L'ALIBI E LA DIETA
L
ALIBI E LA DIETA
Spesso in passato, mi
sono ritrovato a bighellonare con il mio Merien per gli approdi, diciamo, ad un tiro di
schioppo dal mio ormeggio.
Ricordo un pomeriggio settembrino di alcuni anni fa
forse
eravamo ancora nella preistoria
Era di sabato, quando verso il calar della sera, telefono alla Meri e le dico di prepararsi
perché saremmo partiti per una navigatina, come spesso eravamo soliti
fare ogni tanto nel nostro ponte
sabato---domenica
(odio chiamarlo weekend
.odio lesterofilia!!!).
La Meri, giustamente, dopo una settimana di lavoro con i
suoi bamboretti
.(allievi di scuola),
più i lavori domestici,
per non parlare del traffico che io da solo le
procuro,
al sabato,
se le propongo una pizzetta a due, o un
ristorantino tranquillo
, non lo disdegna affatto
Per cui, anche quella
sera, dopo la mia telefonata, puntualissima, si è fatta trovare pronta, con
appresso lo zaino di sopravvivenza come lo chiama lei , (oramai mi conosce molto bene, sa
che quando
sono fuori e le telefono così , è abituata a tutto, poiché spesso ci siamo
ritrovati in posti dove non avremmo mai programmato di essere!!!), consistente
in ricambi di intimo per entrambi, spazzolini da denti, pigiami e quantaltro
per pernottare ,
non si sa mai
né dove, né quanto
e con appresso
.
limmacabile boccetta dellacqua per lei e,
per me.., la fiaschettina di
grappa
. pluriuso
per ogni emergenza
..sempre alcool.. è
!!!
Pertanto, partiamo per il nostro pontile, arriviamo al Merien, che è ancora giorno, molliamo gli
ormeggi , risaliamo lArno fino alla foce, alchè incomincia a chiedermi dove ho
intenzione di andare, pensa forse a Viareggio come il sabato scorso
ed io le
rispondo che è una sorpresa
..
Percorso appena un mezzo miglio fuori Arno, inverto la rotta
e torno indietro.
Lei mi guarda
attonita e un po sbalordita pensando di rientrare, ma
. in realtà si stupisce
subito, una volta visto che, tornando, ho superato il nostro moletto e mi
dirigo in quello del canterino Marine1
.subito
a monte del nostro.
Proprio così,
ormeggiamo vicino alla gru e scendiamo a
terra
Ma non potevamo venirci a piedi, siamo a 50 m dal nostro
ormeggio, e
cosa ci si fa qui??? ,
.Mi chiede.. la Meri
.
Poi, in quel mentre, arriva il mio amico Ciro con la moglie
e anche lei si chiede cosa ci facciamo lì, che e quasi buio
Alfine io e Ciro sveliamo larcano
..
Il ristorantino del
circolo Marine1, chiuso da anni , era da poco stato rilevato da un nostro amico
che prima aveva un ristorante a Pisa con un socio, con cui aveva avuto grosse
discussioni,
. Avvalorando sempre più la
mia tesi, che le società migliori sono quelle con i soci in numero dispari, e
non superiori a due !!!
Di fatto il nostro comune amico ci aveva invitato per
linaugurazione, insieme a tutti i suoi compari, (eravamo una ventina in tutto),
di questo ristorante preso da poco in gestione.
e per loccasione..
non vi
dico
come si è
sdato
con il menù
Antipasti caldi di mare
zuppette di cozze e vongole,
gamberetti in salsa piccante
acciughe alla povera
.sarde al carpione
ostriche
al limone
per poi passare ai primi ..di risotti di mare... .e limmancabile
risotto al nero di seppia
tagliolini allastice
e penne al favollo ( tipico granchio delle
scogliere livornesi)
...e i secondi a base di astice e... aragosta e....
granseole
pesci arrosto.. e..polpo briao
.(ubriaco
cotto nel vino
rosso)
contorni freschi di stagione
frutta esotica... dolci... caffè... liquori
.vino a go go... e
musica di
sottofondo
...Veramente una goduria da terzo girone !!!
Poi che fai??? Torni a casa???? Mha
..
Ricordo solo che il giorno dopo io e la Meri ci siamo
svegliati nel Merien ormeggiati di là
dArno alla boa della draga momentaneamente assente
.
E così che a questa nuova esperienza, ci abbiamo preso
gusto ed abbiamo anche scoperto che
quasi tutti i ristorantini che si affacciano sulla riva dellArno hanno il loro
piccolo o grande, disagiato o meno, attracco ad un pontile, a cui, con il
Merien, magari sollevando la deriva potevamo attraccare tranquillamente.
Siamo così riusciti a fare una discreta mappatura degli
stessi
.
A partire dalla foce ce subito il Veliero, e a seguire il ristorante la Foce , il Capocchi, il
Marine uno , la Coralboat , i Cantieri del Serchio, da Attilio, i Sette nani, il
Saranierino da Cecio , il Valentina
il S.Piero, la baracchina
..insomma ricordo
un periodo che con
" lalibi
di andare un po in barca avevamo preso questo
vizietto
.cena
e
nanna in barca
..veramente uno spasso
..
Addirittura spesso ci raggiungevano i nostri amici via terra
e passavamo insieme serate allinsegna della culi naria
(....quella sana...Trans a parte!!!)
Per di più con il nostro sistema di navigazione fluviale, non incorrevamo
in quei rischi che incominciavano già da quellepoca a far capolino,..... dei controlli
del tasso alcolico da parte delle forze
dellordine
molto in voga adesso nella mia zona ricca di discoteche
..
.Sul fiume non sè mai trovato nessuno che ci fermasse !!!
Comunque al sopraggiungere dei primi chilogrammi di troppo,
decidemmo che non era più il caso di usare il Merien come alibi per mangiare
a crepapelle!!!
..Dove erano finite le nostre belle navigazioni con pasti
frugali???
.mangiare per vivere
.e non viceversa
.
Pertanto, per non incorrere nelle solite diete, mi procurai un
ottimo libro serio, che parlava di giuste Cal
chilocalorie ..unità di misura che ci permette di
confrontare le capacità energetiche dei vari alimenti con i bisogni di energia
del corpo umano.
Appresi che un essere umano di età e peso medio in
condizioni di riposo solo per vivere necessita di circa 2000 Cal al giorno
In barca per una tranquilla navigazione sono sufficienti
3000-3500 Cal
con il freddo e navigazione difficile occorrono almeno 5000 Cal..
Ecco allora cosa mi sono procurato:
Questa tabella potrà far comodo a tanti.
E spero di controllarla più spesso anchio
HE HE HE !!
e in futuro da Marione diventare Marietto!!!
Voglio quanto prima tornare a navigare, per ritrovare
il
mio amico vento e.. il mio amico mare
E per di più lo voglio fare in silenzio e
a vela
. Per non
disturbarli più del necessario
.
CIAO E BUONA NOTTE A
TUTTI.
22/11/2009 Mario Volpini
v.maryone@libero.it
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