Trasportare uno yacht a vela con una piccola SW
E' stato il sogno di Mauro Mancini realizzato con il suo "Piviere" già dalla fine degli anni sessanta: produrre uno yacht a vela abitabile, marino e trasportabile con un carrello anche via terra. Un sogno che si è materializzato fin da subito ma purtroppo poco applicato nella realtà, troppa burocrazia, troppi impedimenti e infine una mentalità, quella italiana, poco incline a scomodarsi nei trasferimenti, nei vari, negli alaggi e così via. Una mentalità che dura ancora oggi fin dai quei tempi oramai così remoti, la metà del secolo scorso, ma che comincia a scardinarsi nelle sue "fatue" certezze che si sono sempre concretizzate nella immensa fiducia che certamente sarebbe spettato di diritto a ciascuno il suo bel posticino barca in un porto, comodo, economico, pulito e soprattutto a portata di mano. Oramai sappiamo tutti che questo non è assolutamente possibile: i posti barca non saranno mai abbastanza, anche se si costruissero centinaia di nuovo porti, comunque sono molto costosi, perchè costruire un porto costa molto, e per giunta quasi sempre poco organizzati visto e considerato che l'italiano medio è molto incline al maggior guadagno con il minimo sforzo.
Per questo motivo mi sono messo in cerca di una barca nuova, molto simile al Piviere, con le sue belle 4 o 5 cuccette, il bagnetto separato, il cucinotto, la dinette, un'altezza in cabina accettabile ed infine sufficientemente leggera per poter essere trasportata con una utilitaria di media cilindrata senza dover sostenere esami aggiuntivi al fine di ottenere una patente superiore alla normalissima B. E' stato un compito arduo e alla fine le possibilità si sono ridotte ad essere contate nelle dita di una mano, penso di averne trovate due o tre e non ho potuto scartare il bellissimo Soleri 26 benché il suo prezzo sia troppo elevato per le tasche di un Marinaio di Terraferma come me, non ce ne sono altre all'altezza.
Pesa circa quanto un Piviere, cioè 1000 kg, è lunga 7,98 metri ed è larga 2,5 metri, dimensioni più che ragionevoli per una barca carrellabile che possiede tutto ciò di cui si ha bisogno per fare delle crociere di tutto rispetto. Tenete presente che comunque ci sono più di 250 kg di margine rispetto al nominale di 990 kg.
Guarda caso, alla fine, sono proprio lo stile e la tecnologia italiana ad avere ancora la meglio su tutti nonostante che nel nostro paese la nautica carrellabile non sia considerata affatto, figuriamoci se qualcuno si mettesse ad investirci seriamente.
Anche con le auto non è stato semplice, mi sarei aspettato di meglio dalle case automobilistiche visto e considerato il giro di denaro che ruota attorno all'acquisto delle stesse. Cassoni di macchine che riescono a trainare si e no 1200 kg e anche in questo caso è arrivata l'inaspettata: una semplice e carinissima Peugeot 308 SW CIEL-GT del costo di poco superiore ai 20000 euro con una capacità di traino di ben 1650 kg ed un peso di circa 1550 kg incluso un passeggero e il pieno. Dal punto di vista teorico, in una configurazione siffatta, occorrerebbe la patente BE ma è ovvio che basta stare attenti che il peso totale del rimorchio non superi il peso a vuoto dell'auto.
Per il carrello non ci sono stati problemi, ne ho scelto uno della Rimorchi Satellite , l'MX182S, se non altro per dovere di riconoscenza verso chi non ha esitato a concedermi la possibilità di divulgare il formulario per il calcolo della compatibilità tra patente, auto e carrello realizzato e modificato su di una base di sua proprietà. Nulla da eccepire neanche sulla ottima qualità dei Rimorchi Satellite, qualità che comunque contraddistingue anche altre note case produttrici di carrelli. Le caratteristiche del carrello sono la portata utile di 1360 kg, il peso a vuoto di 440 kg, è un biasse e costa tra i 3500 e i 4000 Euro.
Prima di effettuare tutti i calcoli con il formulario si deduce che, ad occhio e croce, considerando una tolleranza del 10% in più e sommando il peso della barca più il carrello siamo proprio intorno al limite dei 1650 kg trasportabili dalla Peugeot 308SW. Allo stesso tempo se aggiungiamo i 1600 kg del peso dell'auto arriviamo a 3250 kg. Rimangono quindi ben 250 kg di passeggeri e/ o attrezzature che si possono caricare in auto.
Ma procediamo con il Foglio di Calcolo:
Questa è la testa del formulario dove viene spiegato come utilizzarlo:
e qui si inseriscono i dati dell'auto e del carrello:
e questi i risultati che potrete interpretare come volete:
Come ben sapete amo così tanto il mio attuale barchino che non lo cambierei mai. Queste considerazioni sono solo teoriche, probabilmente opinabili, e ad uso e consumo di tutti. Importante è capire che la selezione barca carrellabile in funzione delle caratteristiche dell'auto, del carrello e della patente non è poi così semplice, tanto più se ci si aggiungono un minimo di velleità crocieristiche in comodità e sicurezza.
10/01/2010 Francesco Lenzi
Questa pagina è stata visualizzata n. 3960 volte
5 Commenti