Handy Cup 2010
Il cellulare segnala larrivo di un SMS, è Francesco: "Handy Cup: siamo arrivati primi di categoria!: e vaiii!! La mente corre a domenica scorsa ed alla nostra prima partecipazione alla Handy Cup.
E stata una giornata generosa. Un vento leggero da Nord Est, sui 10 nodi, un mare calmo ed un sole sempre presente hanno accompagnato questa fresca giornata di maggio. Lo scenario della manifestazione è quello dellArgentario, Porto Ercole, la barca: Matamanoa un Grand Soleil 37.
Lequipaggio è composto da Francesco, lo skipper, Massimo, un caro amico e grande marinaio, ed il sottoscritto. E poi ci sono i nostri ospiti, Alessio e Stefano, e Teresa che segue ed assiste questi ragazzi da un po' di tempo. Li abbiamo conosciuti solo qualche ora prima, sul pontile del Circolo della Vela di Porto Ercole, dove la nostra imbarcazione ha trovato ospitalità dalla sera precedente.
Sono ragazzi che già fanno parte di un programma di vela-terapia, e si sanno muovere bene in barca: per noi, che siamo alla prima esperienza di questo tipo, è un vantaggio. Decidiamo che Stefano ed Alessio saranno in pozzetto ai winch del genoa. Massimo li aiuterà nelle operazioni. Io sarò a prua, a controllare le precedenze e gli obblighi di rotta (sappiamo che quest'anno sono 70 le barche iscritte!). Francesco al timone. Teresa, per una volta, si rilassa e si gode la regata.
La partenza è fissata per mezzogiorno. In porto fa caldo, manca unoretta, ed allora decidiamo di mollare gli ormeggi ed uscire in mare aperto. La natura davanti a Porto Ercole è bellissima, il vento fresco fa da contrappunto al calore del sole, l'aria è pulita, i colori della costa e del mare sono pieni.
Issiamo le vele con laiuto dei nostri ospiti e navighiamo provando virate ed abbattute, in attesa della partenza. Alessio e Stefano sono perfettamente integrati con noi, con la barca, con il contesto della regata. Mi sorprende la loro educazione, la loro consapevolezza. Si istaura subito un bel rapporto tra tutto lequipaggio.
Mentre aspettiamo la partenza stimoliamo i ragazzi a raccontarci un po del loro vissuto, vogliamo cercare di capire di più di loro.
Alessio è distratto; è attirato dalla radio portatile che sul canale 72 trasmette le comunicazioni del Comitato di Regata. Gli insegniamo come si usa il VHF e ci chiede di chiamare i suoi amici che sono su un'altra barca. Per tutta la regata chiederà allo skipper di usare la radio.
Mancano 5 minuti alla partenza. Raggiungiamo la linea stabilita stando attenti agli incroci che si presentano. Le barche sono tantissime ed il tratto di mare immediatamente di fronte a Porto Ercole e Cala Galera ad un tratto sembra restringersi.
Ad 1 minuto dalla partenza ci troviamo dietro la prima linea di barche, sembriamo leggermente in ritardo. Francesco lancia la barca sulla boa sotto vento, mure a dritta, e taglia la linea di partenza qualche secondo dopo il segnale acustico.
La barca è veloce e, ad un tratto, capiamo che la nostra posizione è favorevole rispetto alla maggior parte della flotta: e poi siamo sulla linea giusta per la seconda boa che si trova davanti alla torre di Ansedonia.
Il vento cala un po' ma la barca mantiene un buon passo. Davanti a noi ci sono 5 o 6 barche molto più grandi, una, delle dimensioni come la nostra, è vicina sopravvento. Dietro a noi il resto dei partecipanti. Siamo tutti animati perché ci rendiamo conto di essere inaspettatamente in una buonissima posizione.
Arriviamo alla seconda boa sotto vento ai nostri concorrenti che ci stanno davanti e per giunta con mure a dritta. Abbiamo diritto di precedenza e possiamo superare almeno altre due barche che prima stavano davanti. Io che sto a prua per un attimo rifletto sul da farsi e mi metto ad urlare acqua, acqua!. Poi mi rendo conto che non siamo in una vera regata, siamo alla Handy Cup, dove limportante è partecipare, e smetto di far valere la nostra precedenza.
Il bordo di ritorno è ancora più veloce del primo e riusciamo a recuperare una posizione.
Alessio, Stefano e Teresa si rendono conto di essere capitati su una delle barche migliori e sono molto eccitati. Lo spettacolo alla nostra poppa di tutta la flotta che ci insegue trasmette una bella energia.
Alessio vorrebbe continuare a chiamare i suoi amici per radio, ma questo non sarà più possibile perché le prime barche stanno per tagliare il traguardo e, via via che questo accadrà, lo comunicheranno al Comitato di Regata con la radio. Facciamo anche noi lo stesso quando tagliamo il traguardo.
La flotta è ancora tutta in mare aperto e noi decidiamo di far rientro in banchina per goderci un meritato spuntino. Mangiamo tutti insieme, sono le due del pomeriggio.
Più tardi, alle 16.00, si terrà la cerimonia della premiazione, ma noi, che in serata dobbiamo riportare la barca a Riva di Traiano, avremo il tempo di partecipare solo alla prima parte della festa.
Salutiamo i nostri amici dandoci appuntamento per una prossima veleggiata e li ringraziamo di averci arricchito con la loro presenza a bordo.
Luigi
www.handycup.it
28/05/2010 Luigi Papetti
luigi_papetti@yahoo.it
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