Ci rovesciamoooooo
Ci rovesciamooooooo
Siamo
saliti presto, sono solo le 11 e c'è pure un leggero venticello. 3/5
nodi da nord, il cielo è terso e non lascia presagire nulla di buono,
ma decidiamo di fare 2 bordi lo stesso al massimo si torna velocemente.
Siamo fuori, le vele a segno con l'ammazzapatane che spinge molto bene
allontanandosi dal ridosso il vento è salito a 7/8 nodi, ma con un po'
di mano tengo ancora la nuova vela senza problemi.
Viriamo in prossimità della Lega e subito vedo in lontananza i primi
accenni delle raffiche del Favonio in arrivo, prontamente avvolgo e
preparo il fiocco e con questo iniziamo il bordo verso la Lombardia.
Giunti
più o meno a metà percorso il vento arriva, non vedevo ochette e
infatti non è violento, ma comunque l'apparente supera i 15 nodi, lasco
randa e prendo velocemente la mano poi scendo per spostare un po' di
attrezzatura volante prima che si "mischi".
Procediamo tranquilli
per un paio di bordi con la barca che sbanda sotto le raffiche che in
alcuni momenti superano i 20 nodi fino al ridosso della rocca di Angera.
A questo punto iniziamo la discesa, siamo ridossati isso tutta la randa
e riapro l'ammazzapatane, ci vorrebbe il gennaker adesso, per il primo
miglio procediamo spediti a oltre 5 nodi, poi il vento gira al traverso
e devo arrotolare e riaprire il fiocco. Rimaniamo comunque sopra i 4
nodi.
Siamo
alla punta della secca dove di solito orziamo per atterrare risalendo
di bolina larga, l'apparente è sui 15 nodi (in poppa) orziamo un po'
per sventare la randa e dare la mano. Manovra perfetta, avvolgo per
buona misura anche 3/4 giri di fiocco.
Orziamo,
l'apparente passa subito a 15/18 nodi, le raffiche a 20/25 il
salvagente sulla falchetta è sovente immerso, ma lascando randa riesco
a tenerla molto bene. Stiamo puntando dritti verso il porto quando il
vento salta verso poppa di 30° e aumenta di colpo.
In
un attimo siamo sdraiati, i piedi puntati sulla seduta di fronte quasi
in verticale, mollo la scotta della randa e il boma si appoggia
sull'acqua (che dire del vang?) il Viko senza appendici in acqua viene
violentemente all'orza e si raddrizza abbastanza da far riprendere
contatto al timone, mio padre porta ancora il timone all'orza, ma la
barca non si raddrizza di molto anzi sembra voler rimanere li indecisa
da quale parte rollare. Mi sposto sottovento con cautela e raggiungo lo
stopper della randa, apro e in un attimo riesco a recuperarla nella
sacca, mentre effettuo la manovra la barca perde la spinta orziera e
poggia da sola, ma per poco una volta al traverso si stabilizza con il
solo fiocco e riprende a volare oltre i 3 nodi. Guardo il windex che
segna 25 nodi, ma secondo me la raffica è stata ben di più.
03/07/2009 Stefano Madella
vikolocorto@vikoclass.org
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