San
Giorgio di Nogaro - Quarnarolo - San Giorgio
Partiremo da San Giorgio di Nogaro (UD) il sabato, presenteremo
i documenti di entrata in Croazia probabilmente a Parenzo (Porec), graziosa
cittadina istriana. Navigheremo il giorno dopo lungo costa e vedremo
le storiche cittadine del litorale come Rovigno riconoscibile per la chiesa
di Sant'Eufemia situata alla sommità della collinetta che racchiude
l'antico centro sempre più interessato a frequenti restauri che
hanno esaltato la piacevolezza di questo antico borgo marinaro, circondato
da splendidi isolotti in parte disabitati.
In andata o in ritorno ci fermeremo nell'arcipelago delle
isole Brioni, parco nazionale. Queste isole sono ricoperte da una ricca
vegetazione e importanti reperti dell'antica Roma sono visibili in più
punti. Sono anche notevoli e ristoratrici le baie di Veruda a sud di Pola
dove valuteremo,a dipendenza dei giorni rimanenti e delle condizioni metereologiche,se
attraversare il Quarnaro e dirigerci verso Cherso. Scenderemo verso Ossero,
aspetteremo l'apertura del ponte che ci aprirà le porte del Quarnarolo,
dove creeremo un itinerario con mete nei più bei siti di tutta
la Dalmazia. Cito brevemente Punta Croce, Arbe, Simuni sull'isola di Pago,
Selve, le Oriule, Premuda, Isto, Molat, Punte Bianche, l'Asinello, ancora
la costa occidentale di Lussino. Questa crociera si svolge tra isole poco
abitate ma ancora vive, segnate da racconti e leggende, la costa con frequentissime
baie protette e tutta la zona è percorsa da buoni venti sfruttabili.
Riattraverseremo il Quarnaro, torneremo a navigare lungo l'Istria toccando
località diverse dell'andata e riattraverseremo per raggiungere
San Giorgio, porto di partenza.
Itinerari
da Spalato
Già la città di partenza è un incanto,
basta pensare al palazzo di Diocleziano, strettamente legato al tessuto
urbano, una città romana nella città delle epoche successive.
Ci sono ottimi collegamenti con Ancona: i traghetti, il
catamarano veloce con cadenza giornaliera, e i collegamenti aerei con
Milano e Roma. Ma Spalato (e naturalmente anche Zara) sono pure facilmente
raggiungibili in automobile, specialmente per chi proviene dal nord
Italia.
La navigazione si svolgerà fra le isole di Brac,
Hvar, Korcula (foto a lato) e Mljet, poi la città di Dubrovnik,
edificata nel duecento, e riedificata dopo il terremoto del 1665, secondo
un piano regolatore innovativo, che le conferisce quell’aria ricca e
ordinata, che giunge fino a noi. Sono possenti le mura rinascimentali,
a difesa di centinaia di palazzi, chiese e case preziose.
Il giro può essere completato con le isole di Lastovo,
Vis, Drvenik o la cittadina di Trogir. (esempio
di ititerario)
Molte le cose che potremo scoprire percorrendo gli itinerari
lungo isole protette, porticcioli imprevisti, spiagge inesplorate, panorami
mozzafiato, boschi intatti e città nobilissime, come Milna, Hvar
e Korcula.
Altri piccoli paesi si fisseranno per sempre nella nostra
memoria, e così i profumi della macchia mediterranea, in un contatto
intimo con la natura e il suo ciclo di vita.
Ritroveremo il piacere di una navigazione varia nell’Adriatico
croato, che è ricco di vento e infinite mete.
Non c’è obbligo di partecipare alle manovre, ma
lo skipper sarà ben lieto di trasmettere le tecniche di navigazione.
E' stato descritto
solo una piccola parte di tutto quello che la Dalmazia con le sue 1065
tra isole, isolette e scogli può offrire. Troveremo porticcioli
imprevisti spiagge inesplorate boschi intatti, piccoli paesi, e l'arcipelago
rimarrà nella memoria, incancellabile dalla mente e sarà
dolce lasciarsi attrarre anno dopo anno.
GRECIA:
ISOLE IONIE
La Grecia delle
isole Ioniche sarà una meta delle crociere estive per il 2016.
Il clima della zona è al riparo dalle perturbazioni ed è
caratterizzato dal vento che si alza dopo le tredici e soffia regolarmente
fino a sera inoltrata, consentendo lunghe veleggiate con angoli estremamente
favorevoli e con andature fra il traverso e la bolina stretta.
Le isole verdissime rimangono assolate tutta l'estate, non piove mai
e mai arrivano temporali, la forza del vento nel pomeriggio è
quasi sempre attorno ai 20 nodi con rari superamenti; l'ideale per una
splendida vacanza velica e il Grand Soleil 52' offre il meglio del comfort,
velocità e semplicità di conduzione. L'arcipelago è
bellissimo, poche marine ma comodi e ridenti paesini; splendide e incantate
le frequentissime baie dove la mattina sosteremo per fare i bagni e
aspettare il vento.
