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abbattere l'albero sul piviere di lop (31/01/2008 10:07:52)

da questo sito ho imparato che il Piviere era nato con l'albero abbattibile come uno dei requisiti base del brief di progetto, poi pero' la versione a bulbo fisso e' diventata un po' piu' barca: parliamo di quest'ultima:
- quanto pesa l'albero?
- vi ci arrampicate normalente oppure e' meglio evitare? qualcuno ha provato e gli e' andata male?
- quale e' la tecnica per smontare l'albero?
- ci sono particolari cose del Piviere cui fare attenzione per alaggio e trasporto su strada?

grazie a chi mi dice la sua
Risposta di Yari (31/01/2008 10:22:41)

Ormai sono quasi un'ossessione?
L'albero pesa quasi un 50/70Kg, come ho detto nel post precedente (luci) non è semplice, ci vuole un ragazzo leggero, agile e molto tecnico, visto che punti d'appoggio non ci sono, anche se si sale con il banzigo non è sicurissimo.
Per sontarlo io lego una cima sotto le crocette che vada a dx e una che vada a sx (per bilanciare), ci vuole una persona sotto che lo tiene e una che inviti il bullone sotto e attacchi le sartie sulle lande, importantissimo è stringere i tronchetti in modo che le sartie siano tirate, questo se lo fai a mano, se lo fai con la gru del camion basta mettere le cinghie intorno all'albero e uno o due sotto che fissino l'albero (se vuoi ti mando le foto di quando l'ho fatto - http://www.flickr.com/photos/12903666@N04/sets/72157602000667370/).
Prima di mettere la barca sull'invaso metti dei legni tra i piedini di sostegno e la barca, il bulbo deve appoggiare anche sul legno, però deve toccare altrimenti la vetroresina si deforma.
Ciao Yari
di Francesco (31/01/2008 18:36:31)

Yari, descrivi come issare l'albero? vuoi dire che l'hai fatto senza gru?

Per lop, ho raccolto dei link ultimamente, descrivono tutti più o meno il solito metodo che sfrutta un triangolazione albero/tangone e permette sia di issare che abbattere l'albero a forza di braccia:
http://lslps.cps-ecp.org/mast.html
http://c22fleet77.tripod.com/id81.htm
http://www.geocities.com/Yosemite/2358/f_rigging_tips/f17.html
di Francesco (31/01/2008 18:45:16)

Riguardo il salire in Testa, Yari, sul post 'luci' scrivi che un amico è andato su. Parli dell'albero del tuo Gatta Lucia?

Devo riportare in Testa l'amantiglio che mi sono fatto venire sulla mia di testa e non voglio tirar giù l'albero per così poco.

La scorsa estate mi è succede qualcosa di analogo e ho risolto grazie all'aiuto di un velista francese che mi ha fatto arrampicare sull'albero del suo undici metri dal quale poi tramite una drizza abbiamo tirato l'albero di Salsedine facendola sbandare. Mi sono ritrovato la piastra di acciaio vicino e ho potuto lavorarci.

Riguardo il puro 'andare su' ho sempre temuto la resistenza dell'albero.. te che mi dici, tiene?
Prusik di Pino (31/01/2008 18:55:21)

Il modo più semplice pewr salire in testa d'albero senza aiuti o quasi, è usare due cordino e due nodi Prusik, questo nodo scorre in alto senza carico e si blocca sotto carico.
Si fanno due anelli di cordino da 8mm, l'importante è che sia di diametro più piccolo della cima su cui sali, passi qusti anelli intorno alla drizza della randa, metti uno o tutti e due i piedi in un anello e ti appoggi così, sposti con la mano il secondo cordino a cui ti sei appeso con una imbrancatura, ti lasci sostenere da questu secondo cordino e sposti più sù l'altro, quello del piede adesso scarico.
E' più difficile a dirsi che a farsi.
Quì puoi vedere come si fa il Prusik.
http://www.animatedknots.com/
B.V. Pino
di Francesco (31/01/2008 19:04:06)

Grande Pino!
Lo conoscevo pure (si usa in arrampicata) ma non ci avevo pensato. In effetti farsi sicura su una drizza dovrebbe essere una garanzia più che soddisfacente. Pensando di usare la drizza con quel seggiolone che si usa normalmente per andare su ho più volte pensato che ad essere più sollecitate sarebbero state le puleggie, davvero piccole e leggere sull'armo del Piviere. Però rincuora pensare che se si spacca una puleggia non si viene giù, semplicemente la drizza si strozza sul profilato dell'albero e praticamente non scorre.
Col Prusik tutto risolto!

