fino a sette anni (non compiuti) € 5,50
condizioni particolari per scuole, associazioni e gruppi
organizzati (contattateci)
come raggiungerci
da Bologna - Firenze
Autostrada "A1" in direzione Firenze fino a prendere l'autostrada
"A11" (Firenze Mare), proseguire per "Livorno - Pisa"
fino a prendere l'autostrada "A12" (Genova - Rosignano M.mo) da
percorrere fino alla fine, poi proseguire per "Cecina - Grosseto -
Roma" sulla "E80" (SS1 Aurelia) ed uscire a "La
California - Cecina Sud" direzione "Cecina" (SP39 - Vecchia
Aurelia) svoltando a sinistra; dopo circa 1400 metri sulla destra c'è
l'ingresso del Parco.
da Genova
Autostrada "A12" (Genova - Rosignano M.mo); dopo la fine
dell'autostrada proseguire per "Cecina - Grosseto - Roma" sulla
"E80" (SS1 Aurelia) ed uscire a "La California - Cecina
Sud" direzione "Cecina" (SP39 - Vecchia Aurelia) svoltando a
sinistra; dopo circa 1400 metri sulla destra c'è l'ingresso del Parco.
da Roma - Grosseto
Autostrada "A12" (Roma - Civitavecchia); dopo la fine proseguire
sulla "E80" (SS1 Aurelia) in direzione "Grosseto -
Livorno"; uscire a "La California - Cecina Sud" direzione
"Cecina" (SP39 - Vecchia Aurelia) svoltando a destra; dopo circa
1700 metri sulla destra c'è l'ingresso del Parco.
principali distanze
(approssimative)
Bologna - Cecina: km 210
Firenze - Cecina: km 115
Genova - Cecina: km 220
Grosseto - Cecina: km 100
Livorno - Cecina: km 40
Milano - Cecina: km 335
Pisa - Cecina: km 60
Roma - Cecina: km 280
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CHI SIAMO
ANIMALI
DOVE SIAMO
CONTATTI
LINK
AVVERTENZE
Ultimo aggiornamento: 05/03/2010
P.IVA 01303260499
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DATI IDENTIFICATIVI
Codice fiscale e numero di
iscrizione: CPPLNR80R60C415A del Registro delle Imprese di Livorno (data di
iscrizione: 11/01/2000); iscritta con la qualifica di Impresa Agricola (n°
Repertorio Economico Amministrativo: 116826); denominazione: CEPPATELLI
ELEONORA; forma giuridica: IMPRESA INDIVIDUALE; sede: Cecina (LI) Via Aurelia
Sud n° 65 CAP 57023; partita IVA: 01303260499.
ATTIVITA'
Attività agricola: coltivazioni
agricole associate all'allevamento di animali, colture miste vitivinicole,
olivicole e frutticole; agriturismo; attività didattiche con somministrazione
di alimenti e bevande.
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...CARO AMICO CEPPATELLI…UN RICORDO AFFETTUOSO …DAL TUO "AMICO DI TIRRENIA" ...COME TI PIACEVA CHIAMAMI ...CON TUTTI...
07/02/2011 Mario Volpini
v.maryone@libero.it
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