Corfù è la partenza classica, facilmente raggiungibile
con voli via Atene, oppure da Venezia, Ancona o Brindisi con traghetto.
Corfù
- Paxos - Levkas
Lasciata la città di Corfù dopo circa
18 miglia troviamo la prima occasione per fermarci per un bagno all'isoletta
di Sivota, che si trova sottocosta al continente dove troviamo anche
il piccolo porto di Murtos, che però è molto disturbato
dal vento dominante che può rendere insostenibile l'ormeggio,
mentre a 500 metri si trova una rada tranquilla tra le isolette.
Si riparte quindi verso Paxos e Porto Gaios, che è un paesino
sorprendente; dopo l'entrata e il faro fortificato, dove il canale di
accesso gira a 90 gradi a sinistra e solo allora si rivelerà
il paesino stretto dall'isolotto che lo protegge perfettamente. Negozi,
ristoranti, bar e piazzette si aprono davanti alle rive dove sono ormeggiate
le barche. Si possono noleggiare motorini per visitare l'interno dell'isola,
che è un'unica grande coltura dell'ulivo, e raggiungere le selvagge
scogliere della costa ovest.
L'isola di Antipaxos è sulla rotta di Levkas, ha acque cristalline
e le due prime baie a nord-est sono veramente molto belle.
Si prosegue per 25 miglia verso Levkas, dove c'è il passaggio
al ponte apribile al forte di Santa Maura, che apparirà solo
all'ultimo momento dietro il molo e il faro con il basso fondale. Il
ponte apre ogni ora e non ci sono difficoltà per il transito.
Superato il ponte, a un miglio troviamo sulla destra la cittadina di
Levkas, proseguiremo nell’omonima laguna in un largo canale, ben segnalato
navigando per circa tre miglia per dirigere, all'uscita, verso un golfo
protetto.
Nelle baie sottocosta al continente si possono fare ottimi bagni in
baie incantate.
Dato che a Skorpio non si può atterrare, andremo quindi a Meganisi
nella baia denominata porto Spilia proprio sotto il paesino di Spartakori,
nelle rive a destra ci sono due trattorie, la seconda è gestita
da Baby e dalla sua famiglia che normalmente aiutano all'ormeggio; inoltre
mettono a disposizione le docce e i servizi. Alla sera c'è musica
ed è possibile imparare i rudimenti del sirtaki. E' una sosta
simpaticissima e c'è la bella passeggiata al paese da dove si
domina un paesaggio incantevole.
Ad est della baia descritta c'è porto Vathi, dove si può
ormeggiare e ancora più a est delle baie deserte e riparatissime
per gli amanti degli ancoraggi.
Meganisi
- Itaca
La meta successiva è Itaca, risaliremo il canale
tra Levkas e Meganisi a bordi in presenza della probabile brezza contraria
del mattino. Alla fine si aprirà un vasto mare interno dove nel
pomeriggio spirerà il vento dominante da ponente che ci porterà
con un solo bordo all'isola di Itaca.
Ci si può dirigere a Kuomi, delizioso e tranquillo porticciolo
(all'entrata il costone a sud è caratterizzato da tre mulini
a vento), oppure a porto Vathi,
la cittadina dell'isola, nel fondo di un grande e profondo (da cui il
nome) fiordo, essa offre buoni rifornimenti.
Poco a sud e poco a nord dell'entrata al fiordo ci sono delle stupende
baie per il bagno.
Itaca
- Kastos - Kalamos
Dopo aver approfittato della rara bellezza delle baie
sopra citate, consiglio un itinerario interessante verso le isole di
Kastos e Kalamos, meglio partire nelle prime ore del pomeriggio per
approfittare del bel maestrale che si instaura e dura fino a sera. Kastos
è una piccola isola dotata di un moletto; si può fare
una breve passeggiata a terra tra gli ulivi centenari e i mulini a vento
ora in disuso. Stupende le baie a est.
Kalamos ha un paesino in parte nel porto e in parte in altura dove troviamo
anche un buon fornaio. E' bellissima la passeggiata tra gli ulivi verso
la spiaggia di sassi, dominata da un grande mulino a vento, costruito
su uno scoglio in riva, il piacere per gli occhi è assicurato.
Nella grande ansa a sud troviamo l'ancoraggio di Porto Leone davanti
a un paesino abbandonato dopo il terremoto del 1953.
Kalamos
- Astakos
Una tappa breve verso il continente che garantisce la
visita alle bellissime baie nei dintorni delle valli della Dragonera.
Nel pomeriggio, con il maestrale si può arrivare al porto di
Astakos, ormeggiando sulle rive davanti alle aiuole. La sera, la cittadina
balneare è molto animata.