L'ultimo riguardo lo ho verso lo sforzo a cui l'albero viene sottoposto. Tutto ok secondo voi?
Tutto questo fa lavorare l'albero in compressione, proprio ciò per cui è creato. Mi viene da pensare che le tensioni di fiocco e randa pieni con vento teso siano molto maggiori dei miei 60Kg
salire in testa d'albero di Fabio (31/01/2008 19:37:27)

A leggere questi vostri post, prevedo ammaccature diffuse tra i frequentatori di questo sito.
Ciao a tutti.
di Pino (31/01/2008 22:08:09)

A settembre abbiamo tirato su con la drizza della randa e un winch, il veccio proprietario per sboccare la drizza del genoa.
Non è la prima volta, però con il Prusik non hai bisogno di un aiuto attivo, se ti porti tua figlia piccola, basta che ti tenga la drizza in basso per il primo metro.
Provaci!
Pino
di Francesco (31/01/2008 22:47:12)

Pino sei stato prezioso..
appena mezz'ora fa non sapevo come cambiare luce di fonda e riportare l'amantiglio che mi è venuto giù in Testa ..
appena varato il mio Salsedine, un bel Prusik e tutto risolto! Grazie!
Due di Pino (31/01/2008 22:53:45)

DUE Prusik!
X i franceschi di Yari (01/02/2008 09:22:00)

Si, ho inserito la descrizione di come issare l'albero senza gru è faticoso però si può fare.

Si, l'albero è quello di gatta lucia, è andato su bene, con me sul pozzetto che equilibravo e un amico sul pontile che lo issava.
foto Prusik di Gabriele (01/02/2008 09:24:29)

Ecco alcune foto del Prusik:





di Francesco (Salsedine) (01/02/2008 18:07:26) forleonte@gmail.com

Grande Prusik!
Grandi Prusik, anzi
li userò presto..

Yari, puoi fare un breve resoconto del metodo usato per tirar su l'albero? Hai visto i link più su nel thread con i metodi che usano il tangone?

Checco (salsedine) di Yari (02/02/2008 15:08:47) Yari83_DY@Yahoo.it

Franz, ho visto i siti, però credo che non sia così semplice farlo come lo illustrano loro.
Molto semplicemente, vi spiego come ho issato - abbattuto - issato il mio albero:
1- Ho posizionato la barca accanto alla banchina e al ponte del "ragno";
2- una persona si è sistemata verso il ragno (a poppa) ed un'altra sulla banchina (a prua), questi due tendevano le cime in modo da equilibrare l'albero, uno lo tirava su e l'altro cercava di non farlo sbandare con il mio aiuto sotto;
3- Nel frattempo, io, abbracciando l'albero dal piede, loportavo fino all'aggancio della piastra, subito dopo ho inserito la vite e l'ho blaccata;
4- Uno dei ragazzi è sceso (mentre io continuavo a tenere l'albero) ed ha iniziato a fissare le sartie alle lande, una volta fissate le abbiamo strette uniformemente ed abbiamo cercato di livellare l'albero.
Tutto qui.....
come tirare su l'albero di lop (03/02/2008 14:17:02) info@lop.it

volete sapere come tirare su l'albero del piviere? cominciamo:

A - parliamo di un piviere 6.14 con deriva fissa e bulbo, albero in alluminio.

