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Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica
Bottazzo da smontare di Cesco (21/03/2008 09:58:50) Altro "lavoretto"....dovrei smontare il bottazzo, non è messo bene, legno fessurato in alcuni punti e spezzato, verso prua, causa un urto contro una banchina. Ora sono ad un bivio: smontarlo , sostituire il pezzo rotto, recuperare il resto. Come? C'è qualche trattamento per riportare un legno "vecchio" a nuova vita? Seconda soluzione: gettare il tutto e sostituirlo con uno in gomma!!
Nei punti dove è avvitato, nel momento di reistallare le viti, conviene siliconare o iniettare resina epossidica? Scusate questi post tecnici ma i lavori da farci sono parecchi. |
Bottazzo di Yari (21/03/2008 11:22:10) Yari83_DY@libero.it Cambiarlo? bò, per l'uso che se ne fà sarebbe meglio carteggiarlo, stuccarlo dove occorre, passargli un'impregnante a cera e poi due/tre mani di flatting e torna come nuovo...
In gomma "dai en fà" (come dice valentino), perderebbe molto, quando "rispari" le viti mettici solo il silicone, altrimenti con la resina ti ci vuole la mola per toglierle... |
di Francesco (Salsedine) (21/03/2008 12:46:29) forleonte@gmail.com Per carità!
non provarti a mettere un bottazzo in gomma.. anche acciaccato, rattoppato, un bottazzo in legno ha il suo perchè su una barca classica. carteggia il legno malandato, aiutati con un 'raschietto' dove la vernice è più spessa, riporta del legno dove questo se n'è andato, dove rotto e poi semplicemente dai un po' di impregnante. Yari, l'impregnante a cera è quello che ho appena dato su tutto il bottazzo riportato a legno nudo (vedi foto del fine settimana scorso), non applicherò altro. Cesco, ti sconsiglio la coppale. Non regge all'inevitabile strofinìo, urtarelli etc, si fessura, lascia entrare acqua che poi non lascia evaporare via. E' preferibile usare prodotti che lascino il poro del legno aperto, lo lascino respirare. |
di Cesco (21/03/2008 12:53:22) Si, anche a me il bottazzo in gomma fa orrore, però ti assicuro che quello in legno è veramente sfibrato, nel punto dove è spezzato ed in altri, ha perso la "forma" e non è aderente allo scafo.Purtropoo il precedente proprietario in quanto a manutenzione....lasciamo stare...Quindi credo che ricostruire la parte in legno sia l'unica soluzione. E quele legno usare? Quando pensavo alla "ricostruzione" mi riferivo anche a trattamento tipo west system, secondo vio può funzuinare?.
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di Francesco (Salsedine) (21/03/2008 13:14:58) forleonte@gmail.com Non ti preoccupare di grossi trattamenti. Il legno normalmente è avvitato. Se ti può servire per migliorare la trazione e far curvare il legno bene puoi sfondare in cabina in alcuni punti facendo passare yna vite e lavorando su un dado dall'interno.
Prima di serrare basta che tu applichi del sigillante da coperta, il classico sikaflex, bianco. Ti consiglio di applicarlo solo sulla parte superiore del bordo di contatto lasciando respirare il legno nella parte inferiore dove peraltro non si vede la finitura. Il silicone non è materiale marino, meglio evitarlo. Fra l'altro per le esalazioni che genera impedisce alle vernici di attaccare anche solo verniciando nelle vicinanze dell'applicazione. Io sto applicando un normale impregnante alla cera direttamente sul legno portato a nudo, tra qualche settimana potrò farti sapere come si comporta. |
di Francesco (Salsedine) (21/03/2008 13:17:56) forleonte@gmail.com riguardo al legno Cesco, il consiglio più semplice che posso darti e di ricercare una essenza simile a quella presente e che mi pare di capire che lascerai in gran parte.
Non conosco bene le qualità meccaniche dei legnami. Il bottazzo del mio Piviere è in Iroko, riguardo q questo posso dirti che è adattissimo. Durissimo e resistente alle intemperie (è molto simile al teak) |
x checco di Yari (21/03/2008 15:37:51) Yari83_DY@libero.it Anche nei miei legni avevo dato solo impregnante a cera, però mi sono dovuto ricredere della loro efficacia, dopo due mesi al porto si erano un pò "imbombati" e si stavano rovinando, ho aspettato una settimana "calda" e gli ho dato il flatting, hanno ripreso luce, colore, insomma hanno ripreso vita e non si imbombano più.
