NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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IN MEMORIA DEL MIO AMICO CEPPATELLI.

 

 

Oggi ricorrono  20 anni dalla scomparsa  del mio caro amico Ceppatelli.

 

 Lo conobbi una quarantina di anni fa nel corso delle visite che facevo come consulente tecnico per la Toscana, per la ditta “AVE interruttori” di Brescia.

Ci incontrammo per caso durante la pausa pranzo in una trattoria di Donoratico .

 

Mi incuriosì subito un ramo secco di legno di circa un metro dalla forma strana, stretto e largo ma soprattutto sghembo dalla cima al fondo, che teneva tra le mani con l’espressione di un bimbetto che studia un giocattolo strano, incurante della pasta che gli si stava raffreddando.

 

Pensai che fosse un artista di quelli che vanno in giro raccattando legni per le loro opere, e quel legno che a me sembrava un’elica d’aereo, magari per lui si sarebbe trasformato in chissà quale opera d’arte.

 

A quel tempo avevo in testa una nuova passione, sbocciata come sempre capita, frequentando un gruppo di amici che svolazzavano sui deltaplani a motore in una pista per ultraleggeri, costruita sui terreni del mio amico Nardi, ingegnere aeronautico.

 

A tavola avevo appunto una di quelle riviste specializzate nel settore: “AILES”( rivista francese di ultraleggeri) a cui ero abbonato, che in Italia ovviamente non si trovava …"siamo sempre il fanalino di coda"…

 

Ad un certo punto vedo questo ragazzone un po’ attempato che mi si avvicina e mi chiede se posso fargli vedere la mia rivista …e così scopro un tipo a dir poco strano e alquanto bizzarro .

 

Facciamo subito amicizia e mi porta nella sua officina poco distante .

 

Si trattava di un ampio terreno confinante con l’Aurelia dove aveva una specie di garage, con una vasta tettoia di lamiera e tubi innocenti, dove c’era di tutto, tanto che pensai subito si trattasse di una rottamazione  di materiali metallici, in realtà era il suo laboratorio, dove costruiva cisterne di ferro…. ma la cosa strana era che tutti i macchinari, di dimensioni enormi, per piegare, imbutire , saldare, se li era costruiti da sé, compreso un immenso tornio che all’occasione si trasformava in calandra per stondare le lamiere da saldare con le quali costruiva le cisterne.

 

Anche il gruppo elettrogeno, fatto con un alternatore accoppiato ad un motore di topolino, era tutto di recupero,.

Non aveva allacciamenti né a luce, né ad acqua , che però aveva in abbondanza, grazie ad un pozzo da lui scavato... la estraeva in continuo con una pompa simile a quella dei pozzi di petrolio che si vedono nei grandi giacimenti.

 

Stava documentandosi sui vari modelli di ultraleggeri che montavano gli “scarponi” per decollare  dal mare.

 

Appassionato di mare mi confessò che, non avendo mai imparato a nuotare, i mezzi più strani con cui l’aveva solcato, erano rigorosamente inaffondabili.

 

Aveva infatti in un campo una serie di strane imbarcazioni che erano incroci  tra patini, ultraleggeri, sottomarini e tavole a vela di tutti i tipi , unite tra loro con sopra le propulsioni più strane, comprese quelle a vela e a pedali .

 

Ma il suo pezzo forte era un elicottero, costruito di sana pianta, pale comprese, che utilizzava il motore di una Porsche.

 

Era molto interessato alla vetroresina che gli feci conoscere come materiale alternativo a tutti quelli che aveva usato fino ad allora.

 

Comunque con quell’elicottero non aveva mai avuto il coraggio di alzarsi  in volo.

 

Per la paura  di precipitare, un giorno che tornai a trovarlo, mi fece vedere la sua nuova invenzione …. Aveva costruito un grosso guscio di vetroresina, fatto ad uovo, dove all’interno aveva creato un riempimento in schiuma di poliuretano espanso  con il suo calco a sedere, apribile in due semigusci, appesantiti sul fondo,in maniera da stare verticale, con aperture a mò di visiera  e con possibilità di manovra con le braccia e le mani, che comunque poteva ritirare all'interno.

 

Dentro questa specie di ovone si era gettato in una piscina, da un trampolino di 4 metri, senza farsi niente ...e poi anche sull'erba….per cui lo considerava un formidabile mezzo di sopravvivenza, da usare come cabina per tutti i suoi  estrosi modelli volanti e… natanti.

