|
Racconti
Lunedì da leoni
Alle 8,30 dobbiamo essere a Lesa, corso di vela Optimist della LNI. 4 miglia, un'ora senza tirare il collo al fido johnson. Lascio
i ragazzi a dormire più che altro perché avranno sicuramente una
giornata intensa e non voglio che siano già stanchi in partenza, ma
anche perché voglio godermi la splendida mattina con l'aria frizzante e
il sole che inizia a scaldare. Esco dal porto, tolgo i parabordi,
imposto il pilota verso il Waypoint che ho segnato il giorno prima
durante la regata e mi verso un bel bicchiere di succo d'arancia con 2
biscotti, la dieta è ancora mia signora e padrona, 4.6 nodi ETA 8,20
sono perfino in tanticipo. Il lago è completamente deserto solo un
vaporetto mi incrocia mentre fa la spola tra Arona e Angera
trasportando i pendolari.
I ragazzi spuntano uno dopo l'altro
dal tambuccio con gli occhi cisposi e quel fare assonnato che è tanto
bello agli occhi di un papà . La Vale mi si accoccola addosso mentre lo
sguardo di Edo che vorrebbe fare chiaramente lo stesso ma non può mi
mette un po' in imbarazzo, scosto mia figlia con la scusa di prendere
il latte al cioccolato e i biscotti per la loro colazione. Nella
serenità del momento gli concedo pure l'uso del WC che poi dovrò
svuotare al rientro. L'atterraggio è da manuale, loro esperti
portano parabordi e cime di ormeggio dei punti catartici, io salto sul
pontile e le ricevo già pronte per il doppino, sacche in spalla ci
appropinquiamo verso la sede della Lega.
Organizzazione e
ricezione perfetta, un po' di apprensione del papà e magone dei
ragazzi, ma di questo parleremo settimana prossima, in realtà il
panegirico iniziale è solo per giustificare la mia presenza a metà lago
il lunedì mattina. Con 10 nodi di tramontana!
Saluto e vado alla
barca, ormeggiata con il finger sopravento e con la prua al vento,
slego le cime e la trattengo per le draglie, lo so non si fa, ma ormai
io e Vikolocorto siamo in simbiosi, spingo, salto a bordo e svolgo il
genoa. La barca prende vita e poggia, sfioro le gomme del pontile e mi
lancio verso riva, senza randa non si orza quindi devo essere veloce,
lasco tutta la scotta e isso a grandi manate senza guardare la spiaggia
che si avvicina, cazzo scotta a segno e viro. Il profondimetro segna 3
metri non male e ora ho di nuovo il pontile che mi blocca la rotta, 30
metri di bolina strettissima e poi viro di nuovo, l'apparente sale
oltre i 10 nodi, sbando parecchio, ma Vikolocorto alleggerito per la
regata di sabato prende il passo deciso. Adesso ho tutto il lago libero
fino a Santa Caterina, la tentazione è forte, ma sono le 9,30 e alle 13
devo essere in ufficio, appena superato idealmente l'estremità del
pontile viro per mettermi mure a sinistra poggiando al gran lasco.
Fiocco e randa, gennaker e ammazzapatane sono purtroppo in macchina mi
spingono comunque oltre i 5 nodi con il pilota a regalarmi momenti di
pace sdraiato in pozzetto sicuro di non incontrare nessuno nel lago
deserto un bellissimo bordo fino al traverso del porto dove ammaino
completamente le vele piegandole con cura per portarle dal velaio.
Viva il lunedì!
06/07/2009 Stefano Madella vikolocorto@vikoclass.org
Questa pagina è stata visualizzata n. 1923 volte
1 Commenti
|
|
|