B - parliamo di come operare in due persone

C - parliamo di come operare (esatto!) da soli (cosa che intendo provare io tra breve)

- - -

A: l'abero in alluminio del piviere e' alto (misurato) 9,20circa ("circa" dipende dal fatto che avevo impacchettato tutto, quindi avevo l'estrtemita' coperta e incerottata insieme al rullafiocco, piu' lungo, e non riuscivo a misurare il punto precisissimo della sagoma dell'albero vero e proprio). comunque lo solleva completamente una persona da sola: certo non e' leggero come quello di una deriva e operare da soli e' una forzatura da usarsi quando non c'e' alternativa, ma sappiate che si puo' fare: sono sicuro e ci provero' (oddio, certo anche il vostro fisico deve stare abbastanza a posto; se avete un'ernia e' meglio non provarci).

io ho appena disarmato il mio piviere, appena comprato a Marina di Pisa (vedi post), e per smontare l'albero abbiamo utilizzato una tecnica con gru e sollevamento dell'albero uguale a quella che si usa per le barche da 13 metri: del tutto eccessivo: per carita', funziona, ma e' un'operazione fuoriscala e per dirla cosi non da filosofia Piviere.

B: l'albero e' costruito per essere abbattuto e issato ruotando in longitudinale: c'e' un perno sul piede dell'albero, che sta nel punto piu' a poppavia guardando l'albero in pianta.
la tecnica e' questa (come in un J22, come in un J24, come in quasi tutte le barche):

prima di tutto c'e' chi preferisce farlo a terra se ha la barca sull'invaso o sul carrello (lavori da fermo) o chi preferisce in banchina (quando lo hai fatto sei gia' in acqua, pronto).

poi: l'albero va appoggiato per lungo sulla barca, con la canalina per l'inferitura della randa verso il basso e lo strallo verso l'alto; il piede dell'albero va a prua, la penna (punta o come la volete chiamare) va a poppa.

poi: l'albero viene spostato scorrendolo in longitudinale verso poppa, fino a quando il piede dell'albero si trova nella giusta posizione in mezzo alla sua rotaia fissa sulla coperta, quella con tutti i fori (fatti proprio per infilarci il perno).
la scelta del foro sul quale imperniare l'albero e' una regolazione e uno sceglie come preferisce in base ai propri motivi.

A questo punto e' fondamentale capire una cosa (e io ancora non la so ma la scopriro' presto): quando l'albero e' posizionato cosi, steso e con il piede in posizione, la grande curiosita' e se, lasciandolo appoggiato sulla barca, continua a starci su in equilibrio oppure se tende a cadere verso poppa, visto che a questo punto avremo sopra alla barca circa 4 metri e mezzo di albero, ma fuori da poppa ne penzoleranno altrettanti.

Se l'albero stara' in equilibrio sulla barca allora confermo: l'operazione si puo' fare pure sul carrello e pure da soli; se invece non ci sta, allora servono due persone e sara' meglio lavorare in banchina.

come:

1 - La persona che lavora al piede dell'albero sta la', pronta ad infilare il perno;
la persona che aiuta sta a poppa della barca, fuori dalla barca (e anche un po' distante), e tiene l'albero sollevato quel tanto che basta e per muoverlo un po' qua e la' e far riuscire chi sta a piede d'albero ad infilare bene il perno su albero e rotaia. A questo punto avete gia' fatto:

2 - La persona che aiuta stara' sempre attenta a non far toccare l'albero nelle parti delicate, insomma lo terra' d'occhio.

la persona che lavorava a piede d'albero adesso deve fissare le sartie: bastano le sartie alte, alle basse si pensa poi: l'importante e' far stare in piedi l'albero.

poi si fissa il paterazzo, abbastanza in bando in modo che non vi trattenga l'albero mentre lo state tirando su.

3 - a questo punto si tratta di fare questo: la persona che ha tenuto l'albero a poppa sino ad ora: spinge in alto, solleva l'albero, che imperniato in coperta fara' perno e comincera' a ruotare: mano mano questa persona cammina risalendo verso prua e spingendo in alto l'albero con le mani: arrivera' ad un certo punto in cui avra' l'albero obliquo sopra la barca; sentira' il peso andare abbastanza verso dietro (la parte di albero che man mano camminando si lascia dietro le spalle sopra la testa) e avra' le braccia distese in alto per cui piu' avanti di allora non potra' piu' camminare (pena una fatica esponenzialmente superiore).

4 - da adesso il lavoro importante passa a chi lavorava a piede d'albero, che la' avra' fatto e adesso stara' a prua: tenendo lo strallo tira l'albero a se', continuando il sollevamento fino a quando l'albero sta in piedi.

ho sempre visto gente impazzire tirando lo strallo a 10 metri dalla barca per tirare meglio: secondo me e' idiota e vi spiego come a mio parere deve essere fatto (io ho sempre fatto cosi e ho sempre sollevato e abbattuto da solo i miei alberi: per carita': in deriva, ma da solo, attenti bene):

- intanto non tirate l'albero dallo strallo ma dalla drizza del fiocco: cosi quando avrete la drizza tesa a bestia che trattiene l'albero avrete anche lo strallo libero per manovrarlo posizionarlo e avvitarlo comodamente.

- poi: fissate un bel bozzello di rinvio a prua in un punto estremamente solido: piu' e' a prua, meglio e': pero' il pulpito e' delicato, quindi usate altro: le bitte, le bocche di granchio: io penso che sul piviere usero' la puleggia delll'ancora fissata sul mascone (si chiama cosi' mi pare il rinforzo di acciaio a prua): dentro al bozzello (o sulla puleggia dell'ancora) fate passare la drizza del fiocco e la rinviate su un winch dandogli 3 o 4 giri.

attenzione: per fare tutto il lavoro la drizza e' corta: quindi dovete giuntarla con un'altra scotta; intanto dovete stare attenti ad aver ben bloccato la drizza dall'altra parte sull'albero (o se vi scappa sono guai irreparabili) e poi vi conviene anche aver tirato la drizza fino a meta' albero, cosi quando tirate la drizza ruotando l'albero non rischiate di arrivare con il nodo che unisce drizza e cima fino al bozzello, che poi si impunta, voi state con l'albero ancora inclinato e non potete piu' tirare perche' siete impuntati sul bozzello.

- insomma avete capito: la cima che avete legato alla drizza la avete vincolata a prua, quindi tirera' sempre nella direzione perfetta;
con le sartie fissate l'albero oscilla ma non cadra' mai sui lati (la cosa disastrosa e che e' il vero pericolo da evitare) perche' le sartie lo tratterranno, sia di qua che di la': quindi invitatele bene senza il minimo rischio che una salti perche' appena avvitata e non bloccata; e poi sappiate da prima di fare l'operazione quale e' la giusta regolazione in modo da limitare il gioco possibile di oscillazione laterale ma da muovere l'albero senza che sia trattenuto dalle sartie troppo tirate (insomma segnatevi come erano regolate prima di smontarle).

5 - ora prendete tutte le sicurezze del caso e via a girare di maniglia sul wionch: ecco che l'albero si trova vincolato dalle sartie quindi non puo' cadere qua e la; vincolato dal paterazzo quindi non puo' ruotare troppo ricascando in avanti e vincolato dal bozzello e drizza che state tirando nella direzione giusta in modo assolutamente migliore di quanto potrebbe se tiraste liberamente a mano senza il passsaggio sul bozzello a prua.

6 - la persona che assisteva a poppa continuera' ad avanzare scorrendo l'albero man mano e sempre assistendo la manovra in modo da evitare comunque strappi eccessivi: potra' stare tranquillo che il suo albero non andra' da nessuna parte: il suo sforzo si trasformera' man mano da sollevamento dell'albero verso l'alto a spinta dell'albero verso avanti: la parte peggiore sono i 45 gradi, poi e' fatta.

7 - con l'albero verticale si tiene cazza la drizza e ben fissata fino a quando lo strallo sara' nella posizione perfetta per lavorarci fissandolo a prua sul suo punto di attacco: ed ecco che avete l'albero su, con poco sforzo e zero spesa. poi procedete con le regolazioni delle sartie, l'attacco e le regolazioni delle sartie basse, le regolazioni di strallo e paterazzo, e insomma sapete benissimo cosa fare.

C - da soli: acquistando un verricello elettrico con filocomando abbastanza lungo e fissandolo a dovere, sono convinto che una persona da sola possa fare il lavoro di quello che sta a poppa tenendo il comando del verricello in mano: il verricello tirera' la cima organizzata come abbiamo detto, tirandosi su l'albero da solo.
lo so, e' una cosa un po' eccessiva, ma credo sia interessante sapere di poterlo fare: per essere sicuri di riuscire si deve solo verificare quanto gia' detto sopra, cioe':
a - che l'albero possa stare ancora in equilibrio sulla barca quando, appoggiato per lungo, ha il piede d'albero posizionato dove va imperniato
b - che avete la corrente elettrica a disposizione, oppure un verricello che va a batteria (ma deve essere bello potente).

vi faro' sapere come e' andata, se riesco faccio foto, ma se saro' solo sara' difficile in manovra mettersi pure a fotografare.
Non si può di Pino (03/02/2008 15:40:43) giuseppe.pollera@poste.it

Nel Piviere 6.14 non è possibile inclinarte l'albero verso poppa, ma neanche verso prua, se il perno alla base è infilato, il perno infatti sta a pochi millimetri dalla base, e l'albero ha uno spessore tale da non permetterne la rotazione.
Inoltre mi sembra proprio difficile che una personan riesca, non dico ad alzare, ma solo a tenere in verticale un albero di quasi 9 metri con crocette e sartiame vario.
Pino
Forse si di Yari (03/02/2008 17:21:00) Yari83_DY@Yahoo.it

Se si usa il foro più a poppa si riesce a portarlo "quasi tutto giù", certo che una volta arrivato uno lo deve tenere e l'altro lo deve sganciare, sarebbe meglio lasciarlo già libero all'inizio.
Una persona sola lo può tenere, se poi come dice LOP ha i paterazzi già fissati, che trattengono l'albero dall'andare in acqua.
Certo che se l'operazione si effettua in due o tre sarebbe meglio.
Yari
di Francesco (Salsedine) (03/02/2008 22:52:31) forleonte@gmail.com

Riguardo all'abbattuta con perno inserito l'esperienza sul mio 6,14 è in linea con ciò che scrive Pino: non si può. Il pernotto è al centro della base in alluminio la quale sul fondo ha un disegno piatto i cui angoli interferiscono con la rotazione. Ho provato, non c'è verso! Bisogna comunque considerare che i Pivieri in Trent'anni e più di servizio possono aver visto cambiare albero, piastra d'attacco etc. non posso dire nè che il mio armo è originale che ne è uguale a quello di altri Pivieri.

lop, il tuo metodo è interessante, faccio il tifo per te. Io qualche anno fa ho provato con un amico ad issare l'albero adagiato sul ponte, piede verso prua e Testa d'albero appoggiata in banchina (barca ormeggiata di poppa). Abbiamo fallito miseramente.

Il mio amico faceva la parte del tuo 'tipo a poppa' arrivando con tutto lo sforzo di cui era capace, in piedi sulla colonnina dell'acqua e tutto esteso, le braccia alzate ad imporre all'albero un certo angolo. Questo era imperniato in maniera artigianale con una cima chiusa a formare un cerchio tra il foro dell'albero e quello della piastra. La mia intenzione era di mettere in sede l'albero una volta alzato, cosa che ritenevo fattibile.

Devo dire che all'epoca il mio Salsedine era armato con due semplici winchetti a frizione da deriva, senza leva quindi assolutamente non utili allo scopo. Detti volta al bittone di prua tirando con tutta la forza mentre l'amico faceva di tutto per guadagnar centimetri tutto ritto in punta di piedi.
Ci sfiancammo e facemmo riadagiare l'albero.

Rispetto al tuo metodo io mancavo di un qualsiasi marchingegno che mi desse un certo vantaggio meccanico.

Però ho notato: 1- che l'bero sì, pesa poco, ma imperniato in posizione poco più che orizzontale con una leva di nove metri applica sul cavo (la tua drizza)una forza notevole, 2- che nei primi gradi di rotazione l'angolo con cui il cavo lavora è talmente sfavorevole (in termini di scomposizione di forze) che riduce drasticamente la forza applicata utilmente al fine di far ruotare l'albero (perpendicolare all'asse dell'albero)

Detto questo:
in Bocca al Lupo,
faccio il tifo per te.. facci sapere


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