Astakos
- Cefalonia
Si riattraversa verso ovest, per raggiungere le baie
a sud di Sami sull'isola di Cefalonia. Il porto di Sami è molto
disturbato dalla risacca, mentre è ben riparato il porto di Santa
Eufemia.
Risalendo il canale tra Cefalonia e Itaca si giunge a Fiscardo un porto
sempre molto affollato di gente e di barche. E considerato una sorta
di Portofino locale. C'è un bel faretto veneziano del 700 in
entrata, qualche bella casa in riva, risparmiata dal terremoto del 1953.
C'è acqua in banchina ma è difficile trovare posto. Motorini
a nolo. Poco a sud di Fiscardo ci sono diversi sorgitori adatti a pernottare
all'ancora.
Fiscardo
- Vasiliki - Sivota
Da Fiscardo si può puntare a Vasiliki a sud dell'isola
di Levkas, dopo le quattordici si alza il maestro e con un unico stretto
bordo di bolina si entra nell'ampia baia molto ventosa ma senza mare.
C'è una ben delimitata fascia a circa 300 m dalla riva ovest
conosciuta dai surfisti, dove il vento raggiunge giornalmente i 30/35
nodi imprimendo ai più bravi velocità a volte superiori
ai 20 nodi. Il paesino è delizioso e dispone di 2 specchi d'acqua
difesi da 2 moli. A est c'è la profonda insenatura di Sivota
dove si può pernottare in tranquillità. Acqua dolce e
trattorie sulle rive.
Zante
Da uno qualsiasi dei porti sopra descritti si può
andare a Zante. L'isola, molto bella, non è, a mio avviso, molto
adatta per andarci in barca a vela, l'unico vero approdo è proprio
in città che è a sud dell’isola. E il regime dei venti
è molto sfavorevole soprattutto per la risalita.
Ritorno
a Corfu'
Quand'è ora di tornare a Corfù faremo
tappa a Levkas o Preveza. La cittadina di Levkas, quasi completamente
ricostruita in legno e lamiera dopo il disastroso terremoto del 1953,
è suggestiva e dispone di numerosi negozi e di una raccolta piazzetta
ingombra di tavolini. Sono molto belle le piccole chiese in pietra a
rito ortodosso.
Passeremo il ponte di prima mattina per evitare il maestrale che normalmente
si instaura dopo le ore 13 e impedisce una comoda risalita. Ci si può
fermare a Lakka sull'isola di Paxos, la riva del porto è limitata,
ma è possibile ancorare nell'ampia rada con fondo di sabbia chiara
che colora l'acqua di straordinarie tonalità di azzurro. Molti
si fermano a Parga nella riva continentale, la cittadina, allegra e
rumorosa, da turismo estivo, è ben ubicata e piace ai giovani.
Rientro a Corfù.
La barca è un Grand
Soleil 52' (16,30 m), costruito dal Cantiere del Pardo.
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Per la cabina armatoriale
di poppa il prezzo è maggiorato del 30%
Non sono compresi nel prezzo:
bibite, carburante e spese portuali e una cena alla settimana che potrà
essere consumata in uno dei frequenti ristoranti tipici.
Non ci sono
spese aggiuntive per: skipper, tender, motore fuoribordo, Mps, spinnaker,
pulizia finale.
Si accettano imbarchi
individuali.
Il Grand Soleil può
ospitare al massimo 6 ospiti in 3 cabine doppie (+1 in cabina marinaio).
L'imbarco avviene al sabato
dopo le 14.00; per le crociere di due settimane la navigazione
termina il giovedì sera, quindi cena libera e sbarco per le ore
12 del venerdì, mentre per i turni di una settimana la navigazione
termina alle 12.00 del venerdì, quindi il pranzo poi lo sbarco
entro la fine del pomeriggio.
Gli ospiti troveranno le
barche con i rifornimenti già fatti, con quanto di meglio offre
il mercato locale: orate, branzini, pesce spada, dentici, ..., carni
di buon taglio, formaggi, verdure e frutta di stagione, il tutto secondo
il meglio dei rifornimenti locali.
Cuoco: Mario Rossetti; ripristino cucina: a turno.
PRENOTAZIONI: a mezzo telefono o e-mail per richiedere la disponibilità
di posti nel periodo scelto, inviare quindi il 50% quale acconto; il saldo
dovrà avvenire secondo le istruzioni della segreteria prima
della partenza, o effettuato, in contanti, al momento dell'imbarco,
assieme al rimborso forfetario spese cambusa. Per
informazioni e prenotazioni:
Mario Rossetti
Crociere Scuola & Charter
mario.rossetti@bluewin.ch
- Skipper: +39 335 29 09
15: sempre in ascolto, compatibilmente con le manovre di bordo
- In
Croazia lo skipper ha anche un altro numero di cellulare:
+385 91 174 45 38
E-mail:mario.rossetti@bluewin.ch
www.velanet.it/ross
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