NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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Navigare d'inverno

 

Navigando d'inverno con Aura (mi perdonino  il Leopardi e tutti i poeti "veri")

 

Sempre caro mi fu st'eterno mare,
E questa vela, che tanta parte
dell'orizzonte al guardo esclude.
Ma sedendo e timonando, interminato
spazio oltre il desio, e segreti
silenzi, e profondissima quiete
Io nello sciabordio mi pongo, ove con poco
il cor s'acqueta. E come il vento
odo stormir tra queste vele, io questa
pace a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E, viva, l'Aura freme. Così tra questa
Infinità si perde il guardo mio:
E 'l navigar m'è dolce in questo mare.

 




13/02/2010 Giuseppe Paganini
bigo12@alice.it

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