Il mio bottazzo non è in Iroko ma credo in abete (l'avranno rifatto) finita l'estate faccio fare dal falegname il nuovo bottazzo e la battagliola (h3cm) in Iroko..... sicuramente è un legno che non chiede tante cure, ne tante "menate"... |
di Cesco (24/03/2008 00:06:17) Oggi, parlando con un amico di legnami, mi ha sconsigliato l'iroko perchè, secondo lui, tende a fessurare. Ho visto che in molti gozzi usano il massello di mogano: è un legno duro e immarcescibile.....
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bottazzo di mogano di lop (24/03/2008 10:42:07) info@lop.it ....il mogano? certo, il migliore, ma sai che sassata ?! Quando sai quanto te lo fanno pagare scrivilo qui sul forum, sara' interessante: io il bozzatto lo ho in teak (era stato rifatto dal proprietario precedente).
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Bottazzo di Sergio (24/03/2008 13:04:30) buser09@libero.it Caro Cesco,io in questi 23 anni che ho il Piviere ho rifatto il bottazzo 2 volte e ti consiglio di fare così:togli completamente il vecchio legno senza preoccupazioni e ti accorgerai che sotto il bottazzo troverai la giunzione tra lo scafo e la coperta e sicuramente non sarà stata rifinita perfettamente(da quì piccole infiltrazioni di acqua impossibilitate a vedersi).Dopo una leggera cartatina dai una bella spennellata di resina epossidica e dopo circa un'ora fai uno stucco con la resina e microfibre(materiale del Cecchi di Viareggio) e stucca tutto perfettamente.Due giorni dopo carta tutto e vedrai che avrai tolto tutte le piccole infiltrazioni se eventualmente c'erano.A questo punto vai nei magazzini dove vendono il legno e compera 14 stecche di legno di iroko della misura di 2 metri di lunghezza,5 centimetri di larghezza e 2 centimetri di altezza.A questo punto avvita la prima serie di stecche dando prima una mano di resina epossidica sullo scafo e avvitando con viti di acciaio corte(assolutamente non forare lo scafo).Le seconde stecche le applichi sulle prime intervallando le giunzioni(spero tu abbia capito),dando prima un pò di resina epossidica sulla stecca che è già sullo scafo e poi con carta vetrata togli l'angolo vivo alla parte superiore della stecca stondandolo,vernici il tutto con resina epossidica e poi con flatting se vuoi lasciarlo a legno.Con circa 150 euro sei fuori dai problemi per alcuni anni.Se no ti fai fare da una falegnameria un bel legno e applichi quello(ma non so cosa ti chiederanno di spesa).Spero di esserti stato utile.Queste sono misure per il Piviere 614.ti saluto Sergio
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di Cesco (24/03/2008 13:19:24) Sergio, sei stato utilissimo, praticamente il bottazzo viene realizzato come uno stratificato, quindi dovrebbe essere anche più resistente. Segno anche questo consiglio. Grazie!!!!
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di Pino (24/03/2008 18:54:31) Non mi è chiaro il primo passaggio, togliendo il veccio bottazzo trovo una giunzione che sporge parecchio, tu quando dici di stuccare cosa intendi, come ti trovi a fine stuccatura, se dici di avvitare senza forare lo scafo, su che avviti, su questo stucco?
Il bottazzo del Piviere ha una sezione a C perche al centro c'è la giunzione tra scafo e coperta, tu come hai risolto? L'ltima vite come la copri, non hai parlato di tappi di legno, con stucco epossidico? Mi aiuti a capire? Grazie, Pino |
di Pino (24/03/2008 19:14:19) giuseppe.pollera@fastwebnet.it Ancora una cosa, se dai una mano di epossidica prima di avvitare la prima stecca, come lo togli fra qualche anno?
