NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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IL FUTURO PORTO DI MARINA DI PISA

“I’essere “ Pisano-Marinese” è un tipico esempio del "totale menefreghismo" ove non vengano lesi i suoi ottusi interessi personali.

Un esempio: da più di un anno è esposto sull’area dell’ex cantiere Fiat,  il "cartellone pubblicitario" della costruzione del nuovo megaporto di Marina di Pisa.

 

L'inizio dei lavori è stato festeggiato con l'implosione spettacolare delle strutture di quelli che in passato furono i cantieri prima della CIMASA (produceva idrovolanti) poi la FIAT ,in seguito la MOTOFIDES.

 

Tantissime famiglie, compresa la mia (mio padre c'è stato impiegato come disegnatore progettista per circa 40 anni fin dalle origini) hanno potuto "MANGIARE" e "VIVERE" all'ombra di tali industrie.

Ai "festeggiamenti" della distruzione di tutto ciò, per dare l'avvio ai lavori del porto, ho visto persone (alcuni pochi “superstiti”, data l’età) che gioivano al vedere abbattere la fabbrica dove forse hanno lasciato sudore e fatica, ed altre che invece avevano la “lacrima agli occhi”, pensando che, sì, la fabbrica ha richiesto i loro migliori anni, ma che gli ha dato anche anni migliori di quelli che avrebbero potuto avere in mancanza di lavoro, garantendo loro, un certo benessere con un  impiego tuttosommato  stabile e abbastanza ben retribuito.

 

 Indubbiamente l’esistenza di questa fabbrica  ha contribuito moltissimo all’introduzione dell’auto in tutte le famiglie dei dipendenti, con la formula, appunto,  dello sconto “dipendente Fiat”, che  permetteva di acquistare l’auto, pagare bollo, assicurazione ed altro, tenerla per sei mesi e dopo tale periodo rivenderla, praticamente al costo di acquisto più di tutte le spese avute, senza rimetterci denari, per comperarne  una nuova. …

 

Grandissima pensata aziendale !!! …. Anzi, i “Dirigenti  Fiat”  potevano acquistare, ogni sei mesi,  ben due autovetture nuove, con tali sconti!!!

 

Questa grande idea, senz’altro studiata “a tavolino” faceva tutti contenti e felici!!!......

 

 1)     “ L’acquirente finale “    che si ritrovava una macchina pressoché nuova ( in sei mesi difficilmente a quei tempi si raggiungevano i 3000 Km), ad un prezzo scontato.

 

 2)      “Il dipendente Fiat”     che, invogliato dall’acquisto per lo sconto, in alcuni casi, aveva per la prima volta,  l’occasione di  possedere un’auto propria, con cui portare a spasso tutta la famiglia, ed in seguito, dopo sei mesi, rivendendola,  era in grado di recuperare tutte le spese di gestione, per potersela ricomprare nuova mantenendo intatto il valore dell’investimento.

 

…….Anzi, anzi …ora mi viene a mente… e… l’avevo scordato…… :

 un’altra invenzione di quel tempo che forse non tutti conoscono fu l’introduzione delle  “ Targhe di “ cartone”!!!!.....

 Erano targhe provvisorie per sei mesi, mi sembra, e che permettevano al dipendente Fiat,  all’atto dell’acquisto dell’auto, di non  dover fare l’immatricolazione, con relative spese, ma farla fare all’acquirente finale, alla consegna delle targhe vere!!!

 

3)     “La FIAT “    che con questo sistema aveva come primi clienti….  i propri dipendenti…..ed in seguito li aveva “tacitamente assunti” come “rivenditori” senza che loro se ne accorgessero!!!...

garantendosi inoltre una mole di pubblicità …..

 

E’ così che ci fu il BUM!!!   dell’auto, e tutti poterono avere la loro 500, 600, etcc   etccc…

 

Anche  per la mia famiglia  fu così, tanto che a 18 anni spaccati, presi la patente e per anni ho sempre avuto Fiat nuove, grazie all’impiego di mio padre, che ci permetteva di averne una per uno!!!

 

Anzi credo tuttora di avere a casa di mia madre a Pisa, nascosta da qualche parte, una bella collezione di quelle targhe di cartone di cui parlavo !!!

 

(Una cosa che mi  salta alla mente……. Ai nostri giorni,  la “robotica” si è impossessata delle fabbriche di auto in sostituzione dei dipendenti, per cui ne deriva indubbiamente un calo di vendite…..

difatti non credo che ci sia alcun  “robot” che acquista un’auto per andarsene a spasso!!!…. per cui quel giochetto è indubbiamente cessato!!! ).

 

Tornando al porto allego alcune foto:

 

 

Questo è il cartellone messo nell’area dove verrà.

 

 

 

 Questa è la suddetta area con ancora lo stabilimento

 

 

 

Il momento dell’inizio demolizione , si nota in basso a destra la moltitudine di curiosi…(c’ero anch’io!!!)

 


 Come era vista aerea

 

 

 

Come verrà.

 

 

Queste sono le prime “storiche “ case  di Marina di Pisa che sono nelle futura “area porto”, e verranno ristrutturate, insieme alla  villetta che vedete sotto, con la sua bella “bifora” .

Dimora anche, per un piccolo periodo, di Gabriele D’Annunzio notoriamente amante di questi luoghi a cui ha dedicato le sue più belle poesie.

 

 


Foto che ho scattato in questi giorni prima che chiudano tutto.

 

Comunque osservando bene l’ingrandimento del cartellone (vedi sotto)

 


 

Ho notato una cosa che mi rende un po’ perplesso!!!!


Da noi la traversia più pericolosa e che forma grosse onde è senz’altro il Libeccio, vento forte, notoriamente proveniente da sud-ovest….

 

 

 

ORA LA MIA DOMANDA E’:

MA NON VI SEMBRA CHE IL PROGETTO DEL SUDDETTO PORTO ABBIA  L’ACCESSO PROPRIO NELLA DIREZIONE DEL LIBECCIO??????????

 

Forse io sarò un profano di architettura portuale, ma mi sembra che tutti i porti della mia zona siano con le imboccature protette dal Libeccio !!!

Se qualcuno sa rispondermi saranno graditi i suoi commenti.

Per esperienza so che quando l’Arno è in piena  trascina fuori in mare di tutto, in particolare tronchi secchi di tutte le dimensioni, raccolti dalla acque sulle sue sponde e nel caso che ci sia anche il Libeccio, questi tornano a riva riempiendo scogli e spiagge attigue alla foce.

……Figuriamoci come riempiranno questo nuovo porto !!!....


CIAO A TUTTI ATTENDO COMMENTI.



09/06/2009 Mario Volpini
v.maryone@libero.it

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