 

Poi …vicessitudini  della vita e di lavoro, mi avevano allontanato da lui e…purtroppo quando anni dopo sono andato a ricercarlo, il figlio e la moglie, mi dettero la triste notizia del male che se lo era portato via…

 

Aveva però nell'ultimo atto della sua vita , iniziato col figlio e la moglie ,  una grande attività , di cui mi accennava sempre, che resterà in eterno a ricordarlo e ....dove si può vedere anche alcune sue realizzazioni compreso il suo elicottero…

 

QUESTO E’

  IL Parco GALLAROSE… a Cecina (LI)

CHI SIAMO

ANIMALI

DOVE SIAMO

CONTATTI

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AVVERTENZE

Ultimo aggiornamento: 05/03/2010

P.IVA 01303260499

SP39 - via Aurelia Sud - località Cedrino

57023 - CECINA (LI) - ampio parcheggio

 

orari di apertura

dal 1° marzo al 15 ottobre TUTTI I GIORNI dalle ore 9,30 al tramonto

dal 16 ottobre al 14 marzo PREFESTIVI e FESTIVI dalle ore 10,00 al tramonto

dal 26 dicembre al 06 gennaio TUTTI I GIORNI dalle ore 10,00 al tramonto

(la biglietteria chiude novanta minuti prima del tramonto)

 

prezzo dei biglietti d'ingresso

adulti € 6,50

ingresso GRATUITO per i bambini di altezza inferiore a 90 centimetri
altezza superiore a 90 cm. e fino a sette anni
(non compiuti) € 5,50

condizioni particolari per scuole, associazioni e gruppi organizzati (contattateci)

 

come raggiungerci

da Bologna - Firenze
Autostrada "A1" in direzione Firenze fino a prendere l'autostrada "A11" (Firenze Mare), proseguire per "Livorno - Pisa" fino a prendere l'autostrada "A12" (Genova - Rosignano M.mo) da percorrere fino alla fine, poi proseguire per "Cecina - Grosseto - Roma" sulla "E80" (SS1 Aurelia) ed uscire a "La California - Cecina Sud" direzione "Cecina" (SP39 - Vecchia Aurelia) svoltando a sinistra; dopo circa 1400 metri sulla destra c'è l'ingresso del Parco.

da Genova
Autostrada "A12" (Genova - Rosignano M.mo); dopo la fine dell'autostrada proseguire per "Cecina - Grosseto - Roma" sulla "E80" (SS1 Aurelia) ed uscire a "La California - Cecina Sud" direzione "Cecina" (SP39 - Vecchia Aurelia) svoltando a sinistra; dopo circa 1400 metri sulla destra c'è l'ingresso del Parco.

da Roma - Grosseto
Autostrada "A12" (Roma - Civitavecchia); dopo la fine proseguire sulla "E80" (SS1 Aurelia) in direzione "Grosseto - Livorno"; uscire a "La California - Cecina Sud" direzione "Cecina" (SP39 - Vecchia Aurelia) svoltando a destra; dopo circa 1700 metri sulla destra c'è l'ingresso del Parco.

 

principali distanze
(approssimative)

Bologna - Cecina: km 210
Firenze - Cecina: km 115
Genova - Cecina: km 220
Grosseto - Cecina: km 100
Livorno - Cecina: km 40
Milano - Cecina: km 335
Pisa - Cecina: km 60
Roma - Cecina: km 280

 

CHI SIAMO

ANIMALI

DOVE SIAMO

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AVVERTENZE

Ultimo aggiornamento: 05/03/2010

P.IVA 01303260499

 

DATI IDENTIFICATIVI

Codice fiscale e numero di iscrizione: CPPLNR80R60C415A del Registro delle Imprese di Livorno (data di iscrizione: 11/01/2000); iscritta con la qualifica di Impresa Agricola (n° Repertorio Economico Amministrativo: 116826); denominazione: CEPPATELLI ELEONORA; forma giuridica: IMPRESA INDIVIDUALE; sede: Cecina (LI) Via Aurelia Sud n° 65 CAP 57023; partita IVA: 01303260499.

 

ATTIVITA'

Attività agricola: coltivazioni agricole associate all'allevamento di animali, colture miste vitivinicole, olivicole e frutticole; agriturismo; attività didattiche con somministrazione di alimenti e bevande.

 

...CARO AMICO CEPPATELLI…UN RICORDO AFFETTUOSO …DAL TUO "AMICO DI TIRRENIA" ...COME TI PIACEVA CHIAMAMI ...CON TUTTI...

 



07/02/2011 Mario Volpini
v.maryone@libero.it

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