NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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Racconti

Ci rovesciamoooooo

Ci rovesciamooooooo
Siamo saliti presto, sono solo le 11 e c'è pure un leggero venticello. 3/5 nodi da nord, il cielo è terso e non lascia presagire nulla di buono, ma decidiamo di fare 2 bordi lo stesso al massimo si torna velocemente.
Siamo fuori, le vele a segno con l'ammazzapatane che spinge molto bene allontanandosi dal ridosso il vento è salito a 7/8 nodi, ma con un po' di mano tengo ancora la nuova vela senza problemi.
Viriamo in prossimità della Lega e subito vedo in lontananza i primi accenni delle raffiche del Favonio in arrivo, prontamente avvolgo e preparo il fiocco e con questo iniziamo il bordo verso la Lombardia.

Giunti più o meno a metà percorso il vento arriva, non vedevo ochette e infatti non è violento, ma comunque l'apparente supera i 15 nodi, lasco randa e prendo velocemente la mano poi scendo per spostare un po' di attrezzatura volante prima che si "mischi".
Procediamo tranquilli per un paio di bordi con la barca che sbanda sotto le raffiche che in alcuni momenti superano i 20 nodi fino al ridosso della rocca di Angera.
A questo punto iniziamo la discesa, siamo ridossati isso tutta la randa e riapro l'ammazzapatane, ci vorrebbe il gennaker adesso, per il primo miglio procediamo spediti a oltre 5 nodi, poi il vento gira al traverso e devo arrotolare e riaprire il fiocco. Rimaniamo comunque sopra i 4 nodi.

Siamo alla punta della secca dove di solito orziamo per atterrare risalendo di bolina larga, l'apparente è sui 15 nodi (in poppa) orziamo un po' per sventare la randa e dare la mano. Manovra perfetta, avvolgo per buona misura anche 3/4 giri di fiocco.

Orziamo, l'apparente passa subito a 15/18 nodi, le raffiche a 20/25 il salvagente sulla falchetta è sovente immerso, ma lascando randa riesco a tenerla molto bene. Stiamo puntando dritti verso il porto quando il vento salta verso poppa di 30° e aumenta di colpo.

In un attimo siamo sdraiati, i piedi puntati sulla seduta di fronte quasi in verticale, mollo la scotta della randa e il boma si appoggia sull'acqua (che dire del vang?) il Viko senza appendici in acqua viene violentemente all'orza e si raddrizza abbastanza da far riprendere contatto al timone, mio padre porta ancora il timone all'orza, ma la barca non si raddrizza di molto anzi sembra voler rimanere li indecisa da quale parte rollare. Mi sposto sottovento con cautela e raggiungo lo stopper della randa, apro e in un attimo riesco a recuperarla nella sacca, mentre effettuo la manovra la barca perde la spinta orziera e poggia da sola, ma per poco una volta al traverso si stabilizza con il solo fiocco e riprende a volare oltre i 3 nodi. Guardo il windex che segna 25 nodi, ma secondo me la raffica è stata ben di più.



03/07/2009 Stefano Madella
vikolocorto@vikoclass.org

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