Arigrazie Pino |
Bottazzo di Sergio (24/03/2008 21:41:58) buser09@libero.it Caro Pino,quando ho tolto il vecchio bottazzo la prima volta, ho visto che la rifinitura fatta dal cantiere faceva veramente schifo e cioè la giunzione in alcuni punti era leggermente rialzata,ma in tanti addirittura cerano due labbri al cui interno mancava un dito di vetroresina.Quindi ho pareggiato tutto con carta a vetro ed ho stuccato dove mancava la vetroresina facendo tutto un pari.Stai tranquillo che dopo alcuni anni quando il legno marcirà,anche se è stato incollato con l'epossidico, verrà via tranquillamente e basterà una bella passata di levigatrice per riportare tutto a pari scafo e rifare il nuovo lavoro.Io per i tappi delle viti uso sempre resina epossidica,anche perchè il mio bottazzo è verniciato di blu-navy,come l'ho trovato quando ho comperato il Piviere.Ciò non toglie che uno possa appoggiarsi ad un cantiere e farsi fare il lavoro da loro(sicuramente verrà molto più bello di quello che ho fatto io).Comunque la mia filosofia è prima di tutto la sicurezza,poi la robustezza,per terza la praticità,poi viene il poter risparmiare e per ultima la bellezza.Questo mi ha portato a rifare sempre tutto e tutti i lavori da me.Caro Pino spero di esserti stato utile con queste mie risposte.Sergio
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di Pino (24/03/2008 21:57:33) giuseppe.pollera@fastwebnet.it Prima cosa grazie, te l'ho chiesto perchè il bottazzo del Torakiki è da quando è stato acquistato da Italo, verniciato in azzurro, visto che nell'articolo di SoloVela di agosto 2007, che puoi trovare su Articoli sul Piviere qui sul sito, c'è una foto del Torakiki addobbato così avevamo pensato di lasciarlo azzurro, ma alcuni giorni fa ci siamo accorti che è ridotto proprio male, per cui credo che il prossimo anno andrà sostituito.
La barca ha tutte le psrti in legno a vista nuove, come la porta e i corrimano, o rimessi a nuovo come la base dell'albero ed i supporti delle caviglie, resta la parte di specchio di poppa ed eventualmente il bottazzo. A questo punto ci starebbe bene il bottazzo in legno. Tornando al tuo lavoro, tu allora hai tagliato la sporgenza della stampata della coperta? Quando dici di non forare lo scafo, mi spieghi le viti dove prendono? Scusa ancora, Pino |
di Cesco (24/03/2008 22:11:09) cribbio, ma quanti hanno in previsione di rifare il bottazzo? Facciamo una cordata e ne facciamo fare uno stock...magari si spunta un buon prezzo.....
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Bottazzo di Sergio (25/03/2008 13:00:56) buser09@libero.it Caro Pino,credo che il lavoro tra un bottazzo che deve rimanere a legno ed uno riverniciato sia un pò differente.Il mio che è sempre stato verniciato col blu-navy richiede certamente meno attenzione di uno che deve rimanere a legno naturale.Quando parlo di avvitatura sullo scafo intendo si di avvitare sullo scafo,ma di avvitare con viti corte da non sfondare lo scafo(come suggerisce Francesco di salsedine,che parla di poter tirare il legno verso la coperta,e avvitando o sarebbe meglio dire imbulonandolo anche sfondando in gabina).Io credo che ogni foro che da qualsiasi parte vada in gabina apre un'eventuale via d'acqua difficilmente da chiudere e che prima o poi potrà dare qualche problemino.In effetti il problema della curvatura del legno esiste ed è per questo che io ho rifatto il lavoro con legni di spessore di 2 centimetri che si curvano benissimo e si adattano bene allo scafo,ma che necessitano di essere sovrammessi per ottenere lo spessore di 4 centimetri che credo sia il minimo indispensabile per il bottazzo.Comunque usando resina epossidica per l'incollaggio della prima stecca basta che le viti prendano nello scafo per 2 o 3 millimetri per fare un lavoro sicuro e resistente,solito ragionamento per le seconde stecche che vengono avvitate sulle prime solo per 2 o 3 millimetri.Ciò non toglie come ripeto la possibilità di far fare il lavoro da un cantiere o da un'artigiano.Ma a proposito di lavori,nel 1998 circa avendo la necessità di rifare tutti i legni esterni del piviere(coperture gavoni,porticina e tambuci),tenendo la barca a Viareggio in darsena Italia chiesi alla falegnameria che si affacciava proprio sulla darsena e che lavorava solo sulle barche il preventivo per tutto il lavoro,sentendomi chiedere il prezzo di un milione e ottocentomila lire a fronte del valore della barca di allora di circa quattro milioni e mezzo.Acquistando un foglio intero di compensato marino mogano 8 strati di 25 millimetri(proprio 25 millimetri di spessore),rifeci da me tutti i legni con circa trecentocinquantamilalire di spesa e ancora sono vivi e vegeti sulla barca.Sperando di aver chiarito alcuni dubbi auguro buon vento a tutti.Sergio
