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Racconti
Pace e tranquillità
Il racconto risale a marzo
Ci
sono periodi in cui si ha bisogno di pace e tranquillità . Ti senti
perso, i problemi di assillano, la tensione ti esaurisce; alcune volte
perfino il pensiero di fare qualcosa con gli altri di angoscia, il far
sapere, condividere è difficile e fonte di ansia.
Ieri
sono salito in barca dopo un mese di assenza, il carico degli ultimi
giorni sulle spalle. Con calma ho "riacceso" la piccola, liberato le
vele, preparato le manovre che smonto per non fargli prendere il sole
inutilmente, dato vita al motore e mollato gli ormeggi. Ogni
passaggio da lungo tempo collaudato è stato facile, senza pensieri, man
mano la tensione si è dissolta naturalmente, perfino senza che me ne
accorgessi.
A pochi metri dal pontile già la mano andava all'autopilota, prua al
vento e su la randa. La barca sbanda il motore è spento, il fiocco si
srotola. E qui mi accorgo finalmente che sto meglio, ho di nuovo voglia
di fare, scendo in cabina a prendere il code e lo armo a prua mentre
Vikolocorto procede da solo sbandato eccessivamente per la mancanza del
mio peso in pozzetto. Sempre con nauralezza avvolgo il fiocco e apro il
code, sono 18 mq un'enormità per una barca di 6 metri in bolina, ma il
nostro feeling è da tempo perfetto, so cosa preferisce la barca e lei
mi avvisa se c'è qualcosa che non va. Squilla il cellulare, scendo a
prenderlo e proprio in quel momento Vikolocorto mi avvisa: se non mi
controbilanci sono troppo invelato, alzo un braccio fuori dal
tambuccio, prendo la scotta e lasco, senza nemmeno pensarci.
Spengo il cellulare ora sono proprio a posto, la sintonia è perfetta,
un lungo bordo mi consente anche di trovare l'angolo di sbandamento che
preferisce e la giusta posizione delle vele. Filiamo dritti fino a che
il lago non finisce.
Comando al pilota una poggiata, senza pensarci, in modo perfetto mi
ritrovo con il vento in fil di ruota, passo la randa e via a farfalla.
Ogni pochi minuti regolo la rotta mentre il vento gira come al solito,
sono di nuovo al traverso del porto posizione che raggiungo di
abitudine per godere dell'ultimo bordo al traverso, la condizione più
divertente.
Davanti
al porto ammaino velocemente le vele accendo il motore e lascio che il
pilota mi porti fino all'imboccatura per godere ancora di quei pochi
istanti.
03/07/2009 Stefano Madella vikolocorto@vikoclass.org
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