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Racconti
4 di media
Il
viko di bolina non raggiunge la sufficienza anzi nonostante qualche
puntatina poco oltre il 5 si assesta su una media del 4. Certo è che il
vento arrivava si e no alla sufficienza e la media è stata fatta su ben
6 ore di veleggiata comprese le virate e il code0 si sa è un compagno
di banco pretenzioso nelle virate.
Siamo arrivati verso le 10
tutto ghiacciato, sul pontile ci si può pattinare, si percepisce una
leggera inverna, ma un nebbione da manuale impedisce di vedere perfino
i mostravento. Il Viko però è uno studente entusiasta e ci sprona ad
uscire lo stesso; veleggiamo così per un'oretta o poco più affidandoci
ai sensi per percepire l'eventuale arrivo di altre barche e agli
strumenti per non impattare sulla costa sempre troppo vicina sul lago.
2 nodi, max 2.5 con aria appena percepibile, sperando di migliorare la
media attraversiamo un paio di volte il lago; fino a mezzogiorno quando
suona la campanella per l'intervallo, il vento va a mensa e anche noi
ci dedichiamo al nostro asinello appena stagionato e al suo collega
cinghiale accompagnati non dalla mamma questa volta, ma da un fossa
alle erbe e dal sig. Bitto. Per non farli stare al freddo li appoggiamo
su delle fettine di Altamura ben scaldate dall'Origo.
Al solito,
quando ci si diverte il tempo vola e l'intervallo è già finito, inverna
torna l'ora nebbia è finita e si studia finalmente un po' di sole. In
un attimo siamo chini sui libri anzi più che chini siamo protesi in
falchetta, perché l'inverna questa volta si distende bene e Vikolocorto
comincia a far sentire il suo peso. I compagni di banco vengono dalla
scuola delle derive e non si spaventano minimamente anzi trattano il
"problema" con naturalezza: raffica lasca randa fuori le gambe via si
parte, cazza randa, orza. Così la media si alza subito.
Si son
fatte le 3, meglio fare un altro intervallo, questa volta però si esce
a giocare in cortile. Vikolocorto tira fuori dalla borsa il gennaker e
noi ci saliamo subito sopra partendo verso nord, questo è un gioco più
rilassante anche se i miei compagni non sembrano del mio stesso avviso
e dopo un mio tentativo di procedere a farfalla iniziano a farmi orzare
man mano, così per rialzare un po' la media mi si dice. Io comincio ad
essere un po' stanco e li convinco ad invitare anche Gino, lui al
timone non si stufa mai.
Giù fino ad Angera, purtroppo sono
quasi le 4 il sole sta andando a casa e di solito si porta via anche il
vento, meglio risalire. Via il gennaker e fuori di nuovo il code0, il
vento è sempre sui 6/7 nodi il peso attivo fa si scricchiolare ogni
perno del viko, ma riesce a tenerlo ben poco sbandato e così tiriamo un
bordo al traverso fino ad Arona poi su stretti per tornare a Lisanza.
C'è ancora il sole e il vento quando cominciano a chiamarci per tornare
a casa, ma noi fingiamo di non sentire e tiriamo ancora altri 3 bordi
avanti e indietro fino a che verso le 17 l'inverna ci molla proprio.
Mentre rientriamo a motore salutiamo un'ultima volta l'asinello. Infine
ormeggiamo proprio mentre suona la campanella.
08/02/2010 Stefano Madella vikolocorto@vikoclass.org
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