NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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Esperienze personali

La bicicletta, Dori e le cicogne d'Alsazia

Coniugare la passione per la vela, il lavoro, la famiglia è impresa ardua ed acrobatica.

Quest'anno avevo deciso nell'ordine di:

  • interrompere il lavoro prima del previsto;
  • dedicarmi alla famiglia;
  • tenermi gli ultimi giorni di vacanza per godere della navigazione a vela.

Il primo punto non è stato difficile, lavorando in proprio, basta essere risoluti nell'intento e non pensare ai mancati guadagni, quanto mai ipotetici, ed il gioco è fatto.

* * *

Il secondo punto è venuto da se. Un camper generosamente prestato dai genitori, una piccola scorta di sopravvivenza e via si parte. Meta finale Finisterre, i dintorni di Brest, i megaliti di Carnac nella Bretagna francese.

Ma poi, quando ci si mette in viaggio, ci si rende subito conto che la vera meta è il viaggio stesso.

E sul cammino si incontrano sempre perle di rara bellezza.

A noi è capitata l'Alsazia, terra di reminiscenze scolastiche. All'inizio giusto una tappa intermedia prima di arrivare Parigi, ma subito un mondo ci è apparso d'incanto. Distese di vigneti, a perdita d'occhio, colline che salgono su per monti in cui antiche torri romane, dominano dall'alto.

Un piccolo campeggio comunale in un paesino medievale di ottocento anime, grandi cicogne che passano due volte l'anno, avanti e indietro, e lì si fermano. Ci sarà un perchè.

Il viaggio è proseguito ma una parte di noi è rimasta là. Siamo arrivati in una affollata Parigi, non abbiamo proseguito per la Bretagna, siamo ritornati ad Eguisheim a riprendere le nostra anime ed alcuni succhi d'uva ricavati da vitigni secolari.

* * *

Il terzo punto non è stato.

Da casa per raggiungere la piccola barchetta, il mezzo più veloce è la bicicletta. Appena arrivati, scesi dall'auto siamo saliti in bici. Poche pedalate e per un momento la mente si è liberata da tutto. Se fosse stata un personal computer si sarebbe detto “resettata”. Purtroppo il reset ha riguardato anche le accortezze che un padre deve sempre avere avere per i propri figli. E' bastato un attimo e mia figlia lasciata sola, ha preso velocità e perso il controllo del mezzo. Un ultimo sguardo e poi l'ho vista rovesciarsi sull'asfalto. Poche macchine quel giorno ed un solo trattore hanno preservato il peggio. La caduta è stata brutta, accentuata dal fatto che si era in discesa sotto un cavalcavia. L'ho raccolta come si raccoglie un uccellino spaurito ed infreddolito.

Alla fine un braccio rotto, il sinistro, e tante piccole escoriazioni.

Dori, la piccola barchetta, giace tranquilla all'ormeggio domandosi forse se mai sarà liberata.


Info Alsazia:

http://www.ot-eguisheim.fr/

http://www.camping-eguisheim.fr/




17/08/2009 Gabriele Mantovani
gabriele.mantovani@fastwebnet.it

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