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Ciao Sergio! di Francesco (Salsedine) (25/03/2008 15:44:39) forleonte@gmail Ciao Sergio,
Hai ragione, meglio stare più alla larga possibile da fori allo scafo, in qualsiasi punto. Il bottazzo di Salsedine fu a suo tempo tirato dall'interno per riuscire a piegare l'iroko di generosa sezione con cui è fatto. La persona che eseguì il lvoro, il precedente armatore, mi raccontava che lo scafo tutto scricchiolava mentre il legname andava prendendo forma. Questo fu anche bagnato per aiutarne la curvatura. Ci saranno tre pernotti passanti per lato, le restante viti sono autofilettanti (molte, circa una ogni 15cm). E' un bel lavoro, molto oltre la media del barchino. |
di Francesco (Salsedine) (25/03/2008 15:49:20) forleonte@gmail Commentando il tuo metodo, devo dire che conciliando una lavorabilità più abbordabile (può essere eseguito da una persona senza problemi) al prezzo più contenuto di listelli più piccoli (il prezzo del legname cresce molto più delle dimensioni dello stesso), lo terrei in considerazione.
Esteticamente mi piace il bottazzo verniciati a smalto colorato. |
Metodo di Sergio di Pino (25/03/2008 15:56:30) Allora il metodo di sergio potrebbe essere effettuato con un terzo strato da 5mm e le viti non si vedrebbero più.
Le giunte se fatte bene sono pressochè invisibili, la nuova porta del totakiki era stata fatta 5 mm più stretta, è stato aggiunto un listello e non si vede niente. Pino |
Effettivamente di Yari (25/03/2008 15:56:32) Yari83_DY@libero.it Effettivamente il modo che racconta sergio è semplificativo e più accessibile a livello economico....
Certo, lasciarlo color legno in bella vista sarebbe tutt'altra cosa, però anche colorato non mi dispiace affatto... |
bottazzo di Sergio (25/03/2008 16:01:40) buser09@libero.it Caro Francesco,io avevo capito benissimo il senso della tua frase ed è logico che un legno di qualsiasi materiale che sia più alto di 2-2'5 centimetri non si piega facilmente,d'altra parte chiudere e sigillare un buco che attraversa lo scafo in orizzontale è abbastanza difficile e col tempo potrebbe creare problemini d'infiltrazione.Ciò non toglie che se il lavoro è stato fatto a regola d'arte un legno unico è sicuramente migliore di due sovrapposti.Ti saluto e spero di vederti a Marina qualche volta,perchè domani mattina vado a rimettere la barca in acqua.Sergio
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x Sergio di Yari (25/03/2008 16:50:43) Yari83_DY@libero.it Sergio, una volta unite le due stecche, che fai le stucchi per renderle uniformi o le lasci "staccate" (cioè, che si veda che son due)...?
Ciao Yari |
Bottazzo di Sergio (25/03/2008 17:48:44) buser09@libero.it Caro Yari,due stecche incollate con epossidico e con piccole viti,fanno veramente corpo unico.Certo se debbono rimanere a vista bisogna avere una buona manualità per fare un lavoro ben fatto,comunque il giorno dopo a epossidico tirato,cartando con carta fine,viene un buon lavoro e si distingue male che le stecche sono due.Nel caso mio,riverniciate di blu,non si nota praticamente niente.Sergio
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di Cesco (26/03/2008 20:28:52) Ritornando sulla questione del bottazzo e della difficoltà nel curvarlo, quello in un pezzo unico, intendo, effettivamente non dev'essere semplice,dato lo spessore e la durezza del legno, però l'idea dei tiranti che passano lo scafo, senz'altro aiuterebbero a metterlo in posa, poi avvitarlo con viti che grimpino nel profilo interno. Alla fine del lavoro, si potrebbero eliminare i tiranti e chiudere i fori con epossidica....boh, sono supposizioni, s'intende.
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si o no di Yari (27/03/2008 09:19:30) Yari83_DY@libero.it Conviene o no, secondo me se si usa il sistema di sergio non c'è bisogno di passare